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Magali

Magali
giovedì 13 giugno 2019
La perla di oggi la dedico a me stessa, donna da sempre impaziente👿! Soprattutto, negli ultimi tempi, ho imparato ad esserlo e, prossimamente, quando oltre ad esercitare quest'arte, saro' anche in grado di far sì che tutt cio' che non mi aggrada scivoli come acqua sui sassi, potro' ritenermi altamente soddisfatta😊 e da qui la santità 😇sarà ad un passo!😁

23 - Sii paziente
E’ legittimo desiderare che le cose accadano in modi appropriati e nei tempi voluti. Nella vita, però, si verificano situazioni che mettono a dura prova la nostra pazienza. Cosa si può fare in questi casi?
Essere pazienti significa gestire i ritardi, le difficoltà o i disagi, senza crearsi ulteriori aggravanti. Le circostanze sono quelle che sono, ma l’essere paziente ti protegge dal loro impatto.
Essere impazienti, al contrario, vuol dire interpretare le circostanze come se venissimo bloccati o maltrattati, cosa che ci fa sentire frustrati, piantati in asso e disturbati. Allora diventi insistente e ti ripeti frasi del tipo: ”Tutto ciò deve cambiare!”, ma il il cambiamento auspicato non si realizza solo perché lo invochi.
Impazienza combina tutti e tre gli ingredienti dello stress tossico: esperienze spiacevoli, pressione o urgenza e mancanza di controllo.
L’impazienza, in realtà, è una forma di insoddisfazione: significa resistere a ciò che è. La pazienza, viceversa, percepisce una correttezza di fondo: è la porta che conduce verso la soddisfazione. L'impazienza è arrabbiata, la pazienza è in pace.
La pazienza potrebbe sembrare una virtù superficiale, ma in realtà incarna una profonda comprensione della natura delle cose: esse, infatti, sono interconnesse, confuse, in perfette e di solito non riguardano esclusivamente te. la pazienza e, inoltre, Contiene anche un meraviglioso insegnamento riguardo al desiderio: certo, desiderare qualcosa è bello, ma resta sereno se non puoi averlo. La pazienza ti aiuta a comprendere che non puoi far scorrere il fiume più velocemente di quanto fluisce.
Come
Per una visione di insieme, rifletti su queste domande:
  • cosa ti fa sentire la pazienza? E che cosa ti fa sentire l’impazienza?
  • Come ti senti nei confronti di qualcuno che è veramente paziente? E come ti senti, invece, nei confronti di qualcuno veramente impaziente?
  • Cosa ti rende impaziente?
  • Cosa ti aiuta a rimanere paziente?
Nelle situazioni difficili:
  • prova fare un passo indietro rispetto ai pensieri che ti rendono impaziente, come credere di avere ragione o di essere superiore o di sentirti nel giusto quando insisti oltre misura. ricorda che gli standard differiscono da persona a persona e da cultura a cultura. Rammenta a te stesso che non vi è, di solito, nulla di estremamente urgente.
  • Sii consapevole di ogni sensazione e di ogni emozione, che provi a livello del corpo, provocata dal ritardo e dalla frustrazione e vedi se puoi tollerarle senza reagire con impazienza. Rilassa il tuo corpo, stai nel momento presente e apriti al sentimento che fondamentalmente tu vai bene così, proprio come sei adesso.
  • Piuttosto che sentire che stai "sprecando" il tuo tempo, trova tutte le cose che ti gratificano nelle situazioni che mettono alla prova la tua pazienza, come ad esempio guardarti intorno e trovare, comunque, qualcosa di bello. Fai attenzione al tuo respiro mentre rilassi il tuo corpo e desidera il bene degli altri .
  • Prova ad avere compassione per coloro che sembrano intralciare la strada o che ti sembra siano troppo lenti.
  • Prendi in esame una conversazione, o perfino una relazione nel suo complesso, guardala ora intenzionalmente con gli occhi della pazienza. Potresti reagire più lentamente in maniera più ponderata (ad esempio senza interrompere), lasciando che l'altra persona abbia più tempo per parlare e permettendo che le questioni meno importanti scivolino via.
  • Esercitati con delle situazioni quotidiane, come, ad esempio, un pasto e prenditi alcuni secondi o minuti in più prima di cominciare, proprio per rafforzare i muscoli della pazienza.
  • Offri la pazienza come un dono sia gli altri, quando hai a che fare con le loro problematiche, che a te stesso, desiderando la vera felicità.

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