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Magali
martedì 30 marzo 2010
276 - Risotto agli asparagi
Pubblicato da
pâtes et pattes |
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Innanzitutto mi permetto di segnalarvi un signore che mi segue dalla Cambogia (sul sito francese) produce pepe, che è veramente ottimo poivre de kampot e sul sito, oltre a questa spezia meravigliosa, potrete trovare degli articoli di artigianato a buon prezzo e molto carini!
Ora ecco la ricetta del giorno, questo è il nostro risotto agli asparagi, noi lo troviamo ottimo e se volete arricchirlo potete aggiungere alla crema (invece dell’acqua di cottura degli asparagi) un po’ di panna da cucina, noi ne abbiamo fatto a meno ed è venuto, indovinate un po’, veramente ottimo!
Risotto agli asparagi
Ingredienti per 6 persone:
400 g di riso (carnaroli o arborio)
600 g di asparagi
1,5 l di brodo vegetale (potete anche usare un dado)
1 cipolla bianca
5 cucchiai di olio di oliva
20 g di burro
20 g di parmigiano grattugiato
sale
Preparazione:
pelate e affettate sottilmente la cipolla.
Pulite, lavate gli asparagi e fateli cuocere al dente in acqua bollente salata.
Tagliate gli asparagi a tocchetti, tenete da parte le punte, e frullate il resto e se il composto rimane troppo compatto aggiungete un po’ di acqua di cottura fino ad ottenere una crema.
In una pentola mettete l’olio e fate dorare la cipolla mescolando con un cucchiaio di legno.
Aggiungete la crema di asparagi e mescolate. Aggiungete il riso e mischiate bene il tutto, aggiungete un mestolo di brodo, fatelo assorbire, proseguite così fino alla fine della cottura del riso. (il tempo di cottura dipende dalla qualità del riso che avete utilizzato). Ricordate che 5 minuti prima della fine della cottura di aggiungere le punte degli asparagi.
Ora cambiamo argomento, oggi Magali ed io riflettevamo sugli esiti delle elezioni e cercavamo di quantificare il loro peso e valore nell’ambito del nostro paese?
Crediamo che da un sondaggio in merito alla questione risulterebbe che alla maggior parte degli italiani, mediocri o meno, non importa più di tanto il risultato elettorale.
Da qui abbiamo tratto una triste deduzione e, parliamo proprio a livello personale, a noi manca il senso di nazione. La nazione si può definire “un complesso di persone che, avendo in comune caratteristiche quali la storia, la lingua, il territorio, la cultura, l'etnia, la politica, si identificano in una comune identità a cui sentono di appartenere legati da un sentimento di solidarietà.”.
Magali ed io non ci sentiamo parte di questo paese, non ci identifichiamo minimamente con gli altri, e non stiamo ad affrontare il discorso più ampio legato allo stato, quindi all’ordinamento giuridico.
Ci limitiamo a sottolineare, da parte nostra, una totale mancanza di appartenenza, del sentirsi parte di un ampio gruppo con caratteristiche comuni, io posso riconoscere al massimo la lingua, Magali neanche quella!
Credo che chiunque ci volesse rappresentare la prima cosa che dovrebbe riuscire a prometterci è un’identità: l’essere orgogliosi e fieri di appartenere alla nostra nazione.
Mi risulta un po’ difficile scrivere questo aggettivo possessivo, in quanto io spero, presto, di non abitare più in Italia, perché onestamente non l’ho mai amata e da sempre mi sono trovata fuori luogo e preferisco sentirmi straniera in un luogo dove veramente lo sono.
Credo che gli italiani che amano la propria terra vorrebbero veramente sentirsi protetti, trattati allo stesso modo, uniti e facenti parte di essa, questo significherebbe l’essere stati considerati da chi è al potere, non distinguo la fazione politica, come un gruppo esigente e non una mera percentuale da raggiungere per poter alzare due dita verso l’alto in segno di vittoria.
E... cambiando nuovamente argomento ... ieri ho scattato a Magali questa fotografia e indovinate un po’ quant’è lunga la sua codona!
Crediamo che da un sondaggio in merito alla questione risulterebbe che alla maggior parte degli italiani, mediocri o meno, non importa più di tanto il risultato elettorale.
Da qui abbiamo tratto una triste deduzione e, parliamo proprio a livello personale, a noi manca il senso di nazione. La nazione si può definire “un complesso di persone che, avendo in comune caratteristiche quali la storia, la lingua, il territorio, la cultura, l'etnia, la politica, si identificano in una comune identità a cui sentono di appartenere legati da un sentimento di solidarietà.”.
Magali ed io non ci sentiamo parte di questo paese, non ci identifichiamo minimamente con gli altri, e non stiamo ad affrontare il discorso più ampio legato allo stato, quindi all’ordinamento giuridico.
Ci limitiamo a sottolineare, da parte nostra, una totale mancanza di appartenenza, del sentirsi parte di un ampio gruppo con caratteristiche comuni, io posso riconoscere al massimo la lingua, Magali neanche quella!
Credo che chiunque ci volesse rappresentare la prima cosa che dovrebbe riuscire a prometterci è un’identità: l’essere orgogliosi e fieri di appartenere alla nostra nazione.
Mi risulta un po’ difficile scrivere questo aggettivo possessivo, in quanto io spero, presto, di non abitare più in Italia, perché onestamente non l’ho mai amata e da sempre mi sono trovata fuori luogo e preferisco sentirmi straniera in un luogo dove veramente lo sono.
Credo che gli italiani che amano la propria terra vorrebbero veramente sentirsi protetti, trattati allo stesso modo, uniti e facenti parte di essa, questo significherebbe l’essere stati considerati da chi è al potere, non distinguo la fazione politica, come un gruppo esigente e non una mera percentuale da raggiungere per poter alzare due dita verso l’alto in segno di vittoria.
E... cambiando nuovamente argomento ... ieri ho scattato a Magali questa fotografia e indovinate un po’ quant’è lunga la sua codona!
Ora ecco la ricetta del giorno, questo è il nostro risotto agli asparagi, noi lo troviamo ottimo e se volete arricchirlo potete aggiungere alla crema (invece dell’acqua di cottura degli asparagi) un po’ di panna da cucina, noi ne abbiamo fatto a meno ed è venuto, indovinate un po’, veramente ottimo!
Risotto agli asparagi
Ingredienti per 6 persone:
400 g di riso (carnaroli o arborio)
600 g di asparagi
1,5 l di brodo vegetale (potete anche usare un dado)
1 cipolla bianca
5 cucchiai di olio di oliva
20 g di burro
20 g di parmigiano grattugiato
sale
Preparazione:
pelate e affettate sottilmente la cipolla.
Pulite, lavate gli asparagi e fateli cuocere al dente in acqua bollente salata.
Tagliate gli asparagi a tocchetti, tenete da parte le punte, e frullate il resto e se il composto rimane troppo compatto aggiungete un po’ di acqua di cottura fino ad ottenere una crema.
In una pentola mettete l’olio e fate dorare la cipolla mescolando con un cucchiaio di legno.
Aggiungete la crema di asparagi e mescolate. Aggiungete il riso e mischiate bene il tutto, aggiungete un mestolo di brodo, fatelo assorbire, proseguite così fino alla fine della cottura del riso. (il tempo di cottura dipende dalla qualità del riso che avete utilizzato). Ricordate che 5 minuti prima della fine della cottura di aggiungere le punte degli asparagi.
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1 commenti:
40 cm. di coda !!
Se ho indovinato
vinco un piatto di risottcon gli asparagi ?
Speriamo di vincere allora !
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