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Lettori fissi

Magali

Magali
martedì 30 aprile 2019
Ho letto questo libro
La vicenda si svolge ad inizi del novecento in una cittadina inglese ruota intorno ad un esclusivo istituto femminile diretto da Josephine Napier, austera, sofisticata sposata con Simon che la lascia precocemente vedova.
L'amica Elizabeth che bussa alla sua porta, senza sostentamento viene assunta come governante. E' accompagnata dalla figlia Ruth che sposerà Gabriel figlio di Jonathan, fratello di Josephine, ma la vita matrimoniale avrà un triste epilogo.
Jonathan si è totalmente disinteressato del figlio Gabriel che è stato cresciuto dalla sorella, lui è nullafacente e vive con il suo amante Felix Bacon che diventerà insegnante di disegno e in ultimo si sposerà per assecondare le ultime volontà del padre.
A tutti questi personaggi si aggiungono le insegnanti della scuola ognuno ben delineata nel proprio carattere.
Il libro è un continuo scambio di frasi, battute, che appaiono gentili, ma che in realtà celano sempre un secondo significato come le vite di molti protagonisti celano segreti.
Ho stentato la lettura per un buon terzo del libro, non riuscivo a identificare bene i personaggi e collegarli tra loro. Ho amato il modo di esprimersi, sempre educato, diplomatico, forbito, ma al contempo accompagnato da un recondito doppio senso. Un "mondo" composto, come dice il titolo, più da donne che da uomini, e i pochi che popolano il libro non spiccano, certamente, in quanto a personalità.
Ho impiegato parecchio tempo per terminarlo, ma probabilmente ciò è dovuto a un mio momento di stanchezza.

Come d'abitudine vi lascio qualche stralcio:
«Direi che è una speranza legittima», disse Simon, «e anche fondata».
«Io sono campato già parecchio», disse Jonathan. «Ma vivrei ancora qualcosina in più, sempre che gli altri mi sopportino».

«In genere sono sempre gli uomini», disse la signorina Munday, «a ricordare il viso delle donne».
Vi fu un silenzio.
«Sono un po’ interdetto», disse Felix. «Non mi aspettavo di trovare in voi il mio stesso stile. Direi che non vi state prodigando per farmi sentire a casa. Sapete che non è da tutti riuscire a mettermi a disagio?».
«Sì, l’avevamo immaginato», disse la signorina Luke.

«È la campana che segnala alle insegnanti di vestirsi per il primo turno della cena», disse la signorina Luke, con precisione quasi espiatoria.
«Quindi mi sono trattenuto fino all’ultimo. Ma la cosa non mi crea imbarazzo. Congedarsi in anticipo non mi è mai parso un segno di cortesia. Dovremmo sempre dare l’impressione di non poterci separare dal prossimo. Proprio come sta accadendo a me. Ho apprezzato immensamente la mia prima ora di lavoro. E mi dispiace molto di non vedervi vestite per la cena».
«Che uomo affascinante!», disse la signora Chattaway, mentre i passi di Bacon si spegnevano in lontananza. «Sembrava non potesse chiedere di meglio che di stare in nostra compagnia. E in questo sta l’essenza delle buone maniere».

«Non vuoi mangiare proprio nulla, Josephine?».
«Non questa mattina. Mangerò appena mi sarà possibile, te lo prometto. Non sono di quelli che s’inorgogliscono di non riuscire a mangiare e a dormire. M’inorgoglisco di altre cose, che sono più utili al prossimo. Quando la Natura riuscirà a riprendere il controllo sul mio organismo così scioccamente suscettibile, la lascerò fare e gliene sarò grata».



lunedì 29 aprile 2019
La mer en colere, il mare arrabbiato, così viene definito in Francia quando è un po' mosso. A testimonianza un video e queste foto volutamente in bianco e nero sono state scattate in uno di questi giorni!

domenica 28 aprile 2019
Sapete quanto ami la street art, semplicemente perchè è sorprendente, alla portata di tutti coloro che sanno "scorgere". Buona domenica a tutti voi!

