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Magali

Magali
domenica 30 giugno 2019
Molti pensano che io sia mollemente adagiata a far niente, ma non è così, non so come faccio, ma ho talmente tante cose da fare che arrivo alla sera e c'è già una lunga lista per il giorno successivo.😨
Spesso mi alzo e presa da tutte le faccende non faccio colazione, il tempo fugge velocemente e arriva l'ora del pranzo così sempre più spesso la mia diventa una colazione-pranzoira. Questo termine da me inventato ricorda la merenda sinoira, un pasto freddo, sostanzioso, mangiato verso le 17 dai contadini dopo aver lavorato duramente nei campi e detto merenda sinoira, derivante da sina (cena in dialetto piemontese).
Unitamente alla brioche con il lievito madre, mangio ne anche una scodellona!😊
 
Colazione pranzoira
Ingredienti per una persona:
2 vasetti di yogurt bianco magro compatto
1 biscotto Weetabix
ciliegie o altra frutta a volontà

Preparazione:
lavate, asciugate le ciliegie e privatele del nocciolo, mettetele in una scodella aggiungete lo yogurt e mescolate, infine aggiungete il Weetabix sbriciolato. Se gradite aggiungete zucchero.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"


sabato 29 giugno 2019
Cerco di dare il mio contributo partecipando alla giornata contro l'abbandono degli animali da compagnia. Io sono la testimonianza che pur avendo dei pelosotti, sia possibile, pur sacrificandomi, riesco a spostarmi e portarli sempre con me. Magali e The Queen di ben 18 anni e mezzo ne sono la testimonianza. La T-shirt mi è stata gentilmente regalata dal centro vete, che nuovamente ringrazio, da cui mi sono rifornita di antipulci per tutti i pelosotti casalinghi e non! Quindi a gran voce dico
"NO ALL'ABBANDONO!"

venerdì 28 giugno 2019
Al fondo del post trovate il video
Poco tempo fa, in questo post,  vi ho parlato del mio micro orto, praticamente era parecchio disordinato.
Volevo dargli una sistemata, andando in bicicletta ho trovato delle scatole in polistirolo usate per trasformare delle confezioni di salmone e una cassetta in legno per la frutta. 
Le scatole del salmone le ho usate come sottovasi, per fare quello per la cassetta ne ho segata una in due. Da lì ho capito che non AVREI dovuto farlo (avete presente non entrate in quella porta? Uguale!) una quantità innumerevole di micropalline leggerissime ha iniziato a spargersi intorno a me!
Comunque non mi sono persa d'animo e ho ripulito tutto e iniziato a dipingere i sottovasi, poi dopo questi  mi sono detta, perchè non anche la cassetta della frutta? E poi perchè non anche la cassetta in polistirolo dell'insalata donatami dallo sconosciuto? E poi perchè non anche i vasi del suddetto? 😱
Il colore è stato una scelta obbligata, perchè era l'unico di cui disponevo, ho lavorato dalle dalle 10 alle 16 senza sosta (contate che ho dovuto svuotare tutti i vasi pieni e metterli in sacchetti temporanei) e poi ripulire tutto. Il giorno dopo sono andata a comprare un sacco di terra di oltre 12 chili trasportato con la mia due ruote, gravando in parte nel cestino e in parte sulla mia schiena, e poi  ho lavorato altre quattro ore per ripiantare tutto e, ovviamente ripulire.
L'ho battezzato il micro orto del TRIciclo, perchè non ho una grande manualità quindi riciclo era troppo pomposo!😆
 Se siete curiosi e volete vedere il risultato della mia helgata  CLICCATE QUI
e, se qualcuno, alla fine del video fosse preoccupato volevo comunicarvi che lo zucchino si è risollevato!😂
giovedì 27 giugno 2019
Dopo aver dormito, se così posso dire, per un'ora e mezza causa fetente che ancora è mio compagno, vi lascio questa perla di riflessione e buona giornata a voi, anzi a noi!
Perla 25 - Fermati
Coscientemente non utilizzeresti mai una bicicletta senza freni. Devi tener presente questo esempio anche nella tua vita sia che tu debba affrontare delle critiche sul lavoro oppure un compagno i cui sentimenti siano stati feriti oppure che quando provi ll’urgenza interna di inveire verbalmente, cedendo alla tentazione di avere una qualche forma di gratificazione momentanea, che ti costerà assai cara in seguito, devi essere capace di mettere un freno, di fermarti per un momento. La capacità di fermarti, nella vita quotidiana, Ti elargisce il dono del tempo. Tempo di lasciare che gli altri dicano quello che hanno da dire senza venire interrotti. Tempo per te di scoprire quello che realmente sta accadendo, di calmarti e di centrarti, di individuare le tue priorità e di trovare una buona risposta. Tempo, sia di portare la fredda ragione sui sentimenti surriscaldati, che ti permetterà la sincerità del cuore e di addolcire posizioni di durezza e rigidità.
Come
Permetti a te stesso di non agire. Qualche volta ci intrappoliamo in un fare incessante che diviene poi un’abitudine. Fai in modo che per te sia sufficiente essere perfetto solo ogni tanto, semplicemente. Alcune volte al giorno fermati per qualche secondo e mettiti in sintonia con quello che sta accadendo dentro di te, soprattutto a livello profondo. Usa questa pausa per fare spazio alla tua esperienza, come se aprissi tutti gli sportelli di un armadio, rimasto a lungo chiuso, perché possa prendere aria in una stanza piena di luce. Rimettiti in pari con te stesso.
Prima di iniziare un’attività di routine, prendi un momento per divenire completamente presente a te stesso. Prova a farlo durante i pasti oppure quando metti in moto la macchina, ti lavi denti, fai la doccia o rispondi al telefono.
Dopo che qualcuno ha finito di parlare con te, prendi un po’ di tempo, più del solito prima di rispondere. Se l’interazione riguarda una situazione delicata conflittuale, rallenta. Puoi farlo da solo, dentro di te, anche se l’altra persona va avanti in modo martellante.
Se necessario, metti una pausa all’interazione, suggerendo di parlare in un altro momento. Nella maggior parte delle relazioni non hai bisogno del permesso dell’altra persona per finire un’interazione. Naturalmente, mettere una pausa a metà di una conversazione (prima che diventi fonte di discussione), molto probabilmente farà avere un esito positivo alla conversazione stessa, tanto più se, contemporaneamente, fai la proposta concreta, di riaggiornarla in un altro determinato momento.
bnnnnnnnc
Prima di fare qualcosa impulsivamente, che potrebbe essere particolarmente dannoso e problematico, fermati e pensa alle conseguenze. Cerca di immaginarle a colori vivi: il bene, il male, il brutto. Poi fai la tua scelta.
Infine, per un minuto o anche di più, fermati completamente: siediti respirando con il corpo rilassato. Permetti ai pensieri e ai sentimenti di andare e venire a loro piacimento, senza rincorrerli. Non hai bisogno di andare da alcuna parte, non c’è alcuna cosa da fare, non devi essere nessun altro. Prenditi una pausa dal fare, per sprofondare nell’essere.
mercoledì 26 giugno 2019
L'anno scorso avevo avuto il piacere di andare alla Chrysalide ad Arles, una struttura molto ben organizzata che accoglie persone diversamente abili (QUI IL POST) e quest'anno sono nuovamente stata invitata al pranzo di fine anno, la festa era a tema spagnolo.
Il piatto principale era, ovviamente, la paella, ovviamente essendo gli ospiti numerosi era gigante!
La  musica quest'anno era registrata e non dal vivo, ma i ragazzi e i parenti si sono divertiti ugualmente, perchè lo spirito e l'entusiasmo erano protagonisti.
martedì 25 giugno 2019
Oggi, per voi ieri, ho lavorato dal mattino prestissimoo fino a pomeriggio inoltrato, non mi sono mai fermata e ho fatto una colazione/pranzoira praticamente dopo le 16😱, mentre mangiavo mi sono resa conto di essere iperattiva, quindi vi chiedo scusa, ma il post di oggi è scarno ... ho tante cose da raccontarvi, mostrarvi e vi prometto che da domani mi rimetto in pari! I'm sorry! Buona giornata a voi!

