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Magali
lunedì 12 aprile 2010
263 - Crostini con asparagi
Pubblicato da
pâtes et pattes |
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Vi ricordate quando qualche tempo fa abbiamo parlato dei nostri elettrodomestici?
Udite, udite ora anche il pc portatile di Helga sta facendo le bizze, pulendolo è saltato qualche tasto, dovrò cercare di scrivere tutte parole senza la esse, perché pigiare questo tasto sta diventando un’impresa improba! Confidiamo nel fatto che Fabio arrivi in nostro soccorso …
Oggi mentre cucinavamo riflettevamo sul fatto di come sono differenti gli esseri umani, Magali ed io non conosciamo la noia, anzi le giornate non ci bastano mai … ripensando alle foto scattate a Boston, abbiamo pensato che la difficoltà genera entusiasmo, impegno e voglia di apprendere. Ho iniziato a fotografare verso i 16 anni e mio padre mi aveva regalato una macchina che lui aveva comprato, ma non usava, la “mitica” minolta manuale srT101b. Mentre lavoravo studiavo e con i miei guadagni avevo acquistato l’obbiettivo grandangolare e il tele. Con il tempo avevo iniziato anche a sviluppare le foto in bianco e nero. Ogni volta che rendevo mia un’immagine studiavo i tempi, diaframmi … e cercavo di fare attenzione, anche perché, non avendo molti soldi non potevo correre il rischio di far sviluppare un rullino di schifezze!
Ora le macchine digitali hanno ucciso tutto questo, si scatta senza ritegno, ma quante belle foto si fanno?
Io, per prima, mi ripropongo di non farlo, ma ricado sempre nella trappola “dell’automatico”.
Raccontando a Magali questo mio “spicchio” di vita, abbiamo dedotto che le strade che percorriamo con facilità non sempre sono le migliori, eppure se possiamo tutti noi le prediligiamo. Ci giustifichiamo con noi stessi e troviamo la scusa del tempo, che domani imboccheremo quella più ardua, ma poi …
Di primo acchito crediamo fare meglio, ma vi assicuriamo che “la salita” arricchisce! La pelosa ha detto che vuole comprarsi 4 scarpette per cominciare la scalata!
E’ da pasqua che non pubblichiamo una fotografia di Magali, per evitare che si offenda ed abbandoni il blog provvedo subito! Qui si è appena svegliata, non so come farei senza la sua supervisione!
Udite, udite ora anche il pc portatile di Helga sta facendo le bizze, pulendolo è saltato qualche tasto, dovrò cercare di scrivere tutte parole senza la esse, perché pigiare questo tasto sta diventando un’impresa improba! Confidiamo nel fatto che Fabio arrivi in nostro soccorso …
Oggi mentre cucinavamo riflettevamo sul fatto di come sono differenti gli esseri umani, Magali ed io non conosciamo la noia, anzi le giornate non ci bastano mai … ripensando alle foto scattate a Boston, abbiamo pensato che la difficoltà genera entusiasmo, impegno e voglia di apprendere. Ho iniziato a fotografare verso i 16 anni e mio padre mi aveva regalato una macchina che lui aveva comprato, ma non usava, la “mitica” minolta manuale srT101b. Mentre lavoravo studiavo e con i miei guadagni avevo acquistato l’obbiettivo grandangolare e il tele. Con il tempo avevo iniziato anche a sviluppare le foto in bianco e nero. Ogni volta che rendevo mia un’immagine studiavo i tempi, diaframmi … e cercavo di fare attenzione, anche perché, non avendo molti soldi non potevo correre il rischio di far sviluppare un rullino di schifezze!
Ora le macchine digitali hanno ucciso tutto questo, si scatta senza ritegno, ma quante belle foto si fanno?
Io, per prima, mi ripropongo di non farlo, ma ricado sempre nella trappola “dell’automatico”.
Raccontando a Magali questo mio “spicchio” di vita, abbiamo dedotto che le strade che percorriamo con facilità non sempre sono le migliori, eppure se possiamo tutti noi le prediligiamo. Ci giustifichiamo con noi stessi e troviamo la scusa del tempo, che domani imboccheremo quella più ardua, ma poi …
Di primo acchito crediamo fare meglio, ma vi assicuriamo che “la salita” arricchisce! La pelosa ha detto che vuole comprarsi 4 scarpette per cominciare la scalata!
E’ da pasqua che non pubblichiamo una fotografia di Magali, per evitare che si offenda ed abbandoni il blog provvedo subito! Qui si è appena svegliata, non so come farei senza la sua supervisione!
Ed ecco la ricetta per giorno, mia mamma la preparava come secondo, io la preferisco come antipasto in una cenetta seguita o da un primo o da un secondo o come stuzzichino in un apericena!
Crostini con asparagi
Ingredienti per 4 persone
8 fette di pancarré
16 asparagi
4 fette di prosciutto cotto
8 sottilette
20 g di burro
Preparazione:
pulite e fate cuocere al dente gli asparagi in acqua bollente salata.
Imburrate le fette di pane e su ognuna mettete mezza fetta di prosciutto, due asparagi e una sottiletta.
Metteteli sulla placca del forno imburrata e fate cuocere a 180° per 10 minuti.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Etichette:
antipasto - stuzzichino
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1 commenti:
Cara Helga, ti avevo raccomandato di non fare pulizie troppo approfondite, ed ora....
Non potrai più nemmeno salutare Ursula!
Però questo antipastino facile con gli asparagi lo preparerò domani !
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