sabato 27 aprile 2019
Ho preparato un dolce proprio buono, ma non ho avuto voglia di scivere la ricetta, mi riprometto di farlo prossimamente e allora oggi, per cambiare un po', vi presentiamo una ricetta di pesce, pratica e buona!
Merluzzo con tagliatelle di carote
Ingredienti per due persone:
2 filetti di merluzzo
1 carota
1 arancia non trattata
Prezzemolo fresco tritato
Zenzero grattugiato fresco
2 cucchiai di vino bianco
Olio d’oliva extravergine
Sale
Pepe

Preparazione:
preriscaldare il forno a 180°.
Pelate la carota e tagliatela sottilmente con la mandolina.
Lavate l’arancia e tagliatela a fette.
In una scodella mescolate il vino, l’olio e il sale.
Preparate due grandi pezzi di carta forno (io l’ho messa doppia). Mettete al centro di ogni pezzo di carta forno due fette di arancia, poi il pesce, un pizzico di sale, lo zenzero, le carote, irrorate con olio, mettete il prezzemolo e il pepe.
Infornate per venti minuti. Servite una volta estratto dal forno.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
venerdì 26 aprile 2019
A Parigi la primavera "arriva" più tardi ed imbattersi in inaspettate "esplosioni" floreali in pieno centro è sempre emozionante!
 Au vieux Paris - Ile de la Cité
Libreria inglese Shakespeare and Company - rue Bucherie nei pressi della Senna

giovedì 25 aprile 2019
Se leggete la perla seguente, vedrete che avrete da riflettere. Buona Festa carissime!
16 - Abbi fede
Prova a fare un piccolo esperimento: dentro di te silenziosamente, o a voce alta, completa questa frase alcune volte: “Ho fede in _____________”. Poi completa un’altra frase, sempre ripetendo alcune volte: “Non ho fede in ___________”. Come ti fa sentire il fatto di avere o di non avere fede in qualcosa?
Se sperimenti la vera fede, probabilmente proverai un senso di fiducia in qualcosa, che sicuramente contiene una sua logica poiché la parola fiducia deriva dalla radice latina “ fidarsi”.
(La parola “fede” può avere anche un significato religioso, ma quello che prenderò in esame in questo caso è quello più generale).
La fede ci fa sentire bene. Avere fiducia significa avere: Infatti l'espressione “con-fidare” in qualcosa in qualcuno significa fidarsi di qualcosa o di qualcuno.
La fede proviene dall'esperienza diretta, dalla ragione, da fonti sicure e, a volte, da qualcosa che ci fa sentire profondamente nel giusto. Qualche volta la fede sembra ovvia, altre volte rappresenta una scelta consapevole, un atto di fede appunto, come ad esempio scegliere di credere che tuo figlio starà bene quando se ne andrà di casa.
In che cosa hai fede? un qualcosa di esterno a te, che appartiene al mondo o in qualcosa che è dentro di te?
Senza fede nel mondo, in noi stessi, la vita ci appare paurosa incerta. La fede ci radica in ciò che è affidabile e che ci sostiene: E' l'antidoto per eccellenza al dubbio alla paura.Ci rafforza e ci mantiene saldi nei momenti duri e nei tempi di crisi. Ci aiuta a rimanere nei percorsi che abbiamo scelto, con la fiducia che essi ci condurranno verso mete positive. La fede alimenta la speranza è l'ottimismo, incoraggia le azioni che ci portano verso i risultati che confermano le nostre scelte di fede, secondo un cerchio meravigliosamente positivo. La fede solleva il nostro sguardo verso l'orizzonte più ampio, verso ciò che è sacro, persino verso il Divino.
Come
hai bisogno di avere fiducia nel fatto che saprai scegliere bene dove riporre la tua fede, il che significa in primo luogo evitare due trappole:
  • riporre troppa fiducia in cose sbagliate o in persone che non mantengono la parola che hanno dato. Lo stesso discorso vale per dogmi e pregiudizi, o per le abitudini mentali che ti danneggiano.
  • Riporre troppa poca fiducia nelle cose giuste come ad esempio nella disponibilità della maggior parte delle persone di stare ad ascoltare quello che realmente hai da dire, oppure nei risultati che non tarderanno a venire se continui a impegnarti o infine nella bontà che risiede naturalmente nel tuo cuore.
Quindi per prima cosa compila una lista di ciò in cui hai fede, sia relativamente al mondo che a te stesso.
Poi chiedi a te stesso se hai riposto la tua fede in qualcosa di non giusto. Assicurati di non dare troppa fiducia a certi aspetti della tua mente, come la convinzione di essere debole o pieno di difetti, la credenza che gli altri non si prendono cura di te in maniera sufficiente o che, per qualche motivo, otterrai risultati diversi anche continuando, più o meno, a fare le stesse vecchie cose.
Poi prendi in esame un esempio di fede mal riposta e, in modo consapevole, prendine le distanze: rifletti ed immagina i benefici che la tua vita avrebbe senza questa fede mal riposta.
Di seguito, compila un'altra lista: quest'ultima riguarderà ciò in cui potresti avere fede in maniera ragionevole come ad esempio nel mondo, in te stesso. Le nostre capacità di avere fiducia sono andate man  mano perdendosi, ad esempio quella di potersi fidare maggiormente delle persone che abbiamo intorno oppure quella sorta di sicurezza innata nel fatto che la maggior parte delle giornate e la maggior parte delle persone siano in grado di riservarci comunque delle piacevoli sorprese, o persino nelle nostre stesse virtù nei nostri punti di forza.
Prendi in esame, poi, uno dei tuoi punti di forza e vedi se puoi avere maggiore fede in esso. Ricorda le buone ragioni che ti spingono a farvi affidamento. Immagina, inoltre, come una maggiore fiducia potrebbe aiutare sia te stesso che gli altri. Scegli di crederci in modo consapevole.
In ultimo, prendi in considerazione alcune delle buone qualità e delle aspirazioni racchiuse nel profondo del tuo cuore. Abbandonati ad esse, anche solo per un momento. come ti fa sentire ciò?
Prova ad avere Maggiore fede nelle tue parti migliori. Esse ti sono sempre state fedeli.
mercoledì 24 aprile 2019
Amo girovagare per i mercati, soprattutto all'estero, mi piace scoprirli, racchiudono, per me, un fascino particolare. Questo si trova a Parigi vicino Place de la Bastille e si svolge il giovedì e la domenica.

