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Magali

Magali
domenica 31 maggio 2020
Buona Domenica a tutti voi!
Paris - 93, rue Jeanne d'Arc
sabato 30 maggio 2020
Forse sono troppo lenta, ma sono sempre indaffarata, in cucina mi piace mangiare sempre qualcosa di diverso, ma, onestamente, anche di semplice e rapido. L'altra sera in cinque minuti ho provato questa ricetta che ho trovato assolutamente gustosa. Vi consiglio di provarla e mentre la cucinate pensatemi e buon sabato!
Pasta veloce
Ingredienti per due persone:
180 g di pasta integrale
1 carota
1 cipollotto fresco
200 g di piselli surgelati
1 scatoletta di tonno sott'olio
prezzemolo l'ho dimenticato
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Preparazione:
pulite il cipollotto e tagliatelo per lungo, fate soffriggere in padella con dell'olio. Pelate la carota e grattugiatela aggiungetela al cipollotto con i piselli, regolate di sale e fate cuocere per una decina di minuti.
Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Scolate.
Private il tonno del proprio olio, sminuzzatelo, mettetelo in padella insieme alla pasta e fate saltare per un minuto. Spolverizzate con il pepe e servite.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"
venerdì 29 maggio 2020
Proseguo con i miei look, eccone un altro, praticamente adesso fa parecchio caldo ed esco così, sempre low cost ovviamente!

giovedì 28 maggio 2020
Magali mi rimprovera di non parlare spesso di lei sul blog😁 e, soprattutto, in questo periodo ho apprezzato ancor di più la sua compagnia. Eccola in questi due scatti modella improvvisata e io aggiungo che bisognerebbe prendere esempio dal suo essere curioso😉

mercoledì 27 maggio 2020
Attraverso un post della mi amica Anna su FB  ho letto questa poesia, che non conoscevo, che trovo bellissima.

Le tue mani
Quando le tue mani muovono,
amore, verso le mie,
cosa mi portano in volo?
Perché si sono fermate
sulla mia bocca, all’improvviso,
perché le riconosco
come se una volta, prima,
le avessi toccate,
come se prima di esistere
avessero già percorso
la mia fronte, la mia cintura?

La loro morbidezza giungeva
volando sul tempo,
sul mare, sul fumo,
sulla primavera,
e quando tu hai posato
le tue mani sul mio petto,
ho riconosciuto quelle ali
di colomba dorata,
ho riconosciuto quella creta
e quel colore di grano.
Per tutti gli anni della mia vita
ho vagato cercandole.

Ho salito scale,
ho attraversato scogliere,
mi hanno trascinato via treni,
le acque mi hanno riportato,
e nella pelle dell’uva
mi è sembrato di toccarti.

Il legno di colpo
mi ha portato il tuo contatto,
la mandorla mi annunciava
la tua morbidezza segreta,
finché si sono strette
le tue mani sul mio petto
e lì come due ali
hanno concluso il loro viaggio.
Pablo Neruda
martedì 26 maggio 2020
Premetto che tutto ciò che ho scritto è rivolto principalmente a me stessa-
Forse qualcuno si ritroverà in questo NOI ...
Mi sono ritrovata a riflettere su Noi ...
che avremo ancora qualche anno davanti e che non troviamo stimoli. Vedo persone anziane, molto anziane che macinano chilometri su chilometri a piedi, fanno acquisti, progetti, vanno avanti e Noi ... siamo apatici, lasciamo che il tempo scorra, non programmiamo, anche solo, le poche briciole del futuro che ci attende, quasi non volessimo guardare, osare, volare alto ... solo che così facendo tutto sfugge dalle nostre mani. Preferiamo affidarci alle parole nostre o di altri, ai buoni propositi ... dimenticando, forse volutamente, che la vita è composta da una serie innumerevole di atti, ma Noi siamo stanchi, demotivati, a volte depressi, e intanto ... il tempo scorre inesorabile.
Noi ci siamo ridotti ad accontentarci di avere trascorso un'altra giornata, di essere in piedi, ma è giusto vivere una vita invisibile? Scialba, incolore ... Noi siamo ormai paghi nell'essere bravi figli, genitori, mogli ... ma queste sono solo giustificazioni al nostro non agire, dovremmo smetterla di prendere in giro Noi stessi con scuse del tipo oggi non sono in vena, per oggi sto tranquilla, ho troppi legami non posso fare questo ... dobbiamo risvegliarci dal nostro torpore e capire una volta per tutte che dobbiamo agire, perchè nel tempo che ci resta Noi dobbiamo brillare di luce propria.
lunedì 25 maggio 2020
Da sempre adoro i cortili, ampi su cui affacciano tanti immobili, innumerevoli realtà di cui divento partecipe solamente soffermandomi ad osservare ...
Buona settimana a tutti voi!