lunedì 24 giugno 2019
Se avete la forza di leggere tutto, alla fine, capirete che questo post ha un suo perchè.
Per fortuna o per sfortuna ho ereditato da mio padre, la determinazione, quel lato un po' crucco, che mi porto appresso che unito al diavoletto napoletano, lasciato in eredità da mia madre, crea grande scompiglio😆 Se avessi ascoltato 😈 il post di oggi non ci sarebbe, perchè sono le 22,30 e sono sveglia dalle 4,15 e invece eccomi qui ... a raccontarvi com'è andata.
Ho avuto una giornata super intensa: stamattina, mi sono svegliata con un gran ma di testa e così mi sono alzata e mi sono fatta un bel caffè forte, poi mi sono rimessa nel letto e dopo poco mi sono rialzata, lavata, vestita ed uscita a scattare fotografie. Le ho appena riguardate e onestamente non so come abbia fatto, ma ce ne sono alcune, per me, stupende. Le vedrete prossimamente, perchè non ho la forza, stasera di caricarle. 
Dopo di che sono ritornata a casa, ho accudito le Ladies pelose (Magali e The Queen) e sono andata in piscina, perchè avevo la schiena a pezzi. Poi pulito il giardinetto e, visto che mi sentivo stramazzare ho fatto un'abbondante colazione. Poi praticamente erano le dieci e ho cominciato una delle mie helgate, già all'inizio ho capito che stavo compiendo una caxxata, ma ormai era troppo tardi, ho terminato alle 16 passate (prossimamente vi racconto in dettaglio). Dopo ho mangiato qualcosa. Praticamente stando in piedi tutto quel tempo ho vanificato la salubre nuotata mattutina (per la serie Koglioni si nasce e io lo nacqui). Poi dopo poco sono uscita per andare da Vampy la micina bianca e nera che sta in un giardino in centro paese, a cui ogni mattina Vivienne, una signora di cui sono diventata amica, le dà da mangiare.
Uscendo dal giardino per tornare a casa sono passata nella strada in cui abita Vivienne e nel mentre arrivava un'autoambulanza, si è fermata proprio davanti casa sua, mi è venuto un tuffo al cuore perchè solo due mesi fa ha subito un intervento d'urgenza al cuore, ho atteso e ho visto un signore, che avevo visto in compagnia della figlia due giorni fa, mi sono fatta coraggio e gli ho chiesto notizie, lui mi ha detto che era caduta, ma nulla di grave. Io sono stata aì fuori in attesa, finchè lei è uscita sulla sedia a rotelle per andare in ospedale. Mi sono fatta vedere e lei subito mi ha riconosciuto e mi ha detto della micina bianco e nera e io l'ho rassicurata dicendole che ci avrei pensato io. 
Spero che per lei tutto vada nel migliore dei modi, che non si sia rotta nulla e che la causa della sua caduta sia stata solo disattenzione.
E se non avessi visto la figlia in compagnia di quel signore, non l'avrei riconosciuto
E se avessi fatto un'altra strada per tornare a casa non avrei saputo di quanto accaduto
E se fossi passata poco prima o poco dopo non avrei visto i paramedici entrare proprio da lei
E se non avessi aspettato non avrei potuto rassicurarla
E tutto questo mi fa assolutamente riflettere che nella vita non dobbiamo rincorrere nulla, nè affannarci, l'esistenza va come deve andare, noi abbiamo spesso la presunzione di poter sempre manovrare i fili, ma, invece, dobbiamo solo lasciarci guidare dal nostro istinto e da qualcuno molto più in alto di noi capace di creare una perfetta sincronia.