martedì 23 aprile 2019
Il sabato prima di Pasqua, c'è stato un "porte aperte" al Domain de Montcalm, situato tra Saintes Maries e Aigues Mortes,  e per qualche ora sono stata rapita da un'atmosfera fuori dal tempo. Sito nel cuore della piccola Camargue, in questi terreni si coltiva l'uva che darà vita al famoso "vin de sables".
In quest'occasione veniva offerto per 10 euro a testa formaggio, ostriche, salumi e vino a volontà. Sicuramente un incontro, soprattutto, per la gente del luogo, poco pubblicizzato, ma esserci, per me, ne è valsa la pena, mi ha sgombrato per qualche ora il cervello. Ritrovarsi con persone semplici aiuta, si mangia, si beve, si ride senza sovrastrutture mentali e questo vi assicuro non ha prezzo. Come sempre vi lascio qualche scatto!

lunedì 22 aprile 2019
Magali vuole augurarvi un'ottima pasquetta con la speranza che da voi sia bel tempo. Lei per non essere da meno si è travestita da coniglio!
Buona Pasquetta!

domenica 21 aprile 2019
Un film che mi è rimasto nel cuore è Harvey, l'ho guardato e riguardato dalla mia infanzia fino ad oggi, praticamente mi ha sempre accompagnato. E' del 1950 e gli interpreti sono Elwood P. Dowd, magistralmente interpretato da James Stewart, e Harvey un coniglio bianco gigante. Un film poetico e se desiderate vederlo potete CLICCARE QUI.
Fin da piccola ho sempre portato nel cuore il desiderio di incontrare il mio Harvey e, a volte, se ci si crede fortemente, i sogni si avverano.
Vi auguro di cuore una Pasqua Serena e vi lascio questo scatto londinese a riprova dell'incontro del secolo!
sabato 20 aprile 2019
Si potrebbero chiamare i biscotti dell'avrei ...
Sono preparati con una semplice frolla, ma avrei dovuto farli con più calma, avrei dovuto decorarli con la glassa, ma non ho avuto voglia, li ho preparati per staccare la mente e perchè il coniglio 🐰 "sa" di Pasqua!😉
Mi raccomando vi aspetto domani con i miei auguri assolutamente  
UNICI !!!