domenica 24 maggio 2020
Qualche sera fa, uno spunto per sognare ...
Buona domenica a tutti voi!

sabato 23 maggio 2020
Un piatto inventato pensando a ciò che avevo in casa che è andato al di là di ogni aspettativa per il suo gusto particolare in cui gli ingredienti si sono uniti per donare alle papille un piacere unico e inconsueto... E buon sabato!
Tagliatelle 
Ingredienti per due persone:
di tagliatelle
8 asparagi
4 pomodorini secchi sott'olio
3 cucchiai di gemi di girasole
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
30 g di formaggio di capra semistagionato
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Preparazione:
pulite gli asparagi e fateli cuocere in acqua bollente salata. Scolateli.
Tagliateli a tocchetti tenendo le punte e qualche pezzettino da parte. Frullate il resto, aggiungete il parmigiano grattugiato.
Tritate finemente i semi di girasole, aggiungetene una parte alla crema di asparagi.
Scolate e asiugate i pomodori, tagliateli a pezzettini.
Sbriciolate il formaggio di capra.
Fate cuocere le tagliatelle in abbondante acqua bollente salata, scolate.
In una padella aggiungete la mousse di asparagi, i pomodorini e fate saltare le tagliatelle per un minuto, spolverizzate con il pepe.
Spolverizzante con i semi di girasoli e il formaggio di capra e servite immediatamente.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"
venerdì 22 maggio 2020
Eccomi qui con un look molto colorato, ma smorzato dai jeans (non sono carini con tutte quelle perle) e dalla t-shirt bianca. Il mio look low cost comprensivo di giacca, collana, t-shirt levi's (costo zero ricevuta in omaggio) e paperine ammonta a 14 €. Adesso posso uscire!😉


giovedì 21 maggio 2020
Durante il periodo un po' "grigio" del confinamento ho avuto un'idea: vi ricordate, in questo post, quando vi ho parlato delle foto di mio padre, ne ho scelta una, l'ho stampata e poi l'ho colorata volutamente a mano con i pastelli, mi sono divertita, rilassata e questo è il risultato.


mercoledì 20 maggio 2020
Ho scelto questa fotografia, perchè mi sembrava rispecchiasse un po' come ci possiamo sentire. Per una volta non sono diversa, credo che le mie sensazioni siano quelle di tutti: a volte mi sento smarrita, ma per fortuna dura solo qualche attimo, perchè mi rendo conto che ad oggi sono privilegiata, ad oggi chi mi legge è privilegiato, di questo dobbiamo essere consapevoli.
Ci sono, sono in piedi, a volte mi sento in gabbia, anche perchè la mia vita era molto dinamica, in cuor mio ripongo una speranza lieve che tutto torni come prima, ma non ne ho certezza ... rimpiango le lunghissime code per entrare a vedere una mostra,  il girovagare in una giornata di sole nei giardini del Lussemburgo alla ricerca di una sedia libera, bussare alla mia vicina e andare a prendere l'aperitivo da lei, si potrò fare tutto, ma io sarò la stessa? I problemi economici per chi come noi non ha lavori dipendenti, ce la caveremo? Il timore mi invade, l'incertezza mi sovrasta, ma mi fermo un attimo e ripeto a me se stessa che non ho risposte, devo eliminare la giustificazione di non avere avuto tempo ed accettare di averne sprecato molto, con l'assunzione di tutta questa consapevolezza, devo andare avanti, pensando non alla strada che dovrò ancora percorrere, alle difficoltà che potrò incontrare, ma a quella percorsa e, soprattutto, all'assoluto privilegio di esserci!
Villepinte - Silmo 2019
martedì 19 maggio 2020
Mai come ora sono fondamentali le ultime righe di questa bellissima poesia e tutti dovremmo farne tesoro ...

