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Magali

Magali
sabato 20 febbraio 2010
Innanzitutto voglio ringraziare Antonietta la mia cara amica verduriera del mercato di via Di Nanni a Torino, grazie a lei riesco a preparare tutte le ricette a base di frutta, verdura e uova, mi fornisce sempre prodotti freschi e mi sopporta con le mie richieste, a volte, fuori stagione. Ho deciso di soprannominarla "la donna della domenica" visto che per motivi di lavoro riesce a vedermi soprattutto la domenica!
Oggi riflettevo sull'amicizia, non importa confidarsi sempre con qualcuno, ma il poter trascorrere qualche momento anche solo a bere un tea insieme e a sdramattizzare ridendo con leggerezza è veramente bello. Gli affanni sbiadiscono lasciando spazio a sprazzi di sereno.
Ho trovato queste parole che esprimono, meglio di quanto io sia in grado di fare, la vera essenza di questo sentimento per me molto importante, anzi direi fondamentale nella mia vita:

Un'amica è l'unica
persona che può
correggere i tuoi difetti ...
e ha il buon senso di provarci.
L'amore lega
indissolubilmente due vite, come gemelli
siamesi.
L'amiciza permette di camminare
comodamente fianco
a fianco.

Pam Brown (1928)



Charlotte cioccolato e mele
Ingredienti per 4 persone:

2 mele golden
10 g di burro
3 cucchiai di zucchero
cannella in polvere
150 g di cioccolato fondente
200 ml di panna
20 biscotti savoiardi
1 dl di brandy
1 tazzina di acqua

Preparazione:
Sbucciate le mele, togliete i torsoli, tagliatele in quarti e poi a piccoli pezzi. In una padella antiaderente mettete il burro, aggiungete le mele e un pizzico di cannella e 2 cucchiai di zucchero, fate cuocere per dieci minuti finchè i pezzi sono quasi disfatti.
Fate sciogliere il cioccolato a bagno maria, togliete dal fuoco e aggiungetevi la panna calda e mescolate. (Io nella crema non ho aggiunto zucchero). Aggiungete le mele e mescolate.
In un’insalatiera mettete il brandy, l’acqua e il cucchiaio di zucchero. Inzuppate uno per volta i savoiardi. Mettete in ogni stampino uno strato di savoiardi alternato ad uno di crema e terminate con uno strato di savoiardi. Coprite con pellicola da cucina e mettetevi sopra un peso. Vi conviene prepararla il giorno prima. Al momento di servire rovesciate lo stampino su ogni singolo piatto.
Potete, se desiderate, utilizzare una forma sola, ovviamente più grande.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
venerdì 19 febbraio 2010
Qui piove e la città appare più grigia e tetra del solito, come dice giustamente Tiziana che ringraziamo di tutto, oggi è un tempo da lupi e non da gatti! Per una serie di spiacevoli, ma non gravi, eventi, mi sento triste, direi molto triste. Avete presente quando senti che ogni parte del tuo corpo anche la più insignificante, come i peli e le unghie dei piedi, siano intrise da questo sentimento. Ho reso l’idea?
Ebbene oggi, anche con lo strufugnamento di Magali e con la consapevolezza di essere una persona fortunata, mi sentivo giù di morale.
E per l'appunto mi sono tornate alla memoria alcune parole su questo argomento:

“La tristezza non può
entrare attraverso queste porte.
Dalle finestre
entra l’aria del mondo,
le rosse rose muove,
le bandiere ricamate
del popolo e delle sue vittorie.
Non puoi.
Qui non entri.”


da “Ode alla tristezza” Pablo Neruda


Per non sprofondare ancora di più in queste sabbie mobili, Magali ed io ci siamo scrollate e abbiamo deciso di cucinare qualcosa di nuovo per esorcizzare e scacciare questa brutta bestia.
Abbiamo preparato un piatto con ingredienti invernali, ma colorato per dare allegria a questa giornata! Lo abbiamo guarnito con dei cuori, che manifestano tutto l'affetto che proviamo nei confronti di chi ci segue conosciuto o sconosciuto che sia, peloso o meno ...
Comunque l'esserci concentrate sul creare qualcosa di nuovo, l'esserci messe ai fornelli, è stato terapeutico ed ora ci sentiamo meglio!