domenica 23 giugno 2019
Sono di parte: gattofila da una vita, ma questo gonfiabile lo trovo stupendo!
Buona domenica a voi tutti!

sabato 22 giugno 2019
Da sempre sono convinta come dice il buon Guccini che "da ancora più tristezza mangiar male" e quindi io seguo il suo consiglio ed anche quando sono sola sperimento e seguo le mie "voglie". Dovete sapere che io amo 😋 i friarielli, i peperoncini verdi, ma mio marito non li ama particolarmente e, così, pochi giorni fa visto che ero sola ne ho approfittato😅
Non so come mai nel pomeriggio ho messo le mani in pasta, ultimamente sta diventando un'abitudine, e ho fatto questo pane libanese, che tagliato è pronto da farcire.
Una ricetta che mi rappresenta stravagante, un'accoppiata inusuale,  ma vi assicuro assolutamente di gran effetto per le mie papille! Io mi sono "arrangiata" con la farina che avevo in casa sicuramente con la manitoba vengono più gonfi.
Ingredienti per 4 pita da 14 cm di diametro e 1 da 12 cm:
130 g di farina 00
70 g farina di farro
7.5 g di lievito di birra
125 g di acqua tiepida
2 pizzichi di sale
per la farcitura:
150 g di ricotta di capra
sugo di pomodoro fresco
300 g di peperoncini verdi
sale


Preparazione: 
sciogliete il lievito nell'acqua tiepida e fate riposare 5 minuti.
in una terrina mescolate la farina e il sale, diponete a fontana e aggiungete il lievito diluito, mescolate e poi impastate il tempo necessario per ottenrere un impasto omogeneo, lisco e leggermente colloso alle dita. Coprite e lasciate lievitare per 2 ore a temperatura ambiente.
Al termine della lievitazione la pasta deve aver raddoppiato il suo volume, mettetela su un piano di lavoro infarinato e comprimetela dolcemente con i pugni. E' normale che la pasta sia leggermente collosa. Dividela in 5 pezzi, formate delle palline, coprite  e lasciate lievitare nuovamente per 30 minuti.
Infine con un matterello stendete ogni pallina in disco di circa 10-15 cm di diametro. Disponete i dischi ottenuti su uno strofinaccio infarinato e lasciate lievitare nuovamente altri 10 minuti.
Preriscaldate il forno a 240° e disponete i dischi sulla placca ben calda, precedentemente rivestita di carta forno. Vaporizzate con dell'acqua il "sopra" di ciascun pane e infornate per 6 minuti circa,
Sfonate e flate intiepidirequalche minuto su una grigli, coprendo con uno strofinaccio affinchè la crosta sia ben morbida.
Nel frattempo pulite i peperoncini togliendo il picciolo, poi passateli con un panno umido. Fate scaldare una padella antiaderente e mettete i peperoncini senza olio, fateli scottare da tutti i lati e poi unite la salsa di pomodoro, regolate di sale e fate cuocere una decina di minuti.
Tagliate a fette la ricotta.
Tagliate il pane in due e farcitelo con i peperoncini e la ricotta. Mettete un po' di sugo anche sul pane.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"

venerdì 21 giugno 2019
E per parafrasare il grande Toto' "Koglioni si nasce ed io lo nacqui!", guardate quest'ultima Helgata e mi darete ragione. Questa la posso benissimo chiamare l'Helgata Mitica 😄 effettuata assolutamente in solitaria, se siete curiosi CLICCATE QUI
giovedì 20 giugno 2019
Il cammino prosegue, penso non molti siano ancora sulla strada, ma io imperterrita vado avanti!