Il mio passato
Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
è come se non ci fosse mai stato.
Il passato è un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente.
Il passato ed il futuro
non sono realtà ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacchè non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.
Alda Merini
lunedì 18 maggio 2020
Voglio tornare presto a guardarmi intorno con curiosità, alzare lo sguardo e ... semplicemente stupirmi, perchè ciò significherà che tutto è passato e io sarò ancora curiosa del vivere!
Buona settimana a tutti voi, amici miei!
rue Seveste - Paris
domenica 17 maggio 2020
Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti.
Albert Einstein
Buona domenica a tutti voi!
Arles 2019
sabato 16 maggio 2020
Après en français
Eccoci alla quarta versione di questa torta, (ecco le precedenti versioni UNO  DUE  TRE) qualcuno si domanderà come mai, la risposta è semplicissima: è troppo buona, senza grassi e per un "conforto" serale è l'ideale. Questa volta, forse grazie anche alla presenza del cocco, è rimasta bella alta, eccola qui in tutto il suo splendore, sulla bontà dovete crederci sulla parola! Dedico questa ricetta alla mia amica Yvonne con la promessa di gustarla insieme il più presto possibile!
Voici la quatrième version de ce gâteau, on se demandera pourquoi, la réponse est très simple: il est trop bon, sans gras et pour le "confort" du soir est idéal. Cette fois, peut-être même en présence de noix de coco, elle est restée belle haute, vous la pouvez voir dans toute sa splendeur, pour sa bonté il faut croire sur la parole! Je dédie cette recette à mon amie Yvonne avec la promesse de le déguster ensemble dès que possible!
Torta soffice allo yogurt greco e cocco
Ingredienti per uno stampo da 22 cm di diametro:
4 uova
100 g di zucchero
300 g di yourt greco (io 0% grassi) - 2 vasetti
40 g di maizena
1 cucchiaino di lievito per dolci
50 g di farina di cocco
50 g di acqua tiepida
15 g di rum

Preparazione:
preriscaldate il forno a 170°.
In una scodella mettete il rum, l'acqua, 20 g di zucchero, mescolate e aggiungete il cocco.
Sbattete i tuorli con lo zucchero, fino a che non si sbianchino. Aggiungete lo yogurt un po' per volta, la maizena con il lievito  mescolate bene, aggiungete il cocco e mescolate nuovamente.
Montate gli albumi a neve ben ferma e aggiungeteli al composto e amalgamando dal basso verso l'alto, versatelo in uno stampo foderato di carta forno imburrata e infornate per 40-45 minuti.
Togliete dal forno, fate raffreddare e spolverizzate con zucchero vanigliato.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"
venerdì 15 maggio 2020
Chi esce poco, chi ancora non lo fa ... un giubbotto di jeans pagato due euro e personalizzato così per assoluto divertimento, perchè, mai come adesso, bisogna sdrammatizzare, concentrarsi sulle piccole cose e, assolutamente, procedere!

giovedì 14 maggio 2020
Solitamente i versi sono intensi, tristi e oggi invece, riagganciandomi al post dell'altro giorno, vi presento queste rime amene di Rodari da cui i sognatori escono vincenti!