Mistero in giallo
Ingredienti per 4 persone
:
125 g di farina di mais
5 dl abbondanti di acqua
1 porro
70 g di lenticchie
100 g di zucca
4 cucchiai di besciamella
6 cucchiai di parmigiano reggiano
sale e pepe
olio di oliva

Preparazione:
preparate la polenta: fate scaldare l’acqua in una pentola con il sale e quanto bolle, versate la polenta a pioggia, rimestando un cucchiaio di legno.
Senza smettere di rimestare, fate cuocere 10 minuti (se utilizzate una farina di mais a cottura rapida), 45 minuti nell’altro caso.
A fine cottura mettete la polenta in singoli stampini, unti con un po’ di olio, e poi con uno stampino più piccolo pressate in modo da renderli cavi.
Pulite e tagliate a rondelle il porro, in una casserola mettete l’acqua, il porro, lenticchie e sale e fate cuocere dolcemente per un’ora circa. Tutta l’acqua che avete messo si deve essere consumate e, ovviamente, le lenticchie devono essere cotte.
Pelate la zucca e cuocete a pezzi in una padella antiaderente con pochissima acqua o al vapore con un po’ di sale, a fine cottura frullatela.
In una scodella mescolate le lenticchie, la zucca, la salsa besciamella (per la besciamella vedete la ricetta n° 346 di gennaio), sale, pepe e mescolate.
In ogni scodellino di polenta mettete il composto e poi ricoprite il fondo con un altro strato di polenta in modo da chiudere.
Prima di servire rovesciate fate riscaldare gli stampini in forno a 180° per 15 minuti.
Rovesciate ogni stampino su ogni singolo piatto e servite tiepido.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”.
giovedì 18 febbraio 2010
Oggi mi sono resa conto che, alla mia età, è molto più facile seguire le regole che trasgredire. Dò la colpa alle giornate piene, al fatto che ho sempre da fare, ma alla fine neanche oggi sono riuscita a trasgredire! E voi? Qualcuno c'è riuscito? Sono veramente curiosa, anzi lo siamo sia io che Magali ... lei ha detto che come trasgressione vorrebbe, una volta tanto. uscire senza pelliccia e io ho cercato di spiegarle che è un po' difficile. Poi ha espresso il desiderio di guidare l'auto ed anche lì ho cercato di dissuaderla, alla fine, esausta, ha affermato che le tarpo le ali (che non ha). Infine, abbiamo deciso che visto che "l'unione fa la forza", quindi cercheremo di trasgredire insieme!
Scusate la chiacchierata senza sensp, ma oggi abbiamo avuto una giornata un po' pesante ed allora cerchiamo di sdrammatizzare!
A volte, forse, la miglior difesa da tutto è la fuga, io direi su un tappeto volante o un teletrasporto che non conosce limiti spaziali, dire anche temporali mi sembrerebbe di pretendere un po' troppo!
Questo, credo, sia il post più sconclusionato scritto finora, ma una volta ogni tanto, concedetemelo ...
Ecco a voi la ricetta del giorno ...


Scaloppine ai carciofi
Ingredienti per 4 persone:

4 scaloppine di media grandezza
30 g di farina
2 carciofi
il succo di un limone
40 ml di vino bianco
30 g di pinoli
uno scalogno
foglioline di finocchio (secondo il vostro gusto)
olio di oliva
sale