venerdì 19 aprile 2019
L'incendio di Notre-Dame, mi ha portato a riflettere, esulando dalla tragedia, su come tutto anche quello che pensiamo possa essere sempre presente nelle notre vite, all'improvviso muti. Ed ancora ho pensato a  come il "bisogno" unisca.
Spesso non ci rendiamo conto di quanto la nostra vita, anche se problematica, sia invece tranquilla e  di come una nuvola improvvisa possa oscurare il nostro cielo sereno, e mutare il corso della nostra esistenza per sempre. Credetemi cercate di non lamentarvi e di non prendervela, anche se le motivazioni che vi spingono a farlo sono importanti, lasciate correre, giratevi dall'altra parte, sollevate lo sguardo ed assumete la consapevolezz di quanto il vostro cielo sia terso.
La "corsa" alle donazioni, anche di ingente importo, per la Nostra Signora di Parigi, mi ha fatto pensare di come, anche nella vita, il male unisca più del bene. Si suole dire "se hai bisogno chiamami" oppure "in caso di bisogno" e io mi domando, ma perchè? Perchè sempre un evento negativo deve unire le persone? Non sarebbe meglio vedersi per gioire, ridere, bere insieme, piuttosto che attendere un'esigenza negativa?
Riflessioni banali, lo riconosco, ma se le mettessimo in pratica "prima" che sia troppo tardi, credetemi avremmo vissuto con meno rimorsi soprattutto nei confronti di noi stessi.
Oggi è venerdì santo, molti inizieranno ad andare a far la spesa per Pasqua, vi prego
NON MANGIATE L'AGNELLO!

giovedì 18 aprile 2019
15 - Sii soddisfatto
Per rimanere in vita in contesti duri e spesso fatali, i nostri antenati hanno sviluppato e ci hanno trasmesso quelle connessioni neurali in base alle quali noi oggi cerchiamo in continuazione brutte notizie, reagiamo ad esse, le immagazziniamo, le ricordiamo e le vediamo sia”fuori”, nel nostro ambiente, che “dentro”, nella nostra testa.
Di conseguenza, spesso rivolgiamo la nostra attenzione alle minacce, alle perdite, ai maltrattamenti subiti nel nostro ambiente, alle nostre reazioni emotive come ad esempio preoccupazione tristezza, risentimento, delusione e rabbia, ci focalizziamo sui nostri errori e sulle nostre mancanze, sul senso di colpa e la nostra inadeguatezza.
Esiste, però, un luogo della mente per notare e affrontare quelle cose che potrebbero ferire te stesso e gli altri. Così come esiste un luogo per migliorare la tua stessa mente e il tuo carattere, ma, a causa del pregiudizio negativo del cervello, la maggior parte di noi va in confusione.
E questa cosa è veramente ingiusta. I risultati di tale ingiustizia sono rappresentati da crisi d'ansia, pessimismo, cattivo umore e dubbi sui noi stessi. Enfatizzare le brutte notizie, ci spinge, inoltre, a non avere fiducia negli altri e a essere scontrosi nei loro confronti. Ma, se compensi il pregiudizio negativo del cervello con l'intenzione di cercare le buone notizie in maniera attiva, specialmente quelle cose, magari piccole, di cui però sei soddisfatto, allora ti  sentirai più felice, più in pace con il mondo, più aperto agli altri e più disposto a realizzare i tuoi sogni. Inoltre, mentre la soddisfazione cresce, lo stress diminuirà in maniera naturale, la salute fisica sicuramente ne beneficerà, sistema immunitario, ad esempio, si rafforzerà.
Come
Cerca le cose di cui essere contento, come ad esempio:
  • cose che temevi fossero negative che in realtà non sono mai accadute, o che in fondo, non erano poi così negative come tu avevi temuto;
  • il sollievo per il fatto che i tempi duri a stressanti sono finiti;
  • cose positive che ti sono accadute in passato;
  • cose buone presenti oggi nella tua vita, come: amici, persone che ami, bambini, animali, la salute e in senso più ampio negozi pieni di cibo, biblioteche pubbliche, l'elettricità, aspetti positivi del tuo lavoro, la situazione delle tue finanze, attività che ti piace fare o anche cose semplice come tramonti, albe, gustare un gelato;
  • cose buone di te stesso, come tratti positivi del tuo carattere e le tue buone intenzioni.
Immergiti nelle sensazioni di soddisfazione.
  • Soddisfatto significa "contento di" oppure "felice di". Quindi nota come ti senti, rispetto alle tue emozioni, nel corpo e nei pensieri, quando sei contento di qualcosa o felice riguardo qualcosa. Quando crei un ricordo nitido basato sulle sensazioni di uno stato mentale positivo, puoi accedere ad esso quando vuoi.
  • Sii consapevole dei sentimenti di contentezza, anche se sono piccoli, sottili, leggeri o di breve durata.
  • Rimani con le buone notizie.
  • Nota se i tuoi sentimenti di contentezza vengono dirottati dal dubbio o dalle preoccupazioni. Inoltre sii onesto con te stesso e considera se sei, per così dire, attaccato ai tuoi sentimenti, ai tuoi dispiaceri o ai problemi riguardanti le altre persone. Se, però, per te rimanere nello stato di contentezza è difficile, non preoccuparti, è una cosa che accade a molti. Cerca di non sprofondare nelle notizie pessimistiche, ma di focalizzarti su quelle positive.
  • Quando vuoi, magari prima di andare a letto, cercando, però, di farlo tutti i giorni elenca a te stesso almeno tre cose di cui sei soddisfatto
Condividi i tuoi sentimenti di contentezza.
  • Prendi l'impegno di menzionare ad altri qualcosa di cui sei contento o felice (spesso saranno le piccole cose di tutti i giorni).
  • Cerca le opportunità per dire a un'altra persona quello che apprezzi di lui o di lei.


