I NOSTRI VIDEO ....

PER VEDERE I NOSTRI VIDEO (TROPPO DIVERTENTI!) ANDATE IN ALTO ALLA DESTRA DELLA SCRITTA HOME PAGE

Lettori fissi

Magali

Magali
sabato 25 ottobre 2014
L'altro giorno quando ho preparato questa ricetta era una giornata pessima, in cui ho avvertito la sofferenza penetrarmi, in cui non avevo voglia di nulla, perchè stanca di stare male per il mio prossimo. Come sempre sono rimasta nel mio guscio, a che serve condividere i brutti momenti? Ognuno ha già il proprio pesante bagaglio.  Allora sono andata in cucina, per cercare di uscire dalla spirale della mente, e poi perchè volevo proprio esserci questo mese al the recipe-tionist. E proprio da Flavia in questa giornata buia è arrivato un messaggio che mi ha scaldato il cuore, perchè quando si è soli basta anche solo una parola giusta, inaspettata che ti fa stare un po' meglio, ti fa riacquistare la consapevolezza che tutto passa e che domani si starà meglio, perchè? Perchè è così, non esiste nulla di statico, basta cercare la forza che ognuno ha dentro, cercarla negli occhi rotondi di Magali che mi guardano sempre con immutato e silenzioso affetto e affondare la mano nella sua morbida pelliccia non può far altro che allontanare il peso, evitando di porsi domande a cui nessuno può dare risposta e, semplicemente, andando a casa di Francy.
E così ho fatto partecipando all'iniziativa The recipe-tionist, organizzato dalla mitica Flavia.
e poi perchè, come ho detto prima, questa volta non volevamo assolutamente mancare, perchè la vincitrice del mese precedente è la nostra amata Francy che ci allieta con ricette&vignette, quindi, arrivando proprio "sul filo di lana", eccoci qui a riproporre una delle sue ricette, modificandola, come da regolamento, solo in un componente. Abbiamo scelto questa, proprio, perchè attratte dall'aggettivo nel titolo ed, anche, perchè non avevo voglia di una ricetta impegnativa, in quanto,  come potete notare la mia assistente si riposa beatamente!
Ed ora il budino buonissimo della nostra Francy!

Budino veloce al cioccolato
Ingredienti per 4 porzioni:

400 ml latte intero fresco
100 gr di cioccolato fondente
20 gr di cacao amaro
50 gr di zucchero integrale
40 gr di farina di riso
1 noce di burro
un pizzico di sale
Per guarnire:
100 ml di panna fresca lamponi freschi
1 cucchiaio di zucchero a velo

