pâtes et pattes

Ho visto questo film in francese, ma è uscito anche in Italia.

Billi è nata in Cina, ma si è trasferita a New York da piccola con i genitori, ascoltando una conversazione comprende che Nai Nai, la nonna paterna, è in fin di vita a causa di un tumore ai polmoni.

Con la scusa dell’imminente matrimonio del cugino di Billi, tutta la famiglia, compreso anche quella dell’altro figlio di Nai Nai, Hao Hao che vive in Giappone, si riunisce in Cina.

Billi scopre che nulla è stato detto alla nonna circa la gravità della sua malattia, perché secondo una tradizione cinese bisogna nascondere una diagnosi fatale, affinchè l’interessato muoia sapendo di essere condannato.

Tutto questo cozza con la mentalità americana “della trasparenza” acquisita da Billi che si trova a vivere una situazione molto conflittuale, ma alla fine accetta di non rivelare nulla all’amata nonna e, partecipa anche alla falsificazione degli esiti.

La Cina con le sue tradizioni, i legami, i ricordi di Billi legati alla casa dove ha vissuto i suoi primi anni di vita e che ormai ha lasciato il posto a orribili e immense costruzioni …

Un film in cui i protagonisti principali sono l’attaccamento alle tradizioni, l’unione familiare, spesso contrastata dai diversi stili di vita, ma assolutamente indissolubile e coesa per far fronte comune contro il male, per proteggere Nai Nai e farle vivere gli ultimi tempi avvolta da un amore assoluto.

Ci si domanda se anche Nai Nai faccia parte del “gioco” della finzione, ovviamente a fin di bene, e se sia a conoscenza delle sue reali condizioni di salute?

Un film da assaporare fino alla fine e … non perdetevi l’ultima scena …