mercoledì 17 aprile 2019
Pubblicità vincente
Acclamato dalla stampa
Eataly è "approdato" in Francia il 12 aprile alle ore 12, aprendo i suoi battenti in pieno centro, nel Marais e più precisamente au 37 Rue Sainte-Croix de la Bretonnerie. Definito un "concept store" dedicato alla gastronomia italiana. Consta di 2.500 metri quadrati di spazio dedicati alla vendita che sono disposti intorno ad una gastronomia, dei ristroanti, un "bar à vins" ed anche una scuola di cucina, dove sarà possibili preparare e poi degustare dei piattici italiani. Eataly è aperto sette giorni su sette e nel fine settimana fino alle due del mattino.
Come potete vedere la coda ancora prima dell'apertura era lunga ed io mi sono limitata a scattare foto dall'esterno!

martedì 16 aprile 2019
Mi ritengo più parigina che torinese, perchè questa città mi ha accolto facendomi sempre sentire a casa, qui ho le mie radici, ogni suo angolo è una parte di me e io, oggi, non posso che essere in lutto per Notre-Dame.
Il cielo terso della capitale è caratterizzato da questa nube di fumo che avvolge la cattedrale simbolo della città. Parigi, ancora una volta, è sconvolta, attonita, perchè il suo cuore sta cessando di pulsare e io ho un dolore sordo che non mi abbandona e mi ritrovo a piangere, ma so di non essere sola, perchè ho certezza che molti altri parigini in questo momento stanno soffrendo.
Secondo le ultime notizie, l'incendio è parzialmente estinto, vi sono ancora dei focolai residui, le due torri sono salve, ma i due terzi del tetto sono danneggiati, Adieu Notre-Dame, so che risorgerai, ma, lo scrivo con immenso dolore, purtroppo non sarai più la stessa!
lunedì 15 aprile 2019
Riguardando le foto di Parigi, ho trovato questa scattata a marzo, davanti alla Gare Saint-Lazaire e mi ha fatto riflettere. Oltre alla bellezza del cielo tersissimo e di un blu intenso, raro in questa città, l’insieme di orologi fermi mi ha spinto a scrivere questo post.
Invecchiando si assumono nuove consapevolezze, soprattutto quando si è adolescenti si desidera solo che il tempo passi, si aspetta sempre un evento che dovrà verificarsi: il fine settimana, un’incontro con gli amici, il proprio compleanno.
Adesso spesso mi soffermo a pensare “Vorrei che il tempo si fermasse”, non desidero più che trascorra velocemente, ma anelo solo a fermare l’attimo. Istanti in cui mi sento in pace con me stessa, serena, in cui la mente non prende il sopravvento ed, anche solo per un momento, sono leggera e le preoccupazioni lontane.
Non desidero cose materiali, sono più che contenta di ciò che ho e, forse, vorrei avere di meno, per non avere zavorre, mi rendo sempre più conto che “l’immateriale” ha sempre più valore per me: le emozioni, i sentimenti e il tempo, bene assolutamente irripetibile e altamente prezioso.

