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Magali

Magali
martedì 25 giugno 2013
Avete presente quella pubblicità che dice "Tutto questo non ha prezzo con Mastercard", ebbene una cosa che per me non ha prezzo, perchè ha un valore inestimabile, oltre alla salute e al tempo ovviamente, è la solitudine. Credo di essere una delle rare donne che sta benissimo in solitudine, anche protratta per giorni, senza alcun contatto umano mi ricarico le batterie e quando ciò viene a mancare arrivo a livelli di intollerabilità rilevanti. Alcuni la temono, invece per me è veramente vitale.
Finalmente è arrivata l'estate, io sono ancora in città, ma mi piace comunque vedere il cielo terso e non mi lamenterò mai del caldo, non lo patisco e quindi che caldo sia! Credo che se mi sentisse Magali non sarebbe dello stesso parere!
Eccoci a partecipare al contest di Cinzia e Valentina, i colori per la ricetta di questo mese sono il rosso e l'azzurro.

Ecco qui cos'abbiamo preparato
Semifreddo alle ciliegie
Ingredienti:
250 g di ricotta
2 uova
40 g di zucchero
21 savoiardi per uno stampo da 20 cm
300 g di ciliegie pesate con il nocciolo
50 g di ribes essiccati
una fialetta di estratto di vaniglia
250 g di acqua
1 biccherino di rum
4 cucchiai di zucchero

Preparazione:
montate i tuorli con 40 g di zucchero e la fialetta di vaniglia. Unite la ricotta, amalgamate bene fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli al composto.
Denocciolate le ciliegie ed aggiungetele al composto insieme ai ribes, mescolate bene.
In una terrina mettete l’acqua, il rum e 4 cucchiai di zucchero. (se volete potete evitare il rum ed aggiungere dell’acqua di fiori d’arancio).
Foderate uno stampo a cerniera con della pellicola da cucina (vi sarà più facile per sformare la torta), e poi ricoprite dapprima il perimetro e poi il fondo con i savoiardi inzuppati. Versatevi il composto e ricoprite il tutto con altri savoiardi inzuppati.
Mettete la torta in freezer per almeno 2-3 ore prima di servire.
E come dice Magali “leccatevi i baffi”.
domenica 23 giugno 2013
Oggi vi parlo di un nuovo fenomeno, su cui credo i sociologi troverebbero terreno fertile, la foodblogger mania. Ebbene sì credo che per lo meno l’80% delle persone che hanno un blog di cucina ne siano o ne siano state afflitte, è inutile negarlo alla fine diventa un’ossessione. Io forse ho provato questa sensazione  il primo anno quando ho cominciato la sfida con me stessa pubblicando una ricetta al giorno, poi piano piano ne sono uscita …
Per me, poi, non essendo maniaca delle fotografie e non imponendomi, attualmente, alcun giorno di pubblicazione fisso, ora il blog ha veramente, secondo la mia opinione, il giusto ruolo: è solo un rifugio, un’isola felice a cui approdare, un modo per conoscere persone a me simili, non ho manie di sperimentare, o meglio le avrei se mi potessi avere a disposizione uno gnomo pulitore, non mi piace parlare solo di cucina, perché ho tanti altri interessi, lo tengo vivo, lo alimento, ma senza che ciò diventi un’ossessione. Forse in uno o due blog ho letto di questo fenomeno, perché in pochi/e ammettono sinceramente che questa è una realtà. E’ un ottimo strumento, ma l’importante è non farsi prendere la mano, non perdersi in un calendario programmato o in archivi infiniti di ricette, il tutto deve essere un mero divertimento e nulla di più.Magali di sicuro non si fa prendere la zampotta visto che dato il tempo umido vi mostro come sta in questi giorni!

Ecco un'altra ricetta per la sfida Ponti
Il tema è “Hey sono un cuoco 5 stelle!” ovvero creare con ingredienti semplici un piatto da chef. Magali ed io non abbiamo neanche una stella e non ci crediamo assolutamente cuoche, ma semplici pasticcione che si aggiustano in una cucina vintage che tra un po' verrà dichiarata reperto archeologico, ma non ci lamentiamo e andiamo avanti. Dobbiamo anche aggiungere che la voglia di cucinare, in questo periodo, è sotto i piedi e le zampotte, quindi questo è il massimo che siamo riuscite a produrre!


Riso Italian Style
Ingredienti per 4 persone:
150 g di riso carnaroli
falde di peperoni grigliati Ponti
carcioghiotto Ponti
20 code di gambero
basilico
olio extra vergine di oliva
sale

Preparazione:
fate cuocere il riso in acqua bollente salata, scolatelo e mettetelo a raffreddare.
Nel mixer frullate i peperoni.
Con la mezzaluna tritate i carciofi e il basilico.
Aggiungete al riso due cucchiai di olio, mescolate e dividetelo in tre parti.
In una parte aggiungete i peperoni, nell’altra i carciofi e nella terza nulla.
Pulite i gamberi e passateli in una padella antiaderente per due minuti.
Mettete il riso in stampini, pressate e sformate, presentate come nella fotografia.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
sabato 15 giugno 2013
Ecco un'altra ricetta per la sfida "Arrivano i teenager"
Quindi abbiamo pensato ad un piatto rapido, da preparare al volo quando arrivano persone all'improvviso, ma allo stesso tempo appetitoso.


Agnolotti al volo
Ingredienti per 4 persone:
500 g di agnolotti al brasato
100 g di provola
6 carcioghiotto Ponti
1 cucchiaino di aceto dolce agro Ponti

Per condire:
menta
basilico
mandorle
sale
olio extravergine di oliva

Preparazione:
pulite il basilico e la mente, lavate e asciugate. Tritateli con la mezzaluna.
Tritate le mandorle, il basilico, la menta, aggiungete l’aceto, l’olio q.b. e il sale, mescolate bene.
Tagliate il carcioghiotto a fettine.
Tagliate la provola come preferite.
Fate cuocere gli agnolotti in acqua bollente salata, scolate e conditeli con la salsina e la provola, se desiderate passate in forno o al microonde per far fondere il formaggio.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
giovedì 13 giugno 2013
L'unica cosa che in questo periodo riesco a fare, a volte, di sera è riuscire a vedere un film ed oggi vi parlo di
"Tutti pazzi per Rose" lo posso definire come una sorta di caramella di zucchero con incarto di stagnola e poi quello colorato. Mi spiego meglio è una vera chicca per gli amanti del film francese, narra la storia di Rose che vive in un paesino nella bassa Normandia e, invece, di sottostare alle regole che le impongono il matrimonio con un giovane del paese, impara a scrivere a macchina e realizza il suo sogno di diventare segretaria. Questo è solo l'inizio, durante lo svolgimento del film, grazie all'allenamento del suo capo, di cui poi si innamorerà, le sue dita scorreranno sempre più velocemente sulla tastiera fino ad arrivare ai campionati mondiali di dattilografia. La storia si svolge alla fine degli anni '50 e  rispecchia tutti i canoni dei film di quell'epoca: il sano ottimismo, il lieto fine ed è completato da una minuziosa cura per i dettagli, catapultando lo spettatore nel 1959. Gli amanti del cinema francese non potranno che trovarlo delizioso ed alla fine ne usciranno deliziati.
Ed ora andiamo in cucina, eccoci come di consueto e con rinnovato piacere a partecipare all’MTC
In questo periodo sono molto indaffarata, ho tante ricette da pubblicare, ma arrivo a sera e puntualmente rimando a domani, ma quale domani? Sono svogliata, perchè vorrei avere più tempo per fare più cose e raccontarvele, perchè mi piace avere sempre un ante ricetta, quindi inglobata in questo vortice di impegni, anche questa volta ho incaricato Magali che, per fortuna, è sempre pronta a sostituirmi. Lei, a sua volta, ha chiesto aiuto a un suo vecchio amico francese: Alain Duchatte, che era già venuto in nostro soccorso in precedenti occasioni, sia qui che qui, quindi alla fine la nostra non è una caesar salad, ma solo la salade di Alain e Magali.
Insalata di Alain e Magali
Ingredienti:
un cespo di lattuga romana
5 fettine di bacon
pane Polaine
1 noce di burro
50 g di parmigiano reggiano

50 g di maionese
1 cucchiaino di senape
10 filetti di acciuga sott'olio
olio
sale
aceto
pepe

Preparazione:
mettete in una teglia un foglio di carta forno adagiatevi le fette di bacon, poi un altro foglio di carta forno e una teglia sovrapposta, fate cuocere per 30 minuti in forno a 120°.
Togliete dal forno e asciugatele con della carta da cucina, tagliatele in rettangoli.
Pulite l'insalata, lavatela e asciugatela bene.
Tagliate il pane e fatelo dorare in padella con la noce di burro.
Affettate il parmigiano.
Frullate i filetti di acciuga con la maionese e la senape.
In una scodella mescolate l'olio, il sale, il pepe e l'aceto.
Componete l'insalata con tutti gli ingredienti.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"
lunedì 3 giugno 2013
“Nella casa” di Ozon narra di un professore che insegna letteratura in un liceo ad una classe mediocre, tra cui spicca, però, Claude che gli sottopone dei temi che termina con la parola “continua”. Inizia così, incalzato, anche dal professore a scrivere sempre il seguito della storia che si svolge all’interno della casa di un suo compagno di classe, che appartiene ad una “normale” famiglia borghese. Claude è proprio attratto dalla normalità di questa famiglia, visto che quella di cui lui fa parte non lo è per nulla. Egli si introduce in questo ambiente fino ad insinuarsi, ma, alla fine, ne resterà irrimediabilmente escluso.
Riuscirà anche a portare al suo stesso livello il professore, riuscendo a privarlo del lavoro, degli affetti, dell’equilibrio e della sua forse, apparente, normalità, arrivando ad instaurare con un lui un legame di “fratellanza” nella mediocrità materiale alimentata dal desiderio di introdursi in un’altra casa per immaginare o vivere le vite di chi ne fa parte.
Il film è molto ben orchestrato ed incalzante, vi si alternano finzione e realtà e non si riesce a cogliere la vera faccia dell’una o dell’altra, ma questo non è rilevante. Ne sono uscita con una sensazione sgradevole di estremo sbigottimento, perché al di là dell’importanza che si dà alla cultura, all’arte, nel finale i protagonisti ne escono sconfitti, ed il “gioco” riesce a prendere il sopravvento sulla loro stessa esistenza, dimostrando di non essere in grado di vivere una propria vita, ma solo di attingere linfa vitale da quella altrui.

Ecco un'altra ricetta per la sfida "Tutti da me il sabato sera"
I vincoli sono gli stessi della ricetta precedente ovvero: due prodotti Ponti a scelta, un frutto secco, pesce azzurro e fiori di zucca. Abbiamo ipotizzato, al contrario dell'altra votla, che gli amici fossero in numero ridotto ed abbiamo preparato qualcosa di un pochino più elaborato.


Tortino del sabato sera
Ingredienti per 4 persone:
200 g di acciughe fresche
la mollica di un panino raffermo
una quindicina di fiori di zucca
pomodori secchi all’olio di semi di girasole “Ponti”
aceto balsamico di Modena “Ponti”
nocciole tritate
timo, basilico
olio di oliva extravergine
sale

Preparazione:
pulite, sciacquate ed asciugate le acciughe.
Pulite i fiori di zucca, privateli del pistillo, lavateli bene, asciugateli e tagliateli a metà.
In una scodella con un bicchiere e mezzo di acqua e 1/3 di bicchiere di aceto balsamico, mettete il panino, privato della crosta, tagliato a pezzi, appena si è ammorbidito, strizzatelo e tritatelo grossolanamente.
Prendete dei pomodori sott’olio (circa 6) asciugateli e tagliateli a pezzetti.
In una scodella mettete la mollica, i pomodori, il timo, il basilico e regolate di sale.
Ungete gli stampini, foderateli con il fiore di zucca, poi le acciughe, salate, mettete il composto di mollica e pomodori, delle acciughe e ancora farcia, coprite con i fiori di zucca.
Fate cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti.
Sformate, spolverizzate con le nocciole tritate e servite.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

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