Preparazione:
in una ciotola setacciate la farina di riso, il cacao, lo zucchero e un pizzico di sale e tenete da parte.
In una pentola versate il latte aggiungete il cioccolato a pezzetti e la noce di burro mettete sul fuoco medio e fate sciogliere completamente.
Poco alla volta versate il latte al cioccolato nella ciotola con la farina e il cacao e mescolate bene con una frusta per sciogliere tutti i grumi.
Rimettete il composto sul fuoco e mescolare fino a che non si sarà un poco addensato, ci vorranno pochissimi minuti.
Suddividete il composto in 4 vasetti e fate raffreddare. Riponete in frigo fino al momento di servire.
Decorare con lamponi freschi e spolverizzate con zucchero a velo.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
domenica 19 ottobre 2014
Rieccoci con un'altra lasagna per il famoso e amato MTC
seguendo anche questa volta le indicazioni dell'ormai mitica Sabrina
Ormai sapete che siamo un po’ folli, siamo per così dire “fuori dall’ordinario”, ma è successa una cosa incredibile proprio nella nostra cucina …
Eravamo lì intente o meglio: io impegnata a farmi dei bicipiti da far invidia ad un sollevatore di pesi e Magali che mi guardava con i suoi occhi sgranati e in cuor suo pensava che ero proprio matta, poi ad un tratto …
La sfoglia ha iniziato a parlare:” Buongiorno sono la signora lasagna, diventerò Sua Maestà quando sarò abbondantemente condita, vorrei esprimere il mio pensiero circa la mia fotogenia, argomento alla ribalta in questo periodo. Come si può affermare che una comunione di gusti, di odori, sapori, ricordi non sia di bell’aspetto? Io sono contenta della mia esteriorità e me ne vanto! Poi ho visto tante mie sorelle in questa sfida dell’MTC veramente stupende, rosse bianche, nere, verdi, tradizionali, ringiovanite, diversamente gustose, ma legate tutte dal filo conduttore dell’amore, della magia, dell’alchimia che si crea in cucina quando ci si appresta a questa sfida, non ho ben capito il perché di tanto impegno, ma ho compreso che ogni partecipante desidera essere presente, perché far parte di questo gruppo crea legami, intreccia esistenze, rende partecipi anche le persone riservate come te Helga, riesce ad estrapolare da ognuno solo ed essenzialmente cose belle, opere più o meno (parlo per Helga) perfette, ma che trasudano sentimenti positivi. Desidero ringraziare Sabrina per avermi scelto come tema del mese, perché era da un po’ che desideravo un po’ di notorietà e avevo anche voglia di propormi in nuove versioni. Auguro a tutti i partecipanti di continuare a far emergere le proprie peculiarità come le iridate sfaccettature dei cristalli, perché, forse voi non ne siete consapevoli, ma siete “forti”!
Non faccio commenti su cosa succede da noi, non oso pensare al tema del mese successivo, mi domando che capiterà? Magali, gatta zen, non si stupisce di nulla d’altronde mi ha detto che se parla lei può parlare pure la lasagna! Io sto dando i numeri, ora ne sono consapevole!
Questa lasagna è stata chiamata così, perché è un piatto a strati ed è il piatto, per molti, del ricordo e da qui mi ricollego a mia madre di origine napoletana che soleva dirmi che  facevo il carro di picchipò, cioè mettevo sempre le cose una sull'altra fino a sfidare la sorte, e quando alla fine della preparazione della ricetta ho dovuto lavare tutto, visto che sono sprovvista di lavastoviglie e Magali si rifiuta di bagnare le sue zampotte, anche questa volta avevo fatto il carro di picchipò ed allora questa lasagna non poteva che chiamarsi così. A testimonianza di quanto scritto, vi presento il mio gocciolatoio!
Dimenticavo al posto del parmigiano ho utilizzato il morbier, un formaggio di montagna francese, di latte vaccino, con una striscia centrale erborinata, il cui gusto è molto simile ad una fontina molto saporita.Ed ecco la lasagna di picchipò!
La lasagna di picchipò
Ingredienti per 2 persone:
Per la sfoglia bianca:
gr. 65 di farina 0 di grano tenero + un po'
gr. 35 di semola di grano duro
1 uovo
Per il ragù:
150 g di salsiccia
3 zucchine medie
1 bicchiere vino rosso Dolcetto
olio di oliva
rosmarino, alloro
sale
Per la besciamella:
25 g di farina
20 g di burro
300 ml latte
100 g di morbier
noce moscata grattugiata fresca
sale

Preparazione:
per il ragù: pulite e sciacquate le zucchine, tagliatele a pezzettoni, fatele cuocere in acqua bollente salata (circa 3 dita) con il rosmarino e l’allora.
Scolatele dal liquido di cottura, che terrete da parte, e passatele al mixer, aggiungete un pochino dell’acqua di cottura per ottenere una crema.
Togliete la salsiccia dal budello, sgranatela con una forchetta per ridurla in pezzi.
In una padella mettete la salsiccia e fate soffriggere con alloro e rosmarino. Aggiungete il vino e fate evaporare, aggiungete la crema di zucchine e un pochino d’olio, fate cuocere dolcemente per una mezzora affinchè gli ingredienti si sposino bene.
Per la sfoglia: mettete sul tagliere le farine a fontana con al centro le uova e gli spinaci precedentemente lavati, cotti al vapore e strizzati bene della loro acqua.
Lavorate molto bene ed energicamente l'impasto fino ad amalgamare completamente gli spinaci e fino a quando non diventa liscio, aggiungendo, se necessario, della farina.
Farlo riposare coperto con una ciotola per una mezz'ora.
Riprendere l'impasto e stenderlo sottile con il matterello.
Una volta stesa, lasciare la sfoglia ad asciugare intanto che si prepara la besciamella.
Per la besciamella:
fate intiepidire il latte tenendone da parte un bicchiere.
Nel frattempo in una casseruola, a fuoco basso, fate fondere il burro, togliete dal fuoco, aggiungete la farina e mescolate con un cucchiaio di legno.
Mettete sul fuoco basso ed aggiungete poco per volta il latte tiepido, man mano che la salsa si addensa.
Aggiungete alla fine il morbier tagliato a dadini e mescolate finchè non si sia sciolto. Aggiungete una copiosa grattugiata di noce moscata, solo un pizzico di sale, (perché il formaggio e la salsiccia sono molto saporiti) e mescolate bene il tutto.
Aggiungete il latte che avete tenuto da parte se la besciamella si fosse troppo rappresa, prima di essere utilizzata.