24 - Assapora l’umiltà
Alcuni potrebbero pensare che essere umili significhi essere meno degli altri, una sorta di zerbino, un individuo di serie B oppure qualcuno che rimane nell'ombra.
In realtà non è niente di tutto questo. Umiltà significa non cercare di fomentare il tuo proprio ego, né di fare colpo a tutti i costi sulle persone, né di competere con lo status degli altri. Significa, infine, non essere preoccupato di se stessi oltre misura. Pensa che sollievo!
La radice della parola "umile" deriva dal termine latino "humus" che significa "terreno". Essere umile ti permette di essere come la terra stessa due punti solido e senza pretese.
Umiltà non significa umiliazione, Infatti un'umiltà rilassata costruisce la fiducia in se stessi: significa sapere di avere Nobili intenzioni aspettarsi che esse vengano sostenute anche dagli altri.
Nelle relazioni crea agio e comfort, è come una mano aperta, disarmata di superiorità, disprezzo o autocelebrazione. Non rincorrendo l'approvazione a ogni costo, diventi maggiormente consapevole del tuo naturale valore, che anche gli altri vedranno ora con maggiore chiarezza: meno ti focalizzerai sul venire a apprezzato, maggiore apprezzamento riceverai. L'umiltà incarna la saggezza.
Come
Una sana umiltà si fonda su un sano riconoscimento del proprio valore. Sentirsi umili non significa sentirsi inadeguati e non significa nemmeno tollerare dei maltrattamenti. Difendi te stesso con coraggio e fai quello che puoi. Sapere di essere preparato a essere assertivo rende più facile rilassarsi e assaporare un'umidità che non ha bisogno di stare sulla difensiva.
Una persona umile desidera il bene di tutti gli altri essere umani compreso se stesso. Puoi comunque sognare in grande e cercare di far diventare realtà quei sogni.
Sii onesto con te stesso riguardo qualsiasi comportamento tu possa avere che non ti permette di essere umile, così come in quelle situazioni in cui forse sei stato pretenzioso, arrogante, cerca di amalgamati maggiormente agli altri: sii modesto, Non cercare sempre di avere ragione su tutto, non interrompere non invadere il campo degli altri prendendoti spazio e meriti non tuoi.
Puoi rafforzare alcuni dei substrati neurali dell'umiltà nei seguenti modi:
assumere una visione panoramica, tuttocampo, delle situazioni di come tu svolgi una parte attiva di esse;
sentire il tuo respiro come un tutt'uno unificato, con tutte le sensazioni adesso riferite che si manifestano consapevolmente, come una singola gestalt (piuttosto che come un’attenzione frammentata, che salta da sensazione sensazione, come accade di solito).
Esplora il significato dell' umiltà in tutta la sua estensione. Ad esempio, nota ogni convinzione secondo la quale il tuo punto di vista politico, la tua nazione la tua forma di spiritualità siano superiori a quelli degli altri. Considera anche in che misura consumi delle risorse del nostro pianeta, secondo la prospettiva dell’essere umili: c'è qualche cambiamento che vorresti fare a tale riguardo?
Più in generale, siI consapevole delle ricompense portate in dono dall’umiltà. Goditi il modo in cui essa rende più semplice la tua giornata, ti tiene lontano dai conflitti con gli altri e ti dona la pace.
mercoledì 19 giugno 2019
Sotto trovate la versione italiana
La plus belle chose à propos de notre amitié est le fait d’être sur la même longueur d’onde, la spontanéité, l'improvisation. Sans obligation, mais avec le coeur.
Yvonne, dont j'ai parlé à plusieurs reprises dans le blog, est mon amie et voisine de la mer, elle m'a surprise en me donnant ces manquettes ("demi" manches) à porter en hiver, elle les a réalisées avec une laine très fine et avec une précision exceptionnelle. Je les aimais beaucoup et même les couleurs sont mes préférées, mais j'ai promis à Yvonne que je ne les porter pas cet été!😉
La cosa più bella della nostra amicizia è il fatto di essere sulla stessa lunghezza d'onda, la spontaneità, l'improvvisazione. Senza obblighi, ma con il cuore..
Yvonne, di cui vi ho parlato più volte nel blog, è la mia amica e vicina di casa al mare, mi ha sorpreso regalandomi queste "mezze" maniche da indossare in inverno, le ha fatte con una lana finissima e con una precisione eccezionale. Mi sono piaciute moltissimo ed anche i colori sono i miei preferiti, le ho promesso, pero', che per quest'estate non le indossero'!😉
Ce matin, je suis allé chez elle et j'ai été accueillie avec une gentillesse habituelle. Ils m'ont immédiatement invité à entrer et m'ont offert un café. Nous avons bavardé, le temps a passé vite et c'était l'heure du déjeuner et nous avons partagé cet excellent gâteau préparé par Rolf, le mari d'Yvonne.
Stamattina sono passata a casa sua e sono stata accolta con abituale gentilezza, mi hanno subito invitato ad entrare e offerto un caffè. Abbiamo chiacchierato ed è arrivata l'ora di pranzo ed insieme abbiamo condiviso quest'ottima torta preparata da Rolf, il marito di Yvonne.
Django, que je surnommais affectueusement Monello, était avec nous. Comme vous pouvez le constater, il est la démonstration que chez eux on va trè bien!
Merci chers amis pour votre amitié et comme j'ai dit à Yvonne ce matin, je ne sais pas ce que j'ai fait pour mériter tout cela!
Con noi c'era Django, da me soprannominato con affetto il Monello. Come vedete anche lui è la dimostrazione che da loro si sta benissimo!
Grazie cari amici per la vostra amicizia e come ho detto a Yvonne stamattina non so cos'ho fatto per meritare tutto questo!

martedì 18 giugno 2019
PREMESSA: qui al mare vendono solo insalata tipo manigotto gigante e praticamente è coriacea. Quelle in busta, anche se consumate ampiamente prima della scadenza, sono sempre molli e umide, i Francesi non sono ancora in grado di offrire un prodotto decente.
L’insalata, d'estate, risolve sempre e quindi “a da sta“.
ANTEFATTO: quest’anno ho deciso di crearmi il mio primo micro orto, composto dal, sempre presente, basilico, pomodori (li ho piantati tardi e temo non verranno) ed insalata.
FATTO: l’altro giorno stavo passeggiando nel vialetto pedonale dietro casa mia delimitato da un lato dal giardino della mia vicina e dall’altro da un alto muro che protegge giardini di altre case. All’improvviso sento una voce che mi chiama alzo gli occhi e vedo la testa di uno sconosciuto che spunta dall’alto muro e mi domanda se voglio delle piante. Io lo guarda attonita e gli rispondo “Di cosa?” Lui scompare, per poi ricomparire poco dopo con due vasi di piante di pomodoro, due vasi di piante di melone, che raggiungeranno a Torino la mia amica Iucci, e una cassetta con dell’insalatina.
Il gesto, molto gradito, di questo sconosciuto ha dato spunto a molte e riflessioni una banale è che, a volte, a forza di desiderare qualcosa questa si materializza.😊 
La prossima volta voglio provare con un maggiordomo o una settimana di vacanza all inclusive!😉


lunedì 17 giugno 2019
Vi rendete conto di cosa sono stata in grado di trovare, incredibile vero?😅😆😄
Notare le mie mani da serva in carriera😂


domenica 16 giugno 2019
Buona domenica con questa foto (non ritoccata) dai colori vividi, sono i miei fiori, il mio cielo e ho piacere di condividerlo con voi cari amici!

sabato 15 giugno 2019
Sempre più spesso arrivo quasi all'ora di cena e non so cosa preparare e l'altra sera ho improvvisato!
Ho optato per i burger in luogo della frittata, perchè qui per due persone ho utilizzato un solo uovo e per me che ho il colesterolo molto alto è meglio così😉
Burger improvvisato
Ingredienti per tre burger:
120 g di spinaci lessati (peso da cotti)
1 patata da circa 80 g
1 uovo
2 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato fresco
40 g di ricotta di capra
20 g di emmental grattugiato
timo fresco
sale
olio di oliva