Preparazione:
pulite i carciofi, tagliateli in quarti ed eliminate l’eventuale barba, e metteteli in un’insalatiera con l’acqua acidulata con il succo di limone per evitare che anneriscano.
Scolateli e tritateli finemente.
Pelate lo scalogno e fatelo soffriggere in un padella antiaderente con due cucchiai d’olio.
Aggiungete i carciofi, il sale e 20 ml di vino bianco. Fate cuocere 5 minuti fino a quando il vino non è evaporato, aggiungendo i pinoli e le fogliette di finocchio. Togliete dal fuoco.
Infarinate le scaloppine e mettele in una padella antiaderente grande con un po’ di olio di oliva e fatele dorare da ambo i lati a fuoco vivace aggiungendo il vino. Aggiungete il composto che avete preparato, abbassate il fuoco e fate cuocere dolcemente per qualche minuto.
Servite caldo, io le ho accompagnate con degli spinaci e cialde di parmigiano.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
mercoledì 17 febbraio 2010
Oggi abbiamo tantissime cose da dirvi e speriamo abbiate la pazienza di leggerci!
Ogni tanto ad Helga, viene la bizzarra idea di non continuare il blog, poi succede sempre un piccolo evento, che le fa cambiare idea, come l’aver ricevuto la mail di un assiduo lettore (in realtà è uno, ma vale per tre!) e quindi abbiamo capito che qualcuno ha piacere di leggerci e Magali dice che “dobbiamo continuare!”.
Oggi innanzitutto Magali, Publi ed io auguriamo BUON COMPLEANNO a KARIN ! AUGURI!!!

Publi vuole ringraziare pubblicamente e, con tanto di foto, i suoi veterinari!


Helga vuole segnalarvi un film bellissimo che è andata a vedere oggi:


Un film dal finale inaspettato, che rappresenta un inno alla vita ed insegna ad andare SEMPRE al di là delle apparenze, a guardare in fondo all’anima delle persone. Non importa il lavoro che si svolge, la cultura accademica, la peculiarità che distingue l’essere umano è il possedere quella dote che lo spinge ad andare sempre oltre: la curiosità intellettiva. Questo film, fa comprendere, che il presente è importante, che nessuno di noi sa quando lascerà questa terra, ma lo deve fare quando il suo cuore è felice, quando è aperto nei confronti del mondo, perché vuol dire che in quel momento sta vivendo appieno il proprio presente! Non si può fermare il tempo, si può solo viverlo con intensità, senza rimpianti e senza paure. Riuscire a vincere le proprie paure è importante per vivere nuove emozioni.
Ed anche oggi ... non abbiamo avuto il tempo di trasgredire ... ci aggiorniamo a domani!
Arriviamo, finalmente direte voi, alla ricetta del giorno. Oggi è il 17 febbraio: festa del gatto (auguri a tutti i pelosotti dal muso triangolare!) ed è anche mercoledì, giorno in cui Magali ed io cuciniamo pesce, ed allora la pelosotta ha voluto unire le due cose! Salutiamo con un sonoro MIAO i nuovi amici di GATTI SI NASCE !!!
Ed ecco il risultato!


Pesce gatto
Per ogni pesce gatto:

100 g di nasello
2 cucchiai di besciamella
1 cipolla
2 cucchiai di olio di oliva
sale

per decorare:
buccia di limone, grani di pepe, lische di pesce e erba del frate.

Preparazione:
pulite e fate soffriggere la cipolla in una padella antiaderente e mettete la polpa del nasello e un po’ di sale, fate cuocere per 15 minuti dividendola con la forchetta. Togliete dal fuoco.
In una scodella mettete il nasello ed aggiungete la besciamella e amalgamate (per la besciamella vedete la ricetta n° 346 di gennaio).
Mettete il composto nel taglia pasta a forma di gatto e decorate.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”.

martedì 16 febbraio 2010
Eccomi qui in ritardo, abbiamo avuto problemi di connessione ...
Siamo brevi vogliamo solo comunicarvi che Publi sta molto meglio è tornata a casa o meglio in ditta, adesso deve stare un po' in convalescenza. Ringraziamo tanto la Dottoressa Costa e il Dottor Gilardi per il loro pronto intervento. Speriamo tanto che la bricconcella per un po' non si vada a ficcare nei pasticci!
Oggi non siamo state diligenti ... Magali ed io, vi chiediamo scusa, ma non abbiamo avuto il tempo di "essere semplicemente trasgressive", rimandiamo a domani ...
Anche la mia mano, per fortuna sta molto meglio, oggi vi propongo una ricetta molto semplice, ma, almeno per me, desueta, mi è tornata alla mente ... ed il mangiarla ha risvegliato in me molti ricordi ...
Ve la presentiamo e vi auguriamo nel gustarla, di risvegliare in voi, tante cose belle ...