La composizione della lasagna:
mettete a bollire abbondante acqua salata con l’aggiunta di due cucchiai di olio d’oliva.
Preparate una ciotola di acqua ghiacciata e uno scolapasta.
Tagliate la sfoglia in grandi rettangoli.
Buttatene un paio per volta nell'acqua bollente e quando riprende il bollore, scolateli con l'aiuto di una schiumarola, raffreddateli nell'acqua gelida e metteteli a scolare nello scolapasta e poi distendeteli sul tavolo su un canovaccio pulito.
Continuate in questo modo fino a cuocere tutti i rettangoli.
In una teglia da forno versare due mestoli di ragù (crema di zucchine e salsiccia), e stenderli bene fino a coprire il fondo.
Man mano che le lasagne si sono scolate bene dall'acqua stenderle nella teglia a strati, alternandole con uno strato di ragù (crema di zucchine e salsiccia), uno di besciamella, fino a riempire lo stampo.
Cuocetele in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.
Spegnete il forno e lasciate riposare qualche minuto prima di servirle.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
lunedì 13 ottobre 2014
Tutti i membri dell'MTC, credo si sentano quasi in colpa, in questo momento così doloroso per molti, a scriver di cucina,  non ci sono parole per commentare gli ultimi accadimenti, dobbiamo prendere ancora una volta esempio e non lamentarci per cosucce da nulla che possono inficiare la nostra quotidianità.
Ed ora andiamo in cucina: immagino l’espressione di ogni partecipante all’MTC la mattina del 5 del mese … io non ho persone con cui rapportarmi se non la mia assistente pelosa, che sveglio puntualmente appena vengo a conoscenza del tema mensile, lei prega la Ale che venga pubblicato ad ora più consona, alle nove lei ha già fatto colazione e si è appena riaddormentata, le ho spiegato che non tutto ruota intorno a lei, ma …
Appena letto il tema del mese della sfida dell'MTC
MTC di Ottobre 2014!!


proposto da Sabrina, di cui abbiamo seguito le esaustive e precise indicazoni, sono stata contentissima, perché la lasagna è un piatto che va fatto per i molti che, in Italia, si identifica con il nucleo familiare ed essendo io praticamente “senza famiglia” lo preparo raramente. Per me, più che altro, rappresenta il piatto del ricordo, mia nonna preparava il ragù, mia madre ed io la sfoglia, i profumi si spandevano nella cucina mescolandosi alle nostre chiacchiere, si creava un’armonia, un’alchimia che ancora oggi ho nel cuore e che cerco di ricreare con Magali che essendo anche lei senza famiglia mi comprende appieno.
Ritorniamo a noi, come d’abitudine sono andata da lei, ma questa volta avevo già le idee chiare, purtroppo essendo reduce da disavventure varie di salute, l’appetito in questo periodo non è proprio dei migliori e di conseguenza il pensiero di cucinare e mangiare certi cibi come il pesce proprio non mi va a genio …
Riritorniamo a noi, ho avuto quest’idea e Magali ovviamente mi ha dato il suo benestare, mi ha detto che Sabrina ha perfettamente ragione dicendo che la lasagna deve essere succulenta, ma se tutti sono costantemente a dieta come si fa a conciliare il tutto? E udite, udite la pelosotta ha detto che sono riuscita nell’intento!
Insieme abbiamo preparato questa lasagna con in mente un piano strategico ben preciso: farla assaggiare all’ignaro padrone di casa, carnivoro e godurioso di intingoli, salse per eccellenza e questo è stato il suo verdetto: “Gustosa, ben condita, è proprio la tipica lasagna!”, quindi se la preparate mi raccomando: “Sssttt, non dite niente a nessuno!”
Ho preparato una bella teglia, circa 6 porzioni abbondanti, e ho avanzato anche due barattoli di ragù da surgelare. Ed eccola …

