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Magali

Magali
giovedì 31 marzo 2016
Eccoci qui!
Il quarto libro dell'MTC è in vendita! L'argomento sono le Torte Salate, tantissime, uniche, tutte da provare!
Un altro traguardo, una soddisfazione per tutti coloro che ne fanno parte.
Il libro questa volta è edito da Gribaudo - Gruppo Feltrinelli, lo potete trovare in tutte le librerie d'Italia e quando lo acquisterete, lo farete ancora più volenieri se ricorderete che una parte del ricavato è a sostegno di "Piazza dei Mestieri".
Qui sotto trovate tutte le date della presentazione del libro in tutte le maggiori città italiane.
sabato 26 marzo 2016
Semplicemente a voi tutti i nostri auguri affinchè questa sia una giornata serena, di rinascita, affinchè per tutti sia un inizio sereno, perchè ognuno di noi ha qualche peso che vorrebbe si allontanasse dal proprio cuore, qualche ombra che offusca la propria anima e Magali ed io auguriamo a noi tutti che da oggi nasca un nuovo giorno!
domenica 20 marzo 2016
Il bello del mio blog è che non so mai cosa andrò a scrivere ... apro la "pagina" e dò il via ai miei pensieri, le parole iniziano a scorrere sotto le dita inseguendo un filo logico, forse, presente solo nella mia mente. Tramite il blog ho contatti con donne fantastiche, talentuose, riescono a creare bellezze, dalla cucina, alla pittura, al bricolage ... e io sono il brutto anatroccolo, perchè lo ammetto non ho talenti, non sono abbastanza paziente o mi stufo velocemente ancor prima di approfondire. Riflettendo una delle poche qualità che ho è quella della sopportazione, forse però ho esagerato in tal senso e in questo momento desidero, anzi meglio voglio (scrivo così perchè è rafforzativo e forse si verifica!) solo trasgredire, far qualcosa di strano, mi spiego meglio qualcosa al cui ricordo gli occhi brillano, il cuore si scalda, il sorriso si insinua nel proprio essere: come ad esempio prendere Magali, un paio di jeans, una maglia, salire in auto e partire senza dir nulla a nessuno. Non scomparire, ma allontanarmi, entrare in un'utopica bolla o meglio una nuvola di zucchero filato in grado di accogliermi, proteggermi e rigenerarmi.
E ora bando alle ciance per la prima volta, da tempo, ho preparato una torta espressamente per me, come piace a me, buona e dietetica, ve la consiglio, è stata mia compagna a colazione, merenda e dopocena, quindi potete fidarvi!

Torta per iniziare bene
Ingredienti per uno stampo a ciambella da17 cm:
200 g di farina ai cereali
1 pera (circa 200 g pulita)
2 uova
1 vasetto di yogurt bianco cremoso
90 g di ricotta
80 g di zucchero di canna
35 g di uvetta sultanina
scorza di limone bio grattugiata
½ bustina di lievito per dolci
burro per lo stampo

Preparazione:
in una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete la scorza del limone, lo yogurt, la ricotta, mescolate bene.
Aggiungete la farina con li lievito e mescolate in modo da non formare grumi.
Aggiungete l’uvetta.
Imburrate lo stampo e mettetevi il composto.
Pulite la pera e tagliatela a tocchetti, alcuni li fate affondare nel composto, altre fettine le mettete sopra.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti.
E come dice Magali “leccatevi i baffi”