domenica 14 aprile 2019
A volte anche una cosa semplice come il muro scrostato del mio cortile è capace di donarmi emozioni. Buona domenica a tutti voi con il cuore!

sabato 13 aprile 2019
Non avevo voglia di pensare e allora ho messo le mani in pasta e ho preparato queste tagliatelle, ovviamente non sono mitiche come quelle della mia cara amica Iucci, ma ormai lo sapete io sono una pasticciona incallita.
Ho voluto preparare un condimento diverso che ho tratto dalle ricette di Dagomoveat, che sono andata a spulciare grazie alla mia amica Loredana. Vi chiedo scusa per la fotografia, ma sono state fotografate e pappate!😉😊
Tagliatelle alla Dago 
Ingredienti per tre persone:
tagliatelle fatte in casa quantità secondo il vostro appetito

100 g di cimette di broccoli (peso da cotte)
50 g di feta
10 g di mandorle
40 g di pomodori secchi sott’olio
2 cucchiai di parmigiano grattugiato fresco (una mia aggiunta)
Sale
Olio extravergine di oliva

Preparazione:
ho preparato le tagliatelle con 100 g di semola ogni uovo intero.
Fate cuocere al vapore le cimette di broccoli. Pesarne 100 g.
Nel miniper tritate finemente le mandorle, i pomodori secchi sott'olio ben asciugati con carta da cucina, poi aggiungete la feta ed i broccoli, tritate finemente. Infine regolate di olio e sale.
Fate cuocere le tagliatelle in abbondante acqua bollente salata, scolatele e conditele con il "pesto" aggiungendo il parmigiano.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"

venerdì 12 aprile 2019
Inaspettatamente anche prendere la metropolitana si trasforma in poesia.

Ho l'idea di una poesia
che cambierebbe l'inizio
del giorno che comincia

Che ti farebbe sentire
il raggio di luce
che colpisce la foglia caduta

Che ti ricorderebbe
una sospensione dell'aria
la bellezza che nasconde

In questo tumulto.

