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Magali

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giovedì 5 dicembre 2019
Lo so è periodo dell'avvento, ma, per non interrompere il cammino, continuo le perle settimanali e ci stiamo avvicinando pian piano al traguardo!
Perla 48 - Non prenderla sul personale
Se una persona cara è, inaspettatamente, critica nei tuoi confronti, ti ferisce e tu vorresti affrontare la situazione parlandone con lei, fino forse ad arrivare a prendere le distanze dalla situazione.
Al tempo stesso considera Quali potrebbero essere state le cause che hanno determinato il fatto che quella persona sia entrato in conflitto con te. E, ad esempio, potrebbe avere interpretato in modo erroneo le tue azioni, potrebbe essersi trattato di problemi di salute, di sofferenza, di preoccupazioni e di rabbia per cose che, fra l’altro, non sono relativi a te; o ancora potrebbe essere dipeso da te temperamento, dalla sua personalità, dalle esperienze riferibili alla sua infanzia, dagli effetti della cultura, dell’economia o dagli eventi del mondo. Oppure da cause che risalgono Al passato, come ad esempio il modo in cui i suoi genitori furono a loro volta educati.
Riconosci questa verità, semplice e tuttavia meravigliosa: la maggior parte delle volte, siamo un po’ come gli attori che recitano i drammi scritti dagli altri. Quando guardi alle cose in questo modo, diventerai, in maniera naturale più calmo metterà le situazioni nella giusta prospettiva e non ti lascerà intrappolare dal meccanismo io-me-me stesso. Allora ti sentirai meglio e svilupperai maggiore chiarezza rispetto al da farsi.
Come
Per iniziare abbi compassione verso te stesso.
Inoltre:
  • nota quando cominci a prendere sul personale qualcosa di ciò che accade. Sii consapevole di quello che si prova in tale circostanza, ma anche di quello che si prova a rilasciare il senso di essere il bersaglio personale di qualcosa.
  • Fai attenzione a non dare per scontato e le intenzioni degli altri. Forse non l’hanno fatto “apposta“. Ho forse in parte erano intenzionalmente rivolto a te ma quell’intenzione in seguito si è mescolata con una decina di altri possibili fattori.
  • Cerca di avere compassione per gli altri. Anche loro probabilmente non sono del tutto felici. La tua compassione per loro non ti indebolirà e non li scagionerà, ma ti farà sentire veramente meglio.
  • Se vuoi, esplora cosa significa rilassare il senso del sé, dell’io, di me e di mio, in generale. Ad esempio nota la differenza tra “vi sono dei suoni“ e “sto sentendo qualcosa“, oppure tra “vi sono dei pensieri“ e “sto pensando“. Osserva come il senso del sé fluttua, andando avanti indietro come cresca normalmente quando ci sono problemi da risolvere e come diminuisca altrettanto naturalmente quando provi calma e benessere. La fluidità del “me“ nella mente è in relazione alle attività dinamiche e passeggere del cervello; i pensieri relativi a se stessi sono prodotti in tutto il cervello, incastrandosi e facendosi largo tra altri pensieri, quelli non relativi al sé, nei substrati neurali delle correnti di consapevolezza. Apprezza il fatto che “Io“ e più un processo che un’abilità: “un processo dell’ego“. Goditi il benessere e l’apertura che emergono naturalmente quando il senso dell’ego fa un passo indietro.
Immergiti pienamente nel senso di forza e di pace che scaturisce dal prendere i fatti della vita in maniera molto personale.



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