Preparazione:
pelate la patata, grattugiatela, mettetela in uno scolapasta e sciacquate sotto l'acqua corrente, poi asciugate bene.
Tritate grossolanamente gli spinaci, metteteli in un'insalatiera, aggiungete tutti gli ingredienti, tenendo l'uovo per ultimo, mescolate bene e infine regolate di sale.Dividete il composto in tre parti, formate i burger e, fate cuocere in una padella antiaderente con un pochino d'olio o in forno.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"

venerdì 14 giugno 2019
In questi giorni sono stravolta ieri mi sono messa un attimo sul divano e mi sono addormentata seduta e al risveglio non sapevo nè dove fossi e nè che ore fossero😱, quindi il post lascia un po' à desiderare! Comino (prossimamente ne vedrete delle belle) o trovo sempre qualcosa di strano  che mi fa ridere. penserete che son un animo semplice, ma vi assicuro che ridere di stupidaggini fa bene all'anima. Questa foto mi rammenta che nella vita un po' di kiulo non guasta!😂😁

giovedì 13 giugno 2019
La perla di oggi la dedico a me stessa, donna da sempre impaziente👿! Soprattutto, negli ultimi tempi, ho imparato ad esserlo e, prossimamente, quando oltre ad esercitare quest'arte, saro' anche in grado di far sì che tutt cio' che non mi aggrada scivoli come acqua sui sassi, potro' ritenermi altamente soddisfatta😊 e da qui la santità 😇sarà ad un passo!😁

23 - Sii paziente
E’ legittimo desiderare che le cose accadano in modi appropriati e nei tempi voluti. Nella vita, però, si verificano situazioni che mettono a dura prova la nostra pazienza. Cosa si può fare in questi casi?
Essere pazienti significa gestire i ritardi, le difficoltà o i disagi, senza crearsi ulteriori aggravanti. Le circostanze sono quelle che sono, ma l’essere paziente ti protegge dal loro impatto.
Essere impazienti, al contrario, vuol dire interpretare le circostanze come se venissimo bloccati o maltrattati, cosa che ci fa sentire frustrati, piantati in asso e disturbati. Allora diventi insistente e ti ripeti frasi del tipo: ”Tutto ciò deve cambiare!”, ma il il cambiamento auspicato non si realizza solo perché lo invochi.
Impazienza combina tutti e tre gli ingredienti dello stress tossico: esperienze spiacevoli, pressione o urgenza e mancanza di controllo.
L’impazienza, in realtà, è una forma di insoddisfazione: significa resistere a ciò che è. La pazienza, viceversa, percepisce una correttezza di fondo: è la porta che conduce verso la soddisfazione. L'impazienza è arrabbiata, la pazienza è in pace.
La pazienza potrebbe sembrare una virtù superficiale, ma in realtà incarna una profonda comprensione della natura delle cose: esse, infatti, sono interconnesse, confuse, in perfette e di solito non riguardano esclusivamente te. la pazienza e, inoltre, Contiene anche un meraviglioso insegnamento riguardo al desiderio: certo, desiderare qualcosa è bello, ma resta sereno se non puoi averlo. La pazienza ti aiuta a comprendere che non puoi far scorrere il fiume più velocemente di quanto fluisce.
Come
Per una visione di insieme, rifletti su queste domande:
  • cosa ti fa sentire la pazienza? E che cosa ti fa sentire l’impazienza?
  • Come ti senti nei confronti di qualcuno che è veramente paziente? E come ti senti, invece, nei confronti di qualcuno veramente impaziente?
  • Cosa ti rende impaziente?
  • Cosa ti aiuta a rimanere paziente?
Nelle situazioni difficili:
  • prova fare un passo indietro rispetto ai pensieri che ti rendono impaziente, come credere di avere ragione o di essere superiore o di sentirti nel giusto quando insisti oltre misura. ricorda che gli standard differiscono da persona a persona e da cultura a cultura. Rammenta a te stesso che non vi è, di solito, nulla di estremamente urgente.
  • Sii consapevole di ogni sensazione e di ogni emozione, che provi a livello del corpo, provocata dal ritardo e dalla frustrazione e vedi se puoi tollerarle senza reagire con impazienza. Rilassa il tuo corpo, stai nel momento presente e apriti al sentimento che fondamentalmente tu vai bene così, proprio come sei adesso.
  • Piuttosto che sentire che stai "sprecando" il tuo tempo, trova tutte le cose che ti gratificano nelle situazioni che mettono alla prova la tua pazienza, come ad esempio guardarti intorno e trovare, comunque, qualcosa di bello. Fai attenzione al tuo respiro mentre rilassi il tuo corpo e desidera il bene degli altri .
  • Prova ad avere compassione per coloro che sembrano intralciare la strada o che ti sembra siano troppo lenti.
  • Prendi in esame una conversazione, o perfino una relazione nel suo complesso, guardala ora intenzionalmente con gli occhi della pazienza. Potresti reagire più lentamente in maniera più ponderata (ad esempio senza interrompere), lasciando che l'altra persona abbia più tempo per parlare e permettendo che le questioni meno importanti scivolino via.
  • Esercitati con delle situazioni quotidiane, come, ad esempio, un pasto e prenditi alcuni secondi o minuti in più prima di cominciare, proprio per rafforzare i muscoli della pazienza.
  • Offri la pazienza come un dono sia gli altri, quando hai a che fare con le loro problematiche, che a te stesso, desiderando la vera felicità.

mercoledì 12 giugno 2019
Et voilà! Pensavate che avessi smesso e invece assolutamente no, le Helgate continuano e ogni volta mi domando come faccio? Ci faccio o ci sono? Credo tutte e due!😉😂 A tutto cio' si somma il fatto che in questi giorni ho lavorato troppo e la stanchezza ha raggiunto limiti troppo elevati per i miei standard facendo scendere di molto il mio già SCARSISSIMO livello di attenzione!
Sono andata a far la spesa in bicicletta, come d'abitudine qui al mare, e al momento di chiudere il lucchetto fuori del supermercato mi sono resa conto che non avevo il mazzo di chiavi con annesse quelle di casa. Mi è venuto un colpo, sono salita in groppa al mio cavallo con le ruote e sono ritornata a casa con il fiato in gola. Erano lì, inserite nella toppa della porta di ingresso e, per di più, l'avevo lasciata pure aperta!😲😲