Sthéphane Bataillon
giovedì 11 aprile 2019
14 - Prendi più pause
Lo stile di vita moderno virgola sempre con il piede sull'acceleratore, produce stress e tensione cronici, con le relative problematiche sia di salute fisica che mentale. Inoltre assorbe quel tempo che potremmo utilizzare per perseguire scopi più creativi, le amicizie, le attività ricreative, la vita spirituale e quello da dedicare ai bambini e al partner.
Immagina per un momento di essere ormai in età avanzata e stare Comodamente seduto all'ombra mentre ripercorri indietro la tua vita, riflettendoci sopra. Pensi che saresti soddisfatto di aver passato la maggior parte del tempo al lavoro o a sbrigare le faccende domestiche?
Oppure il tuo desiderio sarebbe stato, piuttosto, quello di passare più tempo a casa a rilassarti, uscire con gli amici o guardare le stelle?
Come
Prometti a te stesso che farai più pause. Anche se la maggior parte di esse sarà breve, magari anche meno di un minuto, il loro effetto comune attivo sarà veramente benefico per te.
Ecco alcuni suggerimenti per prenderti più pause:
  • Dai il permesso te stesso di riconoscere che hai lavorato duramente e che meriti un po' di riposo.
  • Rinuncia a qualsiasi altra cosa. Quando è il momento di fare una pausa, Lascia perdere tutto il resto. “Stacca” veramente.
  • Fai molte mini pause. Più volte, durante il giorno, esci fuori dalla morsa del dover fare per almeno alcuni secondi: chiudi gli occhi per un momento; fai un paio di respiri profondi; sposta il tuo focus visivo verso il punto più lontano che puoi vedere ecc.
  • Cambia marcia. Forse devi rispettare la tua tabella di marcia la tua lista di cose da fare, ma dopo aver assolto il compito A, concediti una pausa che ti consenta di ricaricarti prima di intraprendere il compito B.
  • Esci fuori. Guarda fuori dalla finestra; esci e guarda il cielo.
  • Stacca. Anche se solo per alcuni minuti, smetti di rispondere al telefono, chiudi le mail ecc.
  • Fai felice il tuo corpo. Lavati il viso, mangia un biscotto, Senti il profumo di qualcosa di buono, fai un po' di stretching, sdraiati, massaggiati gli occhi e le orecchie.
  • Va in vacanza mentalmente. Ricorda o immagina un ambiente (un lago di montagna, una spiaggia, La cucina di tua nonna) che ti faccia sentire rilassato e felice.
  • Tieni Il tuo livello di stress lontano dalla zona “di allarme”. Se ti capita di sentirti sempre più frustrato o teso in alcune situazioni, stacca e prenditi una pausa prima che ti esploda la testa.
Per arrivare a comprendere le cause fondamentali della tua vita super impegnata della tua mancanza di pause, considera tutte le cose che devi fare. Puoi evitare di farle o delegarne alcune? E puoi, in futuro, assumerti meno impegni e meno obblighi?
Devi imparare a dire di no. Dire di no ti aiuterà a dire di sì al tuo stesso benessere, agli amici, alle attività che veramente ti nutrono, a svuotare la tua mente ingombra di tante cose, a dire di sì alle stelle che brillano altre sopra la tua testa.

mercoledì 10 aprile 2019
Una passeggiata al di fuori dei miei "giri" abituali, a Parigi in Avenue Montaigne mi sono soffermata a guardare le vetrine delle "grandi firme", ecco alcuni scatti, ovviamente i Nomi in questa via sono molto di più.
Ecco le vetrine di Louis Vuitton terribilmente danneggiate dai Gilets Jaunes e successivamente protette da grate antisfondamento.


martedì 9 aprile 2019
Scatti di metà marzo e, se gli alberi appaiono ancora spogli, cercando bene si scorge "una macchia" di colore che preannuncia la primavera imminente!

lunedì 8 aprile 2019
Anche solo un caffè frettoloso, un "bacio" su un tovagliolino, possono, per caso, creare un'immagine e dare un inizio differente alla giornata, questo post lo dedico a Loredana, perchè più di mille parole, questa fotografia condensa il mio pensiero: spesso siamo alla ricerca di "qualcosa" di nuovo e poi per caso capita, anche solo, una piccola cosa che fa la differenza!

domenica 7 aprile 2019
Io amo le scarpe, non c'è nulla da fare sono il mio punto debole e quindi vi offro questo scatto parigino di un bel negozio in rue de Rivoli, non sono alla mia portata, perchè io per l'abbigliamento, calzature comprese, spendo pochissimo, ma guardare non costa nulla!

sabato 6 aprile 2019
Sperimento sempre ricette leggere, perchè ho il colesterolo sballato, ma non riesco a rinunciare ai dolci, quindi cerco di tenere quello "buono" alto!
Sono ottimi per coccolarsi sia a colazione che per un tea senza aver il timore di "incamerare" troppi grassi.
Dolcetti leggeri
Ingredienti per 10 dolcetti:
1 uovo
100 g yogurt greco
85 g di zucchero
120 ml di latte
200 g di farina
1 cucchiaino di lievito per dolci
65 g di albicocche secche
65 g di uvetta sultanina

Preparazione:
in una terrina lavorate l’uovo e lo zucchero finchè non schiarisce e aumenta di volume. Incorporate lo yogurt e poi il latte. Mescolate bene per ottenere un composto omogeneo. Aggiungete la farina setacciata con il lievito. Incorporate con le albicocche tagliate a pezzetti e l’uvetta.
Versate il composto negli stampi dei muffins precedentemente oliati.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.
Si conservano per parecchi giorni in una scatola di latta.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

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