Sulla luna
Sulla luna, per piacere,
non mandate un generale:
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.
Non mandateci un banchiere
sul satellite d’argento,
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.
Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri:
empirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.
Ha da essere un poeta
sulla Luna ad allunare:
con la testa nella luna
lui da un pezzo ci sa stare…
A sognar i più bei sogni
è da un pezzo abituato:
sa sperare l’impossibile
anche quando è disperato.
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla luna e sulla terra
fate largo ai sognatori!
Gianni Rodari
mercoledì 13 maggio 2020
Ieri sono uscita per la prima volta dal 10 marzo ...
Praticamente 62 giorni in casa ... 
Ero titubante, timorosa, poi spronata da Marina, amica lontana, mi sono vestita, truccata, mascherata e poi fuori alla scoperta del mondo.
Non ho avuto paura, ho parlato con tutti gli esercenti che mi conoscevano, felici di vedermi, un blitz da una mia cara amica per un abbraccio mascherato, poi al ritorno la vicina dalla casa a fianco che mi salutava dal balcone e mi mandava baci, i vicini del piano di sopra incontrati per caso con cui ho scambiato quattro chiacchiere scoprendo che per trent'anni ho chiamato il marito Renato, mentre invece risponde al nome di Riccardo ... (la più lunga Helgata 😂) e alla fine una volta a casa ho riflettuto su questa "uscita" pensando a cosa ho riscontrato di diverso rispetto a prima, al di là delle cose oggettive, rispetto a prima: un'estrema gentilezza e rispetto da parte del prossimo, e una sensazione di smarrimento diffuso. Per la prima volta ci rendiamo conto che siamo tutti vulnerabili allo stesso modo, senza alcuna distinzione, abbiamo rivalutato gesti cortesi, un tempo comuni a pochi individui, e abbiamo compreso l'importanza dell'oggi. Durerà?
La gioia ritrovata in piccole cose come i colori dei miei bottini frutto della mia uscita, non ha prezzo e questa volta non c'è Mastercard che tenga-
martedì 12 maggio 2020
Solitamnete non utilizzo il blog per gli auguri, ma questa è un occasione speciale.

L'amicizia è una parola importante, dai mille risvolti, perchè ogni amico è differente.
Difficile, arduo allineare lettere al fine di formare parole e dare vita a frasi che significhino questo sentimento ... quindi, ho deciso di far parlare il cuore, per dirti cara Amica mia che ti penso nel giorno del tuo compleanno, diverso dagli altri per tantissimi motivi. Conoscendoti so che, oggi più che mai, non ti importa niente di questo evento, ma a me sì, perchè sono con te molto di più di quanto tu possa immaginare e vorrei poterti stringere in un abbraccio profondo e dirti che tutto andrà bene, ma non posso, perchè il futuro non è nelle mie mani, non ho bacchetta magica per dispensare brillantina colorata capace di donare attimi di serenità.
Nonostante tutto io voglio solo ricordare le nostre risate, le battute, le stupidate e l'augurio più bello che posso farti è, semplicemente, che questo tempo ritorni.
Con tutto il mio cuore ti voglio bene e ti auguro Buon Compleanno Amica Mia!
lunedì 11 maggio 2020
Non sono così brava nel fotografare e allora l'altra sera ho pregato mio marito di immortalare la luna e questo è lo scatto dalla finestra del nostro soggiorno, se vedete l'immagine ingrandita è assolutamente incredibile!
Buona Magica Settimana a tutti voi!
Torino, 7 maggio 2020
domenica 10 maggio 2020
Oggi è la festa della mamma e io l'ho dimenticato, perchè la mia è mancata 25 anni fa e, poi, non bado molto a questa ricorrenza non avendo figli, poi sono entrata su FB e ho visto una serie di post ... La voglio ricordare con questa vecchissima foto in bianco e nero e, come ho scritto ad un'amica, il tempo non può mai sanare completamente un'assenza.
Buona Domenica a tutti voi!

sabato 9 maggio 2020
Io adoro un tocco di animalier nell’abbigliamento, quindi sono stata subito attratta da questa brioche. Bisogna avere un po’ di pazienza, in assenza di planetaria, con il mio vecchio, ma fidato forno ormai 33enne e la mia scarsa esperienza ho raggiunto questo risultato per dare un tocco di allegria alla mia colazione.
Ho seguito la ricetta trovata in questo blog francese, che ho riportato fedelmente, vi consiglio, nel caso vogliate prepararla, di guardare il video per il procedimento..
Ho utilizzato anche della farina manitoba (perché la devo smaltire) e poi ho messo nello stampo della carta forno per avere certezza di un perfetto “sformamento” post sfornamento!