Con in mano la tazza e la teiera utilizzate per la colzione, non so neanche io come, mi sono ritrovata davanti al lavandino del bagno per lavarle😣😣

Alla fine di una delle mie ultime lunghe giornate, ero in bagno per darmi una rinfrescata, mi sono lavata le ascelle e ... asciugata la faccia! Sono proprio a 'pppppost!😄😄

Leggete quest'ultima Helgata e capirete che, ormai, sono un caso senza soluzione.😜 Mio marito ed io stavamo sistemando dei teli per proteggere i fanali anteriori della mia auto, perchè qui il sole è veramente potentissimo e rende opaco tutto, per fermarli meglio, visto il forte vento che solitamente soffia da queste parti,  ho aperto il cofano, sistemato anche all'interno parte della protezione, in modo che rimanesse ben pinzata e ferma, mio marito ha detto:"Chiudo, guarda che chiudo". Io ho sentito, ma ho visto che una protezione si era spostata, ho fatto per sistemarla e ... il cofano mi schiacciato le dita della mano destra. Ho visto tutte le 🌟🌟🌟🌟🌟del firmamento. Ho avuto veramente kiulo, perchè a parte un dolore lancinante, anche nei giorni seguenti, e mano gonfia non mi sono rotta nulla! Qualche giorno prima mi ero pure fatta cadere di taglio sul collo del piede una poltrona di plastica ripiegata e anche lì ghiaccio a gogo'. Come vedete non mi faccio mancare nulla!😅😁😁
martedì 11 giugno 2019
Non si legge molto bene, ma sulla maglietta c'è scritto "Beauty is in yourself" e mai parole furono più azzeccate. Sono conscia di non essere una bellezza, non ho complessi, pur essendo conapevole dei miei difetti estetici, onestamente non ci faccio neanche più caso.
Sono convinta che la seggezza sta nell'accettarsi e nel potenziare qualità come la disponibilità umana, la curiosità, l'intelligenza, perchè "crescendo" ci si rende conto che tutto cio' rende affascinanti. Ridere, non essere noiosi, ripetitivi, questo è tutto cio' che apprezzo e che cerco di accrescere.
Mi raccomando non guardatevi in modo critico allo specchio, siate splendenti questo è il segreto!
lunedì 10 giugno 2019
In questi giorni non ho avuto molto tempo, anzi nullo, crollavo letteralmnte la sera ed anche oggi un post "rapido", uno scatto fugace, questi fiori sbocciati, in luogo delle solite erbacce, mi hanno colpito e ... la sorpresa continua. Buon inizio settimana a voi tutti!

domenica 9 giugno 2019
Uno scatto improvvisato con il cellulare, venerdì un cielo inconsueto sovrastava gli stagni ... lasciarsi sorprendere ...

sabato 8 giugno 2019
Io ormai lo sapete non sono come le altre persone: in questi giorni finora, abbiamo lavorato più di otto ore senza mai fermarci facendo fronte a tanti imprevisit, poi prossimamente vi spieghero' più approfonditamente, e io che preparo per cena? La ricetta che potete leggere qui sotto ... Mio marito, giustamente, se ne è "uscito" dicendo:"Ma con tutto quello che c'è in mezzo per casa e fuori, ti sembrava il caso?" Sicuramente aveva ragione, ma io sono così,  non ci posso far  nulla, imprevedibile, ma allo stesso tempo affidabile come questa ricetta che, vi assicuro, non vi tradira'. (il suddetto marito, sempre quello da ben 32 anni😫😫, pappandola ha ripetuto più volte "Che buona, che buona!". Sara' il timo o quel tocco di formaggio nell'impasto o "la chicca" finale del miele o forse tutto l'insieme, non lo so,  ma vi posso solo dire provarla  e mi direte grazie!😂 Vi assicuro merita, dire buona è veramente limitativo.😋E' assolutamente versatile e la basepuo' essere farcita a piacimento, unico neo non posso dire se l'indomani come si "comporta, perchè l'abbiamo mangiata in due con una bella insalata super mista.
Per questo, pero', devo ringraziare voi, perchè il blog mi spinge, anche in pieno marasma, a mettermi ai fornelli.
Vi chiedo scusa per la foto, ma erano quasi le ventuno quando l'ho scattata e la luce era forzatamente artificiale.😆
Torta al timo e asparagi
Ingredienti per uno stampo di 28 cm:
per la pasta:
140 g di farina (qui ho usato T45)
17 g di maizena
1 cucchiaino raso di lievito
un pizzico di sale
70 ml di acqua tiepida
25 g di emmental grattugiato o parmigiano
2 cucchiai di olio
timo fresco
per la farcitura:
una decina di asparagi
4 pomodori secchi sott'olio
60 g di formaggio di brebis/pecora (potete anche utilizzare della feta, la consistenza deve essere quella)
1 cucchiaino abbondante di miele
pepe

