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Magali

Magali
lunedì 13 agosto 2018
Ti scrivo quello che vorrei qualcuno scrivesse di me il giorno in cui partirò per il lungo viaggio, solo la verità, non vorrei elogiassero un buon carattere, perché non l’ho mai avuto e tu, caro amico mio in questo mi assomigliavi, ma come me tu c’eri … quando ero sola e dovevo portare Giacomo dal veterinario tu e Pia c’eravate, quando ritrovai il cucciolo di pipistrello e vi telefonai, perché non sapevo come accudirlo, voi siete arrivati subito, quando mi invitavate al campeggio e tu gentilmente mi accompagnavi a casa, quando camminavamo tutti e tre insieme con Ursy sulla spiaggia dell’est, quando al sabato mi lasciavi sempre i giornali nel giardinetto, quando mi hai fatto scoprire i primi micini neri al mas e quanti sono sopravvissuti grazie al vostro "nutrimento" in mia assenza, quando mi prendevi sempre in giro, quando apprezzavi la mia insalata russa e la frittata di cipolle, quando accompagnavi me e Pia borbottando al mercato di Arles, con il tuo "brusco" carattere tu c'eri. All’inizio non capivo la tua ironia, ma con il tempo ho iniziato a vedere al di là, a riconoscere il “bello” della tua essenza, la tua affidabilità, la tua gentilezza, la tua riservatezza, quando ero qui da sola e voi eravate presenti, io non avevo timori, perchè tu c'eri. Eri scontroso, ma quando una persona conquistava la tua fiducia, ti era amica per sempre.
Le partenze improvvise hanno caratterizzato e lacerato la mia esistenza e la tua così inaspettata, involontariamente, fa affiorare tanti ricordi che non vorrei affluissero alla mia mente e così il dolore diventa ancora più pesante e il peso sul cuore ritorna schiacciante fino a togliermi il respiro, come tanti anni fa.
Le parole non servono a nulla, lo so, ma servono a me, sono vigliacca, non me la sento di sopportare in silenzio, di tenere dentro la mia sofferenza, sono una donna dalla dura scorza, che cela tante cicatrici, e non sono brava a esternare la mia partecipazione, confortare le persone che hai amato che restano da sole,  a loro posso solo dire con tutto il cuore: "Io ci sono, sono qui con le braccia aperte, ad ascoltare e pronta a comprendere il silenzio".
E adesso non posso che dirti "Ciao caro Roberto, buon viaggio e sappi che ti ricorderò spesso in questi luoghi che hai tanto amato".

1 commenti:

carmen ha detto...

Ciao Helga, mi dispiace...un abbraccio

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