Brioche leopardata
Ingredienti per uno stampo per plumcake da 26 cm:
370 g di farina (io: 250 g farina 0 e 120 g farina manitoba)
25 cl di latte
25 g di burro
un pizzico di sale
16 g di lievito di birra fresco (o 8 gr secco)
70 g di zucchero
22 g di cacao amaro
6 cucchiai di latte circa
burro per lo stampo

Preparazione:
nella ciotola della planetaria o in una terrina mettete la farina, lo zucchero, il latte in cui avrete sciolto il lievito, sale e burro. Impastate bene finchè la pasta diventa soffice e non appiccicosa.
Prelevatene 320 g e mettetela da parte in una scodella. Alla parte restante aggiungete 10 g di cacao setacciato e 2 o 3 cucchiai di latte (io 2), lavorate bene, a mano, questa pasta finchè non sia ben omogenea.
Prendetene circa 250 g e mettetela da parte in una scodella.
Alla parte restante aggiungete 12 g di cacao amaro setacciato e 3 cucchiai di latte e impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Mettete questo terzo impasto in una scodella.
Avete così ottenuto 3 paste di colori differenti e distinti: una bianca, una marrone chiaro e una marrone scuro, quasi nero. Coprite ogni scodella con pellicola e fate lievitare per un’ora e mezzo circa.
Trascorso questo tempo da ogni impasto ricavate 7 palline uguali tra loro (21 in tutto).
Fate un rotolino della pasta marrone chiaro, poi prendete la pasta marrone scuro e stendetela in lunghezza pari al rotolino e larga circa 4 cm. Ponete il rotolino dentro questa striscia e sigillate. Poi prendete una pallina bianca stendetela come indicato in precedenza e foderate il rotolo suddetto. Questo rotolo, composto dalle tre paste, deve essere steso a mo’ di grissino fino a diventare della lunghezza doppia del vostro stampo, io vi consiglio di fare quest’operazione immediatamente se no la pasta si gonfia troppo. Procedete così con le altre palline, alla fine avrete ottenuto 7 rotoli.
Li dovete, poi, dividere a metà e sistemare nello stampo foderato di carta forno imburrata, se ci stanno mettetene sul fondo 4 e così via.
Fate lievitare da 40 minuti a 1 ora (io 50 minuti).
Spennellate la superficie con del latte.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 35-40 minuti (io 30 minuti)
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
venerdì 8 maggio 2020
Il giubbotto dal costo di due euro è stato personalizzato così!
giovedì 7 maggio 2020
Ed è subito sera
Ognuno sta sul cuor della terra,
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
Salavatore Quasimodo
mercoledì 6 maggio 2020
L'altro giorno nella mente si sono affollate le parole di questa canzone di Francesco Guccini del 1966, cantata anche dai Nomadi, l'ho riascoltata e l'ho trovata come l'avevo lasciata, assolutamente stupenda e attuale. La propongo nell'angolo della poesia, perchè uso questo termine in senso lato, la musica rientra assolutamente in questo spazio magico e non posso non dedicarla alla mia amica Anna, perchè ogni volta che le note risuonano il pensiero è rivolto a lei che dalla musica attinge linfa vitale. QUI trovate la versione cantata da Guccini e i Nomadi insieme.
Per fare un uomo
E cade la pioggia e cambia ogni cosa
La morte e la vita non cambiano mai
L'inverno e tornato l'estate è finita
La morte e la vita rimangono uguali
La morte e la vita rimangono uguali.
Per fare un uomo ci voglion vent'anni
Per fare un bimbo un'ora d'amore
Per una vita migliaia di ore
Per il dolore è abbastanza un minuto
Per il dolore è abbastanza un minuto.
E verrà il tempo di dire parole
Quando la vita una vita darà
E verrà il tempo di fare l'amore
Quando l'inverno più a nord se ne andrà
Quando l'inverno più a nord se ne andrà.
Poi andremo via come fanno gli uccelli
E dove vanno nessuno lo sa
Ma verrà il tempo e quel cielo vedremo
Quando l'inverno dal nord tornerà
Quando l'inverno dal nord tornerà.
E cade la pioggia e cambia ogni cosa
La morte e la vita non cambiano mai
L'estate è passata l'inverno è alle porte
La morte e la vita rimangono uguali
La morte e la vita rimangono uguali.
Francesco Guccini - 1966
martedì 5 maggio 2020
Mio padre era appassionato di fotografia, sviluppava in casa i suoi scatti in bianco e nero e in comune con me aveva il difetto di non essere molto ordinato nelle sue foto. In questo periodo in cui ho avuto più tempo a disposizione, ho frugato un po' nello scatolone, contenente le sue stampe e i negativi, e ho ritrovato queste scattate durante un viaggio a Londra agli inizi degli anni '60.