Preparazione:
togliete il fondo degli asparagi, fateli cuocere al dente in acqua bollente salate, scolateli, fate raffreddare, poi tagliate qualche rondella dal fondo e poi a metà lungo la lunghezza.
Preparate la pasta nel robot o nella planetaria o in un'insalatiera se impastate a mano, mettete la farina, l'amido di mais, il lievito e il sale e  mescolate. Aggiungete il formaggio, il timo, l'olio ed infine l'acqua, mescolate infhcè l'impasto non si stacca dalle pareti, fomate una palla e avvolgetela nell pellicola alimentare.
Sminuzzate il formaggio di capra, tagliate a pezzetti i pomodori dopo averli asciugati dall'olio.
Stendete l'impasto e mettetelo in una teglia rivestita di carta forno: mettete le rondelle di asparagi, il formaggio, i pomodori e gli asparagi. Mettete il timo, spolverizzate con il pepe, irrorate con il miele e fate cuocere in forno preriscaldato a 220° per 15 minuti.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"


venerdì 7 giugno 2019
Questo post è sul filo di lana, per voi che mi pensate in pieno relax vi assicuro che non è così, non ho neanche visto il mare ... lavoro otto ore al giorno, metto a posto, riordino, pulisco e nel mentre sto facendo anche dei lavori di muratura. (prossimamente su questo schermo😉
In questi giorni, appunto, viene Marcel il muratore che non conoscevo e che si è rivelato preciso e corretto. Io sono come con tutti gentile d'bitudine, pronta ad offrire caffè o da bere o l'asciugamano pulito semplici cose che come me molti fanno, ma come mi ha fatto notare René, l'altro muratore/giardiniere di origine italiana che conosco da anni, "Chi è che non si trova bene a casa tua Helga?" ed anche per Marcel è stato così. Probabilmente tra una battuta e una risata riesco a creare una bella atmosfera.
Stamattina, (per voi ieri mattina) proprio Marcel
mi ha piacevolmente stupito, omaggiandomi di insalata e patate coltivate da lui, per domani mi ha promesso le uova fresche delle sue galline e per Natale un pollo🐔.
Qui in foto c'è solo una parte di tutto cia che mi ha portato. Mi ha reso contenta, perchè vi ripeto lo conosco solo da lunedì, ma significa che da noi si è trovato bene ed anche questo mi fa piacere.

giovedì 6 giugno 2019
E andiamo avanti lungo questo cammino e buona giornata a tutti!
22 - Sii consapevole
Le informazioni che attraversano il sistema nervoso possono creare cambiamenti permanenti nella struttura cerebrale. È molto difficile localizzarsi su ciò che si vuole e mantenere la propria concentrazione, come è altrettanto difficile mantenerla sulle sensazioni che si provano tra un respiro e l'altro, lo è ancora di più staccarsi o il restare inebetiti davanti alla televisione. Le ragioni possono essere differenti e includono il temperamento personale, (se si è un tipo ansioso o agitato), la storia individuale (se si sono subite e perdite o o traumi che ci hanno tenuto sospesi nell'incertezza) e infine anche la nostra cultura iperstimolante, che innesca la sindrome da deficit di attenzione.
Puoi però allenare ed educare la tua attenzione, attuando la meditazione consapevole (mindfulness) che significa semplicemente fare pratica per arrivare a essere costantemente consapevole di qualcosa, se e mentre farai tale pratica di consapevolezza ti renderai conto di avere un controllo sempre maggiore sulla tua attenzione.
Diventerai maggiormente consapevole di ciò che accade intorno a te ed anche del tuo mondo interiore. Questo tipo di meditazione offre innumerevoli benefici reca con sé informazioni importanti su ciò che sta accadendo intorno a te e dentro di te, ti aiuta a essere testimone della tua esperienza senza venire sopraffatto da essa riuscendo a inquadrarla in un contesto più ampio. Così facendo mentre la tua pratica di consapevolezza si consolida, le esperienze negative avranno meno impatto su di te e di conseguenza la meditazione consapevole ti aiuterà ad assorbire totalmente le esperienze positive.
Sotto certi aspetti la mindfulness è stata associata al buddismo, ma tutte le religioni e le tradizioni morali del mondo danno estrema importanza al fatto di essere consapevoli, cioè totalmente presenti a se stessi piuttosto che superficialmente inconsapevoli.
Praticare regolarmente la meditazione consapevole porta benefici come:
  • ispessire gli strati corticali nelle aree del cervello che controllano l'attenzione (quindi la tua capacità di attenzione migliora inevitabilmente)
  • aggiungere connessioni neurali all'insula, la parte del cervello che supporta sia l'autoconsapevolezza che l'empatia verso le emozioni degli altri
  • aumentare la relativa attivazione della corteccia prefrontale sinistra che aiuta a controllare e ridurre le emozioni negative
  • rafforzare il sistema immunitario
  • ridurre l'impatto del dolore e accelerare la ripresa post operatoria
Risultati piuttosto interessanti per un semplice metodo come quello della  meditazione consapevole, che puoi usare da solo e in maniera efficace in qulunque parte del mondo tu ti trovi o tu vada.
come
la consapevolezza è naturale. Sei già consapevole di molte cose ogni giorno. Il problema è che la maggior parte di noi rimane consapevole solo per alcuni secondi ogni volta, bisogna avere maggiori "episodi" di consapevolezza e renderli più lunghi nel tempo, approfondendoli.
Dedica un minuto o anche più ogni giorno a essere deliberatamente consapevole focalizzando la tua attenzione su un oggetto specifico ad esempio semplicemente la sensazione che proviene dal respirare o aprendoti completamente a qualsiasi cosa si muova attraverso la consapevolezza. Potrai, in seguito, estendere questi momenti di mindfulness trasformandoli in un periodo più lungo di meditazione, lasciando, così, che la tua mente diventi sempre più lucida e serena.
Poi durante il giorno aggiungi alcuni momenti di ulteriore consapevolezza nei quali rimani stabilmente presente con qualsiasi cosa stia accadendo intorno a te e dentro di te. Tutto questo sosterrà e approfondirà la tua consapevolezza, creerà un atteggiamento di curiosità, apertura, accettazione priva di giudizio e perfino una sorta di atteggiamento cordiale, accogliente e disponibile verso le cose di cui sei consapevole. Tutto ciò educherà gradualmente il tuo cervello a diventare più consapevole, cosa che ti porterà molti benefici.
Concludo semplicemente dicendoti “Sii consapevole!”
mercoledì 5 giugno 2019
Cronaca di una partenza annunciata.
E per completare i post precedenti vi descrivo cos'ha comportato la partHelga😆
Per preparare tutto tra liste, acquisti, imballaggio, carico Ho impiegato 3 giorni, perchè ho voluto preparare il bagaglio "intelligente" dividendo tutto per genere: abbigliamento, cibo, beauty, medicine, cose dei gatti, documenti, libri ... per essere più facilitata al momento di disfarli e metterli in ordine all'arrivo!
Voi non sapete che quando devo fare delle cose come caricare l'auto, riordinare il ripostiglio del mare o fare un progetto nel mio cervello si “muovono” tutti gli elementi come se dovessi costruire un puzzle e finché il tutto non ha un ordine, le mie cellule cerebrali sono sempre in movimento.
tre giorni di preparativi Quindi se arriva a sabato sera, la notte non ho praticamente dormito e mi sono alzata alle 4:30 ho iniziato a caricare non bagagli, ho ho svuotato il frigorifero preparando ben tre borse frigo, poi ho svegliato Fabio che si è preparato, dopodichè ho caricato le due pelose The Queen e Magali e siamo riusciti a partire alle 6.45.
Questo è il percorso effettuato e dopo le mie conclusioni!😉
Si passa per il Colle del Monginevro, per chi non la conoscesse è una strada che “sale” parecchio e la mia auto non è molto potente io amorevolmente la definisco una lavatrice con le ruote! Praticamente quasi 450 km, di cui 180 di strada statale, dalle 6.45 sono arrivata verso le 15 con due brevissime soste.
Una volta giunta a destinazione ho trovato lo spazio fuori ben sporcato dalle rondini e così ho dovuto, prima di scaricare i pochi bagagli che avete visto nel video di ieri, pulire per ben due volte tutto il pavimento.
Poi, più tardi, ho anche “messo in tavola” la cena.
Sono consapevole che ci siano donne molto più in gamba di me, ma io spero di essere una persona in grado di cavarsela e vi dico una cosa, l’importante è impegnarsi, mettersi alla prova e andare avanti e, soprattutto, non caricarsi troppo (faro’ tesoro di quest’ultimo consiglio la prossima volta!)

