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Lettori fissi

Magali

Magali
venerdì 31 agosto 2018
Ultimamente ho letto questo libro
Narra la storia di un gruppo di sette amiche olandesi agées unite dalla passione per la lettura che si imbarcano per una crociera "letteraria" in Scozia nello spirito di Moby Dick, a bordo di una nave capitanata da uno scrittore preferito Gideon de Wit, che letteralmente adorano.
Quest'avventura si conclude con un naufragio ed un triste epilogo. Ed è in virtù di ciò che tutto il libro si svolge in un'aula di tribunale ed è il resoconto di come siano andate le cose durante la traversata.
Sicuramente vado controcorrente dicendo che alla fine del libro mi sono detta "Ho sprecato il mio tempo". Ho stentato nel leggerlo, sono andata avanti fino alla fine sperando in un imprevedibile riscatto, che ovviamente non c'è stato. Mi ha annoiato e usare questo aggettivo è alquanto limitativo!
non nego, però, che ci sono alcuni stralci (rarissimi) significativi che vi segnalo.


La vita è quello che è, come diceva spesso Gideon de Wit, pace all’anima sua. Va quasi sempre tutto storto, la fortuna dipende da questioniimperscrutabili come un pasticcino in più o in meno, o un incontro casuale che ha causato danni su intere generazioni a venire e che sarebbe potuto benissimo non succedere. Vuole mettere la letteratura, con le sue leggi inflessibili di causa ed effetto? Che meraviglia!

Certo, anche noi abbiamo rimpianto la perdita delle nostre parti migliori.
Abbiamo accettato con molta fatica, come se si fosse trattato di un lutto, di non essere più come un tempo. Ma per quale motivo le persone giovani pensano che uno debba passare il resto della propria esistenza in preda al rimpianto di qualcosa che fa ormai definitivamente parte del passato? La risposta non è semplicemente: perché la giovinezza è alquanto sopravvalutata? Guardi che invecchiare non è una malattia o una mancanza. È una condizione naturale che inizia fin dalla nascita. Il fatto imbarazzante non è sbiadire o scolorirsi, ciò che è umiliante è l’autentico disprezzo con cui il resto del mondo ti guarda. È quello che rende dolorosa e assoluta l’invisibilità, ma l’essere invisibile è tutta un’altra questione. Noi non abbiamo più paura del nostro corpo e di come si trasforma, il nostro corpo non ci definisce più, e non ci governa. Ci sono momenti, ora che finalmente abbiamo il coraggio di tuffarci nel silenzio dei nostri cuori, in cui comprendiamo cose che sono sempre state incomprensibili. Ci rendiamo conto fin nelle punte rinsecchite dei nostri capelli che tutta la vita gira esclusivamente intorno alla capacità di accettare i cambiamenti. Possiamo svelarle un segreto, vostro onore? Invecchiare non significa assopirsi. Al contrario, invecchiare è un risveglio pazzesco.

È davvero sorprendente, con quanta ostinazione ci si aggrappi all’idea del lieto fine, sebbene la vita ci dimostri di continuo che ci sbagliamo. Assurdo, non trova? Evidentemente il nostro spirito è ingenuo ai limiti della testardaggine, o forse così misericordioso da volerci proteggere da tutte le inimmaginabili disgrazie che costantemente incombono su di noi.

Annabel continuava a ripetere come un mantra che quando si tocca il fondo la salvezza è vicina.
 
giovedì 30 agosto 2018
Camminando per Arles questa coppia di una certa età ha subito attirato la mia attenzione avevano un abbigliamento molto curato, lei mi ha ricordato un po' Orietta Berti con i capelli corti e le meches viola, oltre a questo un particolare mi ha riscaldato il cuore: si tenevano per mano.
Il fato ha voluto che li rivedessi aux Saintes due giorni dopo ... sempre mano nella mano.
Oltre a questo lui aveva modi cortesi, le ha portato la camicetta che lei si era tolta per il troppo caldo. Che stupore nel vedere tanta gentilezza, affetto, rispetto, esternazioni per me desuete, anacronistiche, mi hanno trasmesso un'enorme tenerezza, quel desiderio di protezione che tutti, in fondo a noi stessi, celiamo.


mercoledì 29 agosto 2018
Prima di tutto un abbraccio speciale ad una cara Amica lontana, ma vicina. 😘 (per una volta non ho sbagliato l'adesivo!)
Ho imbastito alla bell'è  meglio questo post per svelarvi la causa del ritardo di ieri 😳😮
Qui il mio mezzo di trasporto principale come ben sapete è la bicicletta, ma non la utilizzo per “gite”, perché è parecchio pesante, visto che ha un paniere davanti e uno dietro.
Ieri mattina mio marito ha deciso di andare a fare un giro in bicicletta, scegliendo come meta il faro della Gacholle che praticamente dista da casa nostra andata e ritorno circa 25 km, su strada sterrata e sabbia. Ho deciso di tentare l’impresa, lo so i km sono pochi, ma io non sono molto allenata. Come potete constatare dalla mia tenuta l'impresa è stata del tutto improvvisata (caduta dal letto direttamente sulla bicicletta!😂)
Il percorso è stupendo, soprattutto, partendo presto e merita molto di più della meta!
Sono arrivata vittoriosa e sono stata contenta di poter aggiungere questo agli altri bei ricordi che metto via per i momenti grigi!
Le due foto qui sotto rappresentano la palude salmastra cristallizzata
martedì 28 agosto 2018
Sono in ritardo, perchè stamattina ho tentato con successo un'avventura in bicicletta di cui, ovviamente, vi racconterò!
Come vi avevo promesso continua il "nostro" giro per Saint Remy de Provence, il posto incantevole di cui vi ho già parlato.
Ecco alcune facciate che mi hanno colpito.
Un negozio di arredamento, oggettistica, all'insegna forse anche del kitsch, ma che sicuramente cattura l'occhio!
Blocchi di sapone naturale
Non c'è che l'imbarazzo della scelta!
Un negozio di abbigliamento e decorazione
L'ingresso di un hotel/spa
L'ingresso di uno studio di architetti.
Un semplice bistrot