L’alterlasagna
Ingredienti per una teglia per 6 persone:
Per la sfoglia verde:
gr. 135 di farina 0 di grano tenero + un po'
gr. 65 di semola di grano duro
gr. 60 di spinaci
2 uova

Per il ragù:
1,5 kg di pomodori piccadilly
100 g di fiocchi di soia
200 ml di brodo vegetale
1 gamba di sedano
1 cipolla bianca piccola
1 carota
1 bicchiere di vino rosso Dolcetto
olio d’oliva
un pizzico di zucchero
sale
zucchero

Per la besciamella:
2 cucchiai farina
3 cucchiai olio extra vergine delicato
500 ml latte di soia
noce moscata grattugiata fresca
sale

parmigiano grattugiato fresco


Preparazione:
Per il ragù: 
sciacquate i pomodori, asciugarli, tagliarli a metà, metteteli in una casseruola con coperchio e fate cuocere per circa 20 minuti. Passateli scolando già un po’ d’acqua di cottura.
Intanto pulite il sedano, la cipolla e la carota e tritate il tutto finemente con la mezzaluna.
Portate a ebollizione il brodo vegetale e versatevi i fiocchi di soia, abbassate il fuoco mescolate e fate cuocere qualche minuti, fino ad assorbimento del brodo.
In una casseruola con dell’olio d’oliva, fate soffriggere gli odori tritati, aggiungete la soia, mescolate bene e aggiungete il vino, una volta evaporato, aggiungete la passata di pomodoro, un pizzico di zucchero e regolate di sale.
Fate cuocere per un’oretta a fuoco lento.

Per la sfoglia: 
mettete sul tagliere le farine a fontana con al centro le uova e gli spinaci precedentemente lavati, cotti al vapore e strizzati bene della loro acqua.
Lavorate molto bene ed energicamente l'impasto fino ad amalgamare completamente gli spinaci e fino a quando non diventa liscio, aggiungendo, se necessario, della farina.
Farlo riposare coperto con una ciotola per una mezz'ora.
Riprendere l'impasto e stenderlo sottile con il matterello.
Una volta stesa, lasciare la sfoglia ad asciugare intanto che si prepara la besciamella.

Per la besciamella:
fate intiepidire il latte tenendone da parte un bicchiere.
Nel frattempo in una casseruola mescolate con un cucchiaio di legno, l’olio e la farina.
Mettete sul fuoco basso ed aggiungete poco per volta il latte tiepido, man mano che la salsa si addensa, ci impiega un pochino di tempo in più rispetto alla besciamella tradizionale.
Aggiungere alla fine una copiosa grattugiata di noce moscata e regolate di sale.
Aggiungete il latte che avete tenuto da parte se la besciamella si fosse troppo rappresa, prima di essere utilizzata.