domenica 13 marzo 2016
Oggi di parlo di questo film
Malamente intitolato “Il caso Spotlight” migliore era il titolo originale semplicemente “Spotlight”, vincitore del premio oscar come miglior film e miglior sceneggiatura originale
Siamo nel 2001 e il nuovo direttore del “Boston Globe” vuole portare nuovamente il giornale ad occuparsi di argomenti scottanti, coinvolgendo la squadra di giornalisti investigativi che opera sotto il nome “Spotlight” nel caso di un sacerdote che per oltre trent’anni ha abusato di molti ragazzi, senza che nei suoi confronti venissero inflitte pene concrete e risolutive. Egli è convinto che il cardinale di Boston fosse al corrente di questo problema e che avesse fatto il possibile per insabbiare la vicenda.
Parte quest’inchiesta altamente ostacolata, emergono documentazioni che sono state occultate o quanto meno messe da parte presentate ben 5 anni prima, il team “spot light” prosegue imperterrito ed arriva alla conclusione che, purtroppo, in questa vicenda sono implicati il 6% dei sacerdoti e non nella sola Boston.
I ragazzi “abusati” diventati adulti che hanno avuto il coraggio di non suicidarsi, sono persone provate nell’animo, condizionate nella loro vita, ma dopo plausibili momenti di incertezza, non esitano a prestare la loro testimonianza ai giornalisti investigativi.
Si scoprono avvocati che “sapevano” e avrebbero potuto evitare tanti casi futuri di abusi, ma si sono limitati a stipulare accordi con il clero pur di non far trapelare la verità, nascondendosi dietro la frase: “Ho fatto solo il mio lavoro”. A fianco di questi si trovano figure altamente positive che portano avanti la battaglia verso la giustizia.
Questo film è supportato da un cast di attori notevole e da una trama reale, da cui si evince che la Chiesa ha voluto non rendere pubblici i comportamenti di questi sacerdoti pervertiti, per “salvare” la fede di molti, per far si che il popolo non scoprisse mai la corruzione morale ecclesiastica.
Si esce da questo film provati, ma paghi, perché la giustizia trionfa, ma ci si domanda se questo giornalismo dinamico, capace di “andare fino in fondo” esiste anche in altre parti del mondo e se, in Italia, per “conservare la fede di molti” quanti casi di questo genere non vedono la luce?
Ed ora andiamo in cucina con questi dolcetti che io trovo davvero ottimi, potete anche utilizzare uno stampo grande, io ho usato gli stampi dei muffin e poi, di prova, altri due stampini che vedete nelle foto. Sono già tre volte che lo preparo, perchè è davvero light, praticamente un dolcetto ha meno calorie di uno yogurt alla frutta magro (ho fatto il calcolo!), ovviamente senza la farcitura di panna che potete tranquillamente omettere (come ho fatto io che la odio). Per quanto riguarda la composta di mele: io semplicemente pelo le mele, le divido in pezzi e le faccio cuocere a fuoco lento e con il coperchio. Poi le frullo con il mixer non aggiungo zuccohero. Praticamente risulta un dolce tipo fondant, vi assicuro che è veramente ottimo.
Fondant light al cioccolato
Per 8 stampini (ho utilizzato 6 stampini in silicone per muffin e come prova due ciambelline)
Ingredienti:
120 g di cioccolato fondente al 50%
2 uova
80 g di zucchero
1 pizzico di semi di vaniglia o estratto liquido
33 g di maizena
Un cucchiaino colmo di cacao amaro
100 g di composta di mele casalinga

accompagnamento: panna montata fresca

Preparazione:
preriscaldate il forno a 180°.
Fate fondere il cioccolato a bagnomaria.
In una terrina battete le uova con lo zucchero, aggiungete la vaniglia, la maizena e il cacao, mescolate.
Aggiungete la composta di mele, mescolate e poi il cioccolato fuso e mescolate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Versate negli stampini, infornate e fate cuocere per 20 minuti circa.
Fate raffreddare e sformate.
Servite accompagnato da panna montata fresca.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

