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mercoledì 27 febbraio 2019
Torino ebraica 2 - 27 febbraio
Pubblicato da
pâtes et pattes |
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E il nostro tour continua e si conclude alla Sinagoga ebraica. Vi segnalo il link della comunità Torino Ebraica e tengo a precisare che le foto qui pubblicate sono da me scattate, ma il copyright è della comunità che mi ha permesso di pubblicarle sul mio blog.
Non tutti sanno che gli Ebrei erano relegati nel ghetto, erano obbligati a prendere residenza in alcune parti della città a loro designate, e solo nel 1848 con lo Statuto Albertino giunse "la liberazione".
Non tutti sanno che gli Ebrei erano relegati nel ghetto, erano obbligati a prendere residenza in alcune parti della città a loro designate, e solo nel 1848 con lo Statuto Albertino giunse "la liberazione".
Questo significò parità di diritti e possibilità di partecipare alla vita sociale sia sul piano economico che culturale, fino ad allora pensate che gli Ebrei non potevano possedere beni immobili.
Quasi cento anni dopo, nel 1938, vi furono le leggi razziali e poi la tragedia, la Shoah: tantissimi furono gli Ebrei torinesi deportati.
La Sinagoga, che vedete nelle fotografie sottostanti, fu inaugurata nel 1844, al posto dell'attuale Mole Antonelliana, che non fu mai luogo di culto ebraico, e poi bombardata nel 1942 e in parte ricostruita nell'immediato dopoguerra, specie il tetto del Tempio Grande e moltissimi arredi.
Attualmente la sinagoga è aperta solo per visite guidate, conferenze e riunioni, quindi, abitualmente, per ragioni di sicurezza, rimane chiusa.
Sinagoga, in ebraico betkenéset, significa “casa di riunione”, perché per l’ebreo il luogo della preghiera è ovunque. La sinagoga è la sede di incontro di una moltitudine di persone che condivide un’etica, una fede, una Tradizione, quindi è un punto di studio della Torah, di incontro e scambio oltre che di preghiera.
La sinagoga di Torino è costituita da un Tempio Grande e uno Piccolo.
Sinagoga, in ebraico betkenéset, significa “casa di riunione”, perché per l’ebreo il luogo della preghiera è ovunque. La sinagoga è la sede di incontro di una moltitudine di persone che condivide un’etica, una fede, una Tradizione, quindi è un punto di studio della Torah, di incontro e scambio oltre che di preghiera.
La sinagoga di Torino è costituita da un Tempio Grande e uno Piccolo.
Dall'esterno è visibile solo il Tempio Grande, caratterizzato da quattro cupole "a cipolla".
Qui di seguito gli interni del Tempio Grande
Nel 1972 è stato creato il Tempio Piccolo, (foto sottostante) che ha trovato posto nei locali che un tempo erano dedicati alla cottura del "pane azzimo", è sotterraneo e a forma di anfiteatro caratterizzato da soffitto a volte e pareti in mattoni a vista.
Gli arredi, chiaramente barocchi, provengono dalla sinagoga di Chieri (un paese vicino Torino).
Nel Tempio piccolo, ma separato da un muro di mattoni forati, si trova una piccola sala di preghiera (foto sottostanti). Vi sono poche file di banchi e di fronte si trova il prezioso Aron settecentesco (Armadio Sacro sempre presente nella tradizione ebraica) e sembra (leggenda o verità?) che le ante siano state dipinte di nero nel 1849 per la morte di Carlo Alberto, che promulgò il succitato Statuto Albertino, di rilevante importanza per la comunità ebraica.
Gli arredi, chiaramente barocchi, provengono dalla sinagoga di Chieri (un paese vicino Torino).
Nel Tempio piccolo, ma separato da un muro di mattoni forati, si trova una piccola sala di preghiera (foto sottostanti). Vi sono poche file di banchi e di fronte si trova il prezioso Aron settecentesco (Armadio Sacro sempre presente nella tradizione ebraica) e sembra (leggenda o verità?) che le ante siano state dipinte di nero nel 1849 per la morte di Carlo Alberto, che promulgò il succitato Statuto Albertino, di rilevante importanza per la comunità ebraica.
Ringrazio nuovamente la mia amica Iucci per avermi coinvolto in questa avventura cittadina e spero che questo tour vi sia piaciuto!
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