lunedì 4 maggio 2020
A volte mi sento un po' "sottosopra", ma so che questo è un "sentire" comune e, ciò, un po' mi conforta, mi rigiro e inchiuppata e tosta, ricomincio.
Buona settimana a voi!
domenica 3 maggio 2020
Post lungo non per l’elaborazione della ricetta, ma per le motivazioni, quindi vi rubiamo 5 minuti con la speranza di non annoiarvi.
Premessa: sfida pubblicata sulla pagina del gruppo FB dell'MTC inerente la preparazione di una ricetta, non italiana, a base di pollo adattandola alla situazione contingente, modificandone alcuni aspetti o riguardo gli ingredienti o la cottura.
Come sapete Magali ed io siamo una strana coppia e il nostro spirito dell’MTC, probabilmente, non è comune agli altri partecipanti. Approdiamo a questo gruppo per apprendere, per cimentarci, ma soprattutto per divertirci, la nostra presenza è essenzialmente goliardica, non abbiamo ansia da prestazione, perché non ambiamo a essere il meglio, in quanto contrario alla nostra indole ed anche perché Magali è già al top, io sono la versione comica di questo gruppo e nulla di più, non potrei essere differente anche impegnandomi non riuscirei ad arrivare al livello di molti di voi, di questo ne ho consapevolezza e, poi onestamente, non ne avrei proprio voglia, ci sono all’ultimo minuto e se sopravviene l’estro, devo essere mossa da una scintilla e, ovviamente, dall’approvazione della mia prode Magali, perché è lei sempre il vero fulcro della tenzone.
Questa ricetta è assolutamente dettata dal periodo contingente in quanto non esco dal dieci di marzo, sì avete letto bene, lo confesso odio la mascherina, mio marito è “l’agente esterno” e non avendo mai fatto la spesa in vita sua di generi alimentari e, tenendo presente, il limite degli spostamenti la scelta è ridotta ai negozi “di fronte”.
Tenendo conto di tutto ciò e prendendo ispirazione dalla cucina marocchina abbiamo ideato il pollo Rocco Tarocco dal Marocco
Innanzitutto il pollo intero è un mero ricordo, l’ultimo acquistato fu il pollo Ignazio acquistato per la sfida dell’MTC, quindi ci siamo accontentate dei petti di pollo che avevamo in freezer, ed essendo questo stato africano notevole produttore di arance le abbiamo sostituite al limone confit ed è nato il Pollo Rocco Tarocco dal Marocco😂.
Il pollo è detto Rocco (per la rima) Tarocco (perché abbiamo usato i petti di pollo in luogo del pollo intero, la cottura è in padella, qualche ingrediente è stato omesso e le arance in luogo dei limoni, quindi una "taroccatura" in piena regola) dal Marocco (perché ci siamo ispirate al pollo marocchino).
L’abbiamo volutamente accoppiato al pane arabo, in quanto nostalgiche del “fuori”, abbiamo voluto ricreare uno street food, anche se la strada compiuta da Rocco Tarocco è stata limitata dalla cucina al nostro salotto dove è stato consumato durante la visione del film “Rocco e i suoi fratelli”.
Spulciando in rete abbiamo scoperto questa ricetta tipica di questo paese dalle molte sfumature, che forse un giorno faremo in versione originale ed anche ci siamo ricredute sul pane arabo autentico molto “morbidoso” rispetto a quello in vendita da noi. E se l'altra volta avevamo preso come unità di riferimento il "kiulo" oggi invece abbiamo adottato il "sentimento".
Con la speranza che siate giunti a questo punto senza addormentarvi, vi presentiamo lui
 
Pollo Rocco Tarocco dal Marocco
Ingredienti per due persone:
2 fette di petto di pollo un po’ spesse
1 cipolla media
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
2 cucchiai di succo di arancia
scorza grattugiata di mezza arancia
½ spicchio di aglio senz’anima
curcuma a sentimento
cumino a sentimento
zenzero a sentimento
peperoncino scarsissimo sentimento
8 olive verdi denocciolate
sale
acqua
olio d’oliva