Risotto agli spinaci
Ingredienti per 6 persone:

400 g di riso (carnaroli o arborio)
un bicchiere di vino bianco secco
1,5 l di brodo vegetale (potete anche usare un dado)
1 cipolla bianca
250 g di spinaci
5 cucchiai di olio di oliva
20 g di burro
20 g de parmigiano grattugiato
sale

Preparazione:
fate bollire in poca acqua bollente salata per 5 minuti gli spinaci puliti e lavati.
Se utilizzate degli spinaci surgelati potete farli cuocere per 5 minuti in una padella antiaderente.
Scolate e fate raffreddare gli spinaci. Strizzateli e tritateli con la mezzaluna.
Pelate e affettate sottilmente la cipolla.
In una pentola mettete l’olio e fate dorare la cipolla mescolando con un cucchiaio di legno.
Aggiungete il riso, fate tostare qualche minuto e aggiungete gli spinaci, mescolate bene il tutto. Aggiungete il vino bianco e fate evaporare a fuoco vivace. Aggiungete un mestolo di brodo, fatelo assorbire, aggiungetene un altro fino alla fine della cottura del riso. (Il tempo di cottura dipende dalla qualità del riso che avete utilizzato).
Aggiungete il parmigiano grattugiato e la noce di burro. Mescolate.
Coprite e lasciate riposare per un minuto fuori dal fuoco.
E come dice Magali “e come dice leccatevi i baffi!”.
lunedì 15 febbraio 2010
Ieri ho trascorso una bellissima giornata in compagnia di cari amici.
Sono ritornata a casa con un regalo che mi ha riempito di gioia ed allegria: piatto fatto dalla mia cara amica Maria Pia (visitate il suo blog: http://dituttounpoceramica.blogspot.com/ e le sue creazioni: http://www.misshobby.com/it/negozi/il-club-delle-galline ).
Ieri sera ho guardato attentamente questo regalo ed ho cercato di annotare le sensazioni che mi ha trasmesso: mi è piaciuto, perché rappresenta veramente come dovrebbe essere il mondo: colorato, vivace e soprattutto pieno di vie inaspettate di fuga. Ogni tanto da una casa spunta un omino, che non è altro che una delle tante sfaccettature rinchiuse dentro di noi, che dovremmo avere il coraggio di far uscire liberamente. Non importa quale talento possediamo, l’importante è riuscire ad individuarlo e ad esprimerlo.
Ecco tutte le sensazioni che mi ha trasmesso questo inaspettato regalo unite anche ad un’incontenibile desiderio di libertà!
Invito ognuno di voi a mettere in atto una piccola trasgressione, mi spiego meglio: domani cercate di fare una cosa, anche banale, che non avete mai fatto, toglietevi uno sfizio e vedete come vi sentite! Qualcosa per voi stessi che rimandate da sempre …
Io ho deciso di … ve lo racconto domani!
Oggi non posso cucinare, perché ho la mano destra infortunata, per un susseguirsi di spiacevoli eventi, che si risolveranno bene, e non posso permettermi di farmi entrare, inavvertitamente, del detersivo nelle ferite.
La micina del lavoro, la nostra amata birbantella Publi, la cui foto potete vedere al n° 336 di gennaio, stamattina aveva un taglio sotto “l’ascella” della zampa anteriore e così l’abbiamo portata dal veterinario. Durante la visita la veterinaria, ha azionato il rasoio elettrico per tagliarle un po’ il pelo per vedere meglio la lacerazione, rivelatasi poi di ben 4 cm, e la miciotta si è spaventosa e mi ha profondamente graffiato la mano, dovrei prendere degli antibiotici, ma sono allergica, quindi non li assumo, ma la cosa più importante è che la ferita della pelosa, con opportuna anestesia, è stata ricucita e non sembra infetta.
Ecco a voi il piatto del giorno, non troverete la ricetta, perché non ce l’ho, l’ha preparata un’altra mia cara amica presenti ieri, Adriana, e, siccome, visto l’abbondanza della tavola della proprietaria di casa, l’artista Maria Pia, ne era avanzata un po’ ed io mi sono subito fatta avanti per portarla a casa.
E' a base di farina di ceci, poi una volta solidificata si taglia a fettine e si frigge, durante la cottura le fettine si ingrandiscono. Ve lo consiglio per accompagnare in modo originale il vostro aperitivo.
Vi mostro la prima e dopo la cottura o meglio la frittura!
Ed ora ecco la ricetta e mi raccomando guardate il piatto di oggi!
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”