martedì 4 giugno 2019
Vi ho gia parlato  QUI della mia partenza epica, ma questa volta ho voluto superare me stessa!
Non so come sia successo, ma ho veramente ESAGERATO!😆 Ovviamente unitamente a questi bagagli nelle due auto che ho caricato c'era anche posto per i biscotti inviatomi dalla  mia amica Loredana, la borsa degli ipotetici hpbbies e per Magali e The Queen😻
Questa partHelga credo superi tutte le Helgate finora combinate e spero di cuore non venga più replicata in modo così imponente, già quando vengo giù con un'auto porto la "qualsiasi", ma stavolta mi sono proprio sbizzarrita! (Vi assicuro che foto e video non rendono giustizia, la roba era tanta, ma tanta, ma tanta ...😲 che st ancora mettendola a posto e mi sono stupita di me stessa!😅)
Ed ecco il video, mi spiace he l'opeatore non abbia ripreso "in toto" 😑la mia tenuta da viaggio, già solo quella era uno spettacolo!😂


lunedì 3 giugno 2019
E non esisterebbe una partenza degna di questo nome, se non  portassi pure la pianta di basilico!
L'auto è stracarica e credo che viaggero' con le piante aromatiche in testa, ma non posso assolutamente partire senza ...
La mia metà napolena prende il sopravvento e c'avimm' a fa' io parto combinata così, il mio meridonali's karma mi perseguita!😁
E vi aspetto domani se volete vedere una partHelga in grande stile! 😂

domenica 2 giugno 2019
Se sopravvivo vi racconteró ... 😅 p.s. notare l'ora in cui ho postato su FB!😱, ma non finisce qui😲
Per il momento vi lscio questo scatto, semplicemente perchè il colore non puó che mettere allegria! Buona domenica a tutti con il cuore!

sabato 1 giugno 2019
Buongiorno stamattina sono zerbino's style, capita anche a me, quindi ho mutato i miei programmi e mi affretto lentamente a ultimare i miei preparativi, perchè invecchiando ho imparato ad accettare i miei limiti.
Era da tempo che volevo provare questa ricetta per la prima colazione per sostituire per una volta le mitiche treccine. Il risultato mi ha soddisfatto, ho fatto un po' di modifiche, la ricetta originale prevedeva farina bianca (voglio provare ad utilizzarla la prossima volta) e dell'olio.
Si maniente per parecchi giorni, io l'ho gustato sia solo che accompagnato da marmellata.
Ecco la mia versione.
Panbrioche da sfogliare
Ingredienti:
200 g di farina ai cereali
50 g di zucchero vanigliato
25 g di acqua tiepida
Scorza grattugiata di cedro
Un cucchiaino di succo di cedro
12 g di lievito di birra
150 g di yogurt greco 0% grassi
1 pizzico di sale
2 cucchiai di olio

Preparazione:
mescolate le farine e il sale in un’insalatiera.
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida con lo zucchero poi versatelo nella farina e aggiungete lo yogurt, il succo di cedro e la scorza e impastate molto bene per alcuni minuti, si deve staccare dalle pareti della planetaria o dell’insalatiera e deve risultare un composto elastico.
Coprite e fate lievitare per un’ora e mezzo. Poi mettete l’impasto sulla spianatoia infarinata, stendete con il matterello e formate un rettangolo di 50X30 cm. Ungete la pasta con l’olio. Dividetela in 5 strisce di 50X6 cm circa, dsponetele le une sulle altre e tagliate ogni 8 cm, otterrete così dei rettangoli di 6X8 cm.
Mettete i rettangoli in uno stampo da plumcake unto e lasciate lievitare per altri 45 minuti.
Preriscaldate il forno a 220° , infornate e fate cuocere per 5 minuti, poi abbassate la temperatura a 160° e fate cuocere 30 minuti. Verificate la cottura e se c’è bisogno prolungatela di altri cinque minuti.
Togliete dal forno e gustate a temperatura ambiente, le fette si staccheranno facilmente.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

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