Ingredienti per tre pani da 16 cm di diametro:
250 g di farina 0
50 g di semola fine
125 ml di acqua tiepida più un po’ di più “a sentimento”
1 cucchiaino raso di sale
10 g lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio di semi

Preparazione:
per il pollo:
tagliate il petto di pollo a listarelle grossolane. In una terrina mettete il succo d’arancia, il prezzemolo, le spezie, il sale, l’aglio tritato, aggiungete un po’ di acqua, mescolate bene e aggiungete il pollo, mescolate nuovamente affinchè la marinatura “avvolga” bene la carne. Lasciate riposare per un’oretta.
Intanto pelate e affettate finemente la cipolla con una mandolina.
Fate soffriggere in una padella con un pochino d’olio, aggiungete il pollo marinato e, se occorre, aggiungete un po’ di acqua, regolate di sale e in ultimo aggiungete le olive verdi e la scorza grattugiata dell’arancia. Fate cuocere a fuoco bassissimo in modo tale che il pollo si arricchisca di tutti gli aromi.
Per il pane arabo:
in un piatto largo mettete la farina e la semola, poi il sale e il lievito precedentemente sciolto nell’acqua, impastate bene e aggiungete l’olio. Mettete su un piano di lavoro, prendete a pugni la pasta e poi impastate energicamente per almeno cinque minuti. Mettete a riposare per un’ora circa, nel piatto protetto da pellicola. Una volta duplicato di volume, sgonfiate l’impasto e fate riposare cinque minuti, poi dividete in forme (io ne ho fatte tre), fate delle palline poi le stendete, sempre a mano in forma rotonda alte più o meno due centimetri e mettetele su un canovaccio spolverizzato con della semola, poi ricoprite con pellicola e fate riposare quindici minuti.
Prendete una padella mettetela sul gas e ungetela con della carta imbevuta di olio di semi, abbassate il fuoco, mettete un disco, al centro schiacciate un po’ con un dito per creare una fossetta mettete un goccio di olio e poi con la mano distribuitene un po’ sul pane, fate cuocere da ambo le parti per tre-quattro minuti circa.
Tagliate il pane e farcitelo con il pollo Rocco e servite.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

sabato 2 maggio 2020
Si suol dire "Non c'è due senza tre", quindi non volevo essere da meno😂 (QUI la versione 1 e QUI la versione 2), perchè questa torta è davvero buona, figuratevi  che in mente ne avrei anche altre. Devo essere sincera e confessarvi che ha due difetti: appena la sforni è altissima e poi, purtroppo, raffredandosi si ammoscia e che si mangia in un battibaleno!
Torta soffice allo yogurt greco uvetta e noci
Ingredienti per uno stampo da 22 cm di diametro:
4 uova
100 g di zucchero
150 g di yourt greco (io 0% grassi) - 1 vasetto
150 g yogurt bianco (io 0% grassi) - 1 vasetto
zeste di un limone bio
40 g di maizena
1 cucchiaino di lievito per dolci
semini di vaniglia
50 g di uvetta
1/2 bicchieri di rum
gherigli di noce 8 (io avevo solo 15 g)

Preparazione:
preriscaldate il forno a 170°.
Tritate con il coltello i gherigli.
Mettete a bagno l'uvetta nel rum e un po' acqua calda.
sbattere i tuorli con lo zucchero, fino a che non si sbianchino. Aggiungere lo yogurt un po' per volta, poi zeste del limone, la maizena con il lievito e i semini di vaniglia, mescolate bene, aggiungete le noci e l'uvetta scolata e asciugata e mescolate nuovamente.
Montate gli albumi a neve ben ferma e aggiungeteli al composto e amalgamando dal basso verso l'alto, versatelo in uno stampo imburrato e infornate per 40-45 minuti.
Togliete dal forno, fate raffreddare e spolverizzate con zucchero vanigliato.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"
venerdì 1 maggio 2020
Quando avevo un ideale
Quando avevo certezza di un cambiamento
Quando avevo speranza in un mondo migliore
Quando avevo la vita davanti ...
1° maggio 1981
... E oggi felice per esserci, dopo aver svuotato la mia valigia mi incammino verso un futuro multicolore e, visto che in Francia oggi è anche il giorno dedicato all'amicizia ...

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