domenica 14 febbraio 2010




Eccomi qui con la ricetta del giorno. Il famoso dolce che ho presentato al concorso, il cui argomento è "I ♥ U", per questo l’ho decorato così …
E’ stato veramente arduo …
Ad un certo punto ero disperata, la glassa si disfava, la cucina ingombra di roba, Magali che mi guardava attonita, mi sentivo di aver intrapreso un compito troppo elevato per le mie capacità. Però non mi sono arresa, con il sostegno di Magali ho continuato, riprovato ed alla fine ce l’abbiamo fatta!


Ed anche alla fine di quest’impresa ho tratto le debite conclusioni. Ho desunto che l’unione fa veramente la forza: Fabio più volte è andato a comprarmi ingredienti vari che avevo terminato e poi soprattutto che quando ci si impegna con tutte le proprie forze in qualcosa si arriva ad un risultato e se anche non è perfetto è sempre una grande soddisfazione!
Abbiamo chiamato questa ricetta “Ceci n’est pas facile!” – “Questo non è facile!”.
Questo non è facile come l’amore! E’ un dolce pieno di sorpese e piccole scoperte, come dovrebbe essere questo sentimento universale!


Ed ecco a voi la ricetta!


Ceci n’est pas facile!
Ingredienti:
Per la base:
3 uova
75 g di zucchero
75 g di farina
un pizzico di sale
un po’ di burro per lo stampo

Per il marzapane:
1 uovo
90 g di zucchero
90 g di zucchero a velo
180 g di mandorle in polvere (tritate molto finemente)
1 cucchiaino di succo di limone

un po’ di zucchero vanigliato per spolverizzare
un po’ di confettura di albicocche setacciata e leggermente riscaldata

Per la glassa fondente:
50 g di margarina
2 cucchiai di succo di limone
330 g di zucchero vanigliato
1 cucchiaio di acqua
un po’ di zucchero vanigliato per spolverizzare
12 gocce (circa) di colorante alimentare rosso

un po’ di brandy

Decorazione:
marzapane bianco e rosa

Preparazione della base:
riscaldate il forno a 180°. Rivestite lo stampo con la carta oleata imburrata.
Mettete le uova nel mixer, aggiungete lo zucchero e lavorate prima a bassa velocità e poi ad a velocità più sostenuta finchè il composto è diventato più pallido.
Aggiungete alla preparazione pian piano la farina setacciata e il sale. Quando avete finito versate la preparazione nello stampo e fate per 30 minuti.
A fine della cottura togliete dal forno, dopo 5 minuti togliete il dolce dallo stampo e fate raffreddare su una griglia.

Preparazione del marzapane:
sbattete l’uovo dolcemente, setacciate i due zuccheri e aggiungeteli all’uovo. Cucinate a bagno maria e mescolate finchè la preparazione diventa cremosa. Togliete dal fuoco.
Aggiungete le mandorle in polvere e il succo di limone