giovedì 10 marzo 2016
Eccoci qui, con piacere, a partecipare all'MTC
Questa ricetta, come d’abitudine, ha molte implicazioni: dopo aver letto attentamente il post di Anna (competente e bravissima), vincitrice del mese scorso, che ha proposto la "zuppa di pesce" , abbiamo anche "inquadrato" l'infografica di Daniela (pure lei bravissima!)
Vedevo Magali pensierosa
Quindi tutto ricadeva sulle mie spalle, compito non facile, perchè dovete sapere che mangio pochissimo pesce, solitamente quando vado al ristorante e non ho altre alternative. Un po’ di tempo fa, ne consumavo molto d’estate, al mare, perchè l’ho compravo direttamente dai pescatori, poi più di una volta mi è capitato di liberare un rombo, una sogliola, perché ancora in vita ...
Martedì mattina mi sono recata al mercato per scegliere il pesce, avevo già in mente la ricetta … poi un’acquirente che mi precedeva ha comprato delle cicale che messe sulla bilancia, si muovevano, erano ancora vive … ho cercato di guardare dall’altra parte, ho atteso un pochino e poi me ne sono andata.
Ho cambiato idea, sono andata al supermercato: reparto surgelati.
Chiamatela ipocrisia, vigliaccheria, ma io l’ho intesa come una sfida, creare una ricetta saporita, gustosa ed economica, in questo modo la mia coscienza ha tratto parecchi vantaggi tra cui non uccidere le cicale e devolvere quello che ho risparmiato al “plafond” mensile, dovete sapere che puntualmente nutriamo tre gatti e tutti con cibo altamente dietetico, siamo alla quarta adozione a distanza, un familiare a cui teniamo molto mensilmente riceve il nostro aiuto, perché da anni in difficoltà per questa crisi, “settimana” pure al nipote, senza contare la mancia al postino, ai vari “poveri” che incontriamo per strada.
Ho contatti con persone che hanno solo un maglione pesante e non possono cambiarlo se si sporca, che percorrono tutto il mercato per vedere dove la frutta varia anche solo di pochi centesimi … e questo ha modificato di molto le mie priorità.
Ho appreso che nella vita non bisogna essere “buoni” una tantum, ma con costanza, tenacia, una volta ho seguito degli incontri di un padre salesiano che disse una frase che mi restò impressa nella mente:”Se potete aiutare qualcuno che ha bisogno: fatelo”. Non ho scritto quanto sopra per vantarmi del mio “far del bene”, ma per dirvi che nella vita non sono in grado di moltiplicare i pani e i pesci, non riesco a far sempre tutto e questa volta la sfida è andata così, perché l’assaporare questo brodetto mi ha fatto sentire meglio e, sono conscia che, sicuramente i pescatori non avrebbero mangiato pesce surgelato, e che, forse, sarò fuori concorso, ma a me importa semplicemente esserci, perchè, in definitiva, a noi con ci cale" mica poi tanto, che non sia preparata con pesce fresco, ma invece "ci cale" molto che le cicale non ci siano e che la nostra coscienza sia a posto!
Ed ora andiamo in cucina, e non ci crederete, ma nonostante la curcuma e gli agrumi, anche Magali, solitamente schizzinosa, ha mangiato un po' di merluzzo! Il brodetto è stato accompagnato da semplicissime polpettine di pane.
La salvezza della cicala e della coscienza
Ingredienti per due persone:
1 filetto di merluzzo surgelato
1 filetto di nasello surgelato
1 filetto di sogliola surgelato
8 gamberi surgelati
300 g di cozze surgelate
1 spicchio di aglio
3 cipollotti
1 scalogno
1 costa di sedano
1 carota
zenzero grattugiato fresco
timo
curcuma
scorza grattugiata di mezzo limone bio
scorza grattugiata di mezza arancia bio
il succo di ½ limone
il succo di un’arancia piccola
sale
peperoncino
olio extra vergine di oliva
prezzemolo tritato fresco

Per 10 polpettine:
50 g di mollica di pane raffermo (un panino)
1 uovo
30 g di parmigiano grattugiato
prezzemolo tritato fresco
sale
1 dl di latte
1 dl d’acqua

Preparazione:
polpettine: in una scodella il latte e l’acqua, mettetevi a bagno la mollica di pane tagliata in pezzi grossolani. Strizzate la mollica di pane e tritatela grossolanamente. In una scodella mettete la mollica aggiungete un pizzico di sale, il prezzemolo, l’uovo e il parmigiano.
Impastate con le mani e formate delle polpettine.
zuppa: fate scongelare il pesce la sera precedente in frigorifero su una gratella appoggiata su un piatto.
Pulite i gamberi e mettete testa e carapaci da parte.
In una casseruola mettete 1,5 l di acqua i carapaci dei gamberi e fate bollire, schiumare far ridurre il liquido della metà, filtrare schiacciando bene e mettere da parte.
Pulite i cipollotti e tagliateli a rondelle, pulite l’aglio, pulite lo scalogno e affettatelo sottilmente. Pulite la carota e il sedano e affettatelo sottilmente.
Fate rosolare nell’olio l’aglio, i cipollotti, lo scalogno, la carota e il sedano, unite il succo di arancia e limone, fate evaporare, unite i gamberi, lo zenzero, il timo, le scorze grattugiate, fate cuocere qualche minuto, unite le cozze e il pesce a tocchetti unendo durante la cottura qualche mestolo del brodetto, dopo qualche minuto aggiungete le polpettine. Fate cuocere 5 minuti aggiungete il peperoncino e servite.
E come dice Magali “leccatevi i baffi”
domenica 6 marzo 2016
Ieri spinta da un desiderio di isolarmi sono andata a vedere questo film, su consiglio della mia amica Marina, lontana, ma vicina per tante similitudini, non sappiamo molto delle nostre reciproche vite, ma, spesso, si creano sintonie che vanno al di là delle parole, il fatto di chiederci ogni tanto "Come stiamo", mi fa sentire un po' meno sola!
Devo anticipare che non amo i film italiani, lo so è una mia grande pecca, questo mi ha ricordato molto un film francese "Una cena tra amici", si svolge anch'esso in un appartamento, e per varie casualità affiorano i segreti dei protagonisti. Qui, invece, ci sono rivelazioni estrapolate dalla visione i messaggi e dall'ascoltare le telefonate private in "viva voce" di tutti i componenti del gruppo, ma alla fine, tutto si rivela un sogno, un ipotesi ed ognuno torna alla propria squallida esistenza felice come nulla fosse accaduto.
Un film che rappresenta la realtà, in cui poche persone sono veramente trasparenti, in cui forse, è meglio mettere la testa sotto la sabbia ed illudersi che chi vive al nostro fianco non nasconda segreti o non dica bugie. Per i pochi "cavalieri senza macchia" la vita di oggi è veramente dura.
Il mio desiderio di evasione si è risolto con un bel pacchetto di angoscia che mi ha lasciato la visione di questo film e, devo dire, che al di là di alcune battute, mi ha annoiato, ammetto, però, che i personaggi sono ben delineati e assolutamente reali ed emerge perfettamente il decadimento dei valori della nostra società.
E ora andiamo in cucina, sono in ritardo e vado a pescare una ricetta dal mio "archivio salvagente".
Muffin alle mele
Ingredienti per 12 muffin:
160 g di farina
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 mela golden
1 mela annurca
45 g di zucchero di canna
25 g di olio di semi di girasole
1 uovo
125 g di latte
½ cucchiaino di cannella in polvere
zucchero di canna per decorare
burro per gli stampi

Preparazione:
imburrate gli stampi con l’aiuto di un pennello e del burro fuso.
Preriscaldate il forno a 180°.
Pelate la mela golden e grattugiatela.
In una ciotola, mescolate la farina, il lievito, lo zucchero, la cannella e il sale.
In una ciotola battete l’uovo con il latte e l’olio ed aggiungetelo all’altro composto, aggiungete anche la mela grattugiata e amalgamate bene il tutto.
Private la mela annurca del torsolo con l’aiuto di un cavatrosoli. Tagliatela a metà e poi a fette sottili, io ho utilizzato una mandolina.
Riempite gli stampini di muffin per ¾.
Decorate con la mela annurca tagliata e spolverizzate con zucchero di canna.
Infornate e fate cuocere per 20 minuti.
Togliete dal forno e dagli stampi e fate raffreddare su una griglia.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

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