La composizione della lasagna:
mettete a bollire abbondante acqua salata con l’aggiunta di due cucchiai di olio d’oliva.
Preparate una ciotola di acqua ghiacciata e uno scolapasta.
Tagliate la sfoglia in grandi rettangoli.
Buttatene un paio per volta nell'acqua bollente e quando riprende il bollore, scolateli con l'aiuto di una schiumarola, raffreddateli nell'acqua gelida e metteteli a scolare nello scolapasta e poi distendeteli sul tavolo su un canovaccio pulito.
Continuate in questo modo fino a cuocere tutti i rettangoli.
In una teglia da forno versare due mestoli di ragù e stenderli bene fino a coprire il fondo.
Man mano che le lasagne si sono scolate bene dall'acqua stenderle nella teglia a strati, alternandole con uno strato di ragù, uno di besciamella e una buona manciata di parmigiano grattugiato al momento (in tutto circa un etto), fino a riempire lo stampo.
Cuocetele in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.
Spegnete il forno e lasciate riposare qualche minuto prima di servirle.
E come dice Magali “Leccatevi i baffi!”
domenica 5 ottobre 2014
Chi ha un blog sa perfettamente che, a volte, o perché si è stanchi o per mancanza di idee o perchè si desidera solo scrivere cose belle od altri innumerevoli motivi non si ha voglia di pubblicare o addirittura viene in mente di “chiuderlo” definitivamente senza, in realtà, validi motivi.
Poi avviene qualcosa e ci si rende conto di volerlo raccontare … piacevole o meno, ci sarà sempre qualcosa da esternare.
Sono stata a Parigi per lavoro, non ho avuto tempo di fare foto, vedere mostre, troppo impegnata con il lavoro e poi sono stata male, parecchio male: soffro da oltre dieci anni di una malattia, che fortunatamente, non mi ha mai dato, finora, grossi problemi, è catalogata come sindrome (non ci sono cure definitive, ci si può solo augurare che non peggiori) di Meniere i cui sintomi principali sono crisi acute di nausea, vertigini che possono durare anche più giorni. Per farvela breve sono stata male tre giorni di fila immobilizzata a letto, ma la cosa più grave che sono stata male nel metrò, non potevo assolutamente far altro che accasciarmi e restare immobile in attesa di avere un momento di effimero benessere per riuscire a trascinarmi a casa. E’ una malattia invalidante, non riconosciuta, che limita il vivere quotidiano, che ti instilla insicurezza, perché in qualsiasi momento potresti uscire e stare male … io non ci penso e mi vinco, appena mi sono sentita un pochino meglio sono uscita da sola, non vi nego che avevo paura, ma penso che bisogna vincersi e andare avanti e poi perché, dietro l’angolo, puoi anche trovare cose belle. Come sapete cerco sempre di dare una spiegazione, un significato a qualsiasi evento della mia vita, ebbene l’acuirsi di questa brutta bestia, mi ha fatto riflettere su tante cose, sul fatto che, spesso, ci limitiamo a non vivere la nostra esistenza, dobbiamo realizzare qualche sogno, godere con gli occhi e la mente, far sì che il nostro essere nella sua totalità venga invaso dal bello da piccoli, grandi progetti che devono diventare realtà per significare la nostra vita, perché, se non agiamo così, questo sarebbe veramente un torto nei confronti di noi stessi ed anche di coloro che soffrono veramente ed hanno delle limitazioni fisiche nella loro quotidianità. Proprio per questo timorosamente mi vinco, per tutti coloro che so, non possono assolutamente farlo.
Vi ho scritto questo, perché, come dice Terzani, “si è soliti pensare che il dolore sia sempre altrui”, ma invece all’improvviso può toccare ognuno di noi, questo non ci deve far vivere nel terrore, ma deve aprire la via della sensibilità ai problemi del nostro prossimo, basta solo conoscere, diffondere con la speranza che in questo paese in cui ci sono molti "dimenticati" ciò avvenga in modo sempre meno accentuato, proprio a tal proposito, vi prego di dedicare un attimo di tempo ed andare su questo sito,  segnalatomi dalla mia cara amica Bruna, di questo vi ringrazio anticipatamente.
Beh ora dovrei compensare con una ricetta mega, ma mi sa che vi deluderemo, perché dopo i brutti eventi parigini al ritorno abbiamo anche avuto il febbrone familiare (per fortuna la pelosotta esclusa) di cui subiamo gli strascichi, quindi ci dovete perdonare e accontentarvi di questa ricetta semplice, dai colori ancora estivi, attuabilissima ancora in questo periodo.

Cavatielli gamberi e fagiolini
Ingredienti per quattro persone:
300 g di cavatielli
300 g di pomodori datterini
150 g di fagiolini
300 g di code di gamberi
1 scalogno
maggiorana
olio di oliva
sale
peperoncino

Preparazione:
fate cuocere in acqua salata i fagiolini precedentemente puliti, scolateli.
Tuffate i pomodori in acqua bollente per un minuto, pelateli e tagliateli in due.
In una padella antiaderente fate cuocere per un minuto da ambo le parti i gamberi, fate raffreddare, sgusciateli e privateli del “filo” nero.
In una padella antiaderente con dell’olio di oliva fate soffriggere lo scalogno, affettato sottilmente, aggiungete i pomodori, il sale e peperoncino. Fate cuocere 10 minuti, aggiungete i gamberi, i fagiolini, la maggiorana e fate cuocere altri 5 minuti.
Fate cuocere i cavatielli in abbondante acqua salata, scolateli e fateli saltare in padella con il sugo.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

ELENCO RICETTE

ELENCO RICETTE
clicca sul micio!

Cerca nel blog

Archivio blog