lunedì 27 agosto 2018
Sono in questa spiaggia isolata e vorrei urlare "Lasciatemi qui!"
Senza nulla, senza riparo, come questo tronco abbandonato, ma soprattutto senza cervello.
Credo che sia la parte più scomoda del mio essere, in continuo fermento, qualsiasi cosa faccia, lui "macina" senza sosta.
Come nei migliori racconti di fantascienza vorrei entrare in una bolla temporale, senza ritorno, senza passato e futuro, perchè, per motivi diversi, pesano entrambi.
Lasciar andare la mente, alleggerire il cuore ... E' così difficile.
Per oggi respiro a pieni polomoni quest'aria pure, l'infrangersi delle onde mi tiene compagnia e in questo attimo assolutamente unico, sono appagata e non ho bisogno di nulla!
domenica 26 agosto 2018
Post dell'ultimo minuto, è passata la mezzanote da un minuto, ieri sera ho avuto gente a cena, improvvisata all'ultimo momento, ringrazio la cara Iucci per un barattolo di conserva "fait maison" che avevo portato da Torino, ho improvvisato tagliatelle al ragù (io al pomodoro) e prima stuzzichini vari, ospiti contenti. Un po' di lavoro a mettere tutto a post, ma stare in compagnia, fa dimenticare gli affanni e questo è ciò che conta!
La foto di oggi è scelta senza alcun motivo particolare, un angolo carino, un piccolo ristorante "pret à manger", molto caratteristico.
sabato 25 agosto 2018
Vi avevo accennato che il semoulé sarebbe stato replicato in altre varianti, perchè è veramente ottimo e anche freddo nelle serate estive fa buona compagnia a un bel caffè a fine cena o a un liquorino, ad esempio quello di verbena "fait maison" dalla mia vicina. Unica cosa essenzziale avere il coraggio di accendere il forno, io quest'estate, particolarmente calda, ho previsto sempre una mattina in cui ho infornato ad oltranza, come se non avessi un domani!😅
Semoulé 2
Ingredienti per uno stampo da 18x25:
125 g di semolino
310 ml di acqua
310 ml di latte
225 g di ricotta
130 g di zucchero
2 uova
35 g di burro
70 g di uvetta sultanina
½ bicchierino di rum
scorza grattugiata di limone bio

Preparazione:
portate a bollore l’acqua e il latte, versate a pioggia il semolino e cuocete per circa 8 minuti sempre mescolando. Mettete da parte. Montate con le fruste le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso e aggiungete il burro a temperatura ambiente, amalgamate bene e aggiungetelo al semolino tiepido. Poi aggiungete la ricotta, mescolate bene e poi il rum, la scorza di limone grattugiata, l’uvetta precedentemente ammorbidita in acqua tiepida, poi ben asciugata e amalgamate il tutto.
Infornate in forno preriscaldato a 180° e fate cuocere per un’ora circa.
Attendete che si raffreddi e spolverizzate con lo zucchero vanigliato.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
venerdì 24 agosto 2018
Mia carissima Amica,
ho sempre pubblicato questi fiori pensando quotidianamente a te.
La sofferenza, il dolore si sono abbattuti di colpo sulla tua vita, le mie parole non riescono ad esprimere tutto ciò che contiene il mio cuore.
Vorrei poterti trasmettere forza, speranza, volontà, affetto, vorrei esserti più vicino per cercare di farti sorridere e scordare per qualche attimo gli affanni, ma posso solo pensarti. Lo so è piccola cosa, ma se tu sapessi quanto la mia anima sia straziata, quanto mi manchino le nostre confidenze, per non parlare, poi, delle nostre estati, capiresti che la mia "invisibile" presenza accanto a te è costante.
Ora sei a casa, tanto è cambiato, ma tu ci sei e sono certa che sarai agguerrita, coraggiosa, forte e sappi che con tutto il cuore ti abbraccio, ti penso e sono qui.
Ti voglio bene
Helga
giovedì 23 agosto 2018
Ogni anno è consuetudine andare a Saint Remy de Provence il mercoledì mattina in occasione del mercato. L'evento, unito alla bellezza del paese, attira tantissimi turisti, quindi bisogna alzarsi presto e partire in tempo per trovare parcheggio, ma l'atmosfera che ti avvolge merita la levataccia.
D'abitudine si fa colazione al caffè, acquistando il pain au raisin dalla pasticceria del luogo.
Il caffè della piazza.
Questo è l'ingresso di uno studio di architettura!
Saint Remy de Provence ha dato i natali a Nostradamus, a lui hanno intitolato la via dove è sita la sua abitazione.


Questo mi ispirava troppa tenerezza!
Questa è l'insegna di un negozio molto particolare!
Almeno il proprietario è sincero!
La porta di ingresso
Le vetrine


Spero vi sia piaciuto questo "tour", perchè ci sarà anche una seconda parte😉


ELENCO RICETTE

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