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Magali

Magali
giovedì 20 maggio 2010
Oggi a Magali e me è venuto un dubbio ed allora, dizionario alla mano, siamo andate alla voce vergogna: turbamento e timore che si provano per azioni, pensieri o parole che sono o si ritengono sconvenienti. (da il nuovo Zanichelli).
Tempo fa questo termine era utilizzato ed ora appare scomparso dal lessico comune. In effetti questo sentimento lo si dovrebbe provare quando si è consci di avere compiuto un atto che è condannato dalla coscienza morale. Ma anche quest’ultima esiste ancora? Evidentemente anche questa è stata venduta in cambio di agi, vantaggi, potere …
Si arriva al punto di mentire dapprima a se stessi e poi agli altri, illudendosi di essere irreprensibili ed arrivando al punto di non provare alcun rimorso. Ma se nessuno provoca il male, se siamo tutti buoni, allora neghiamo l’esistenza di Caino.
Prendiamo possesso del valore della coscienza, assumiamo la consapevolezza di commettere azioni scorrette, favoritismi … riabituiamoci ad arrossire.
Forse penserete che siamo bigotte, ma non è così. Cominciamo tutti noi a prendere decisioni sulla base di più moralità e meno interesse, ai giovani insegniamo l’onestà e non la furbizia. Solo così guardandoci allo specchio dell’anima non ci vergogneremo di noi stessi. Oggi non è facile avere il tempo di “osservarsi interiormente” e provare rimorso è sempre più difficile, visto che se ci guardiamo intorno vediamo sempre qualcuno che agisce peggio di noi, ma io sono convinta che vi sia, in ognuno di noi, ancora una scintilla di questo sentimento, un lampo di coscienza, un fremito di colpa che fa sperare Magali e me in un essere UMANO e in un mondo che abbia sempre più questa connotazione e dove vi sia costantemente una netta distinzione tra bene e male, giusto e ingiusto, onesto e scorretto, e che questi vocaboli non si offuschino, dietro una coltre di giustificazioni, fino ad avere la stessa valenza.
Guardate Magali, finalmente sono riuscita a farle le fotografie, come vedete oggi aveva molta sete!



Ed ecco la ricetta del giorno, oggi ha cucinato Magali.

Filetto al pepe verde
Ingredienti per 4 persone:
4 filetti di vitello
4 cucchiai di whisky
6 cucchiai di panna
pepe verde macinato fresco
sale
olio di oliva

Preparazione:
in una padella antiaderente con poco olio far saltare i filetti a fuoco vivo per qualche minuto.
Togliere dal fuoco e tenere al caldo.
Nella padella mettete la panna, il whisky, sale e fate cuocere qualche minuto, rimettete i filetti in padella e spolverizzate da ambo le parti con il pepe verde. Il tempo di cottura dipende dal vostro gusto.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

2 commenti:

cristi ha detto...

Eh, buona anche questa! Io trovo che il whisky si sposi benissimo con i sughi che rilascia la carne. La panna poi fa il resto...

Rosetta ha detto...

Buonoooo !!! il filetto, non il micio ... quello è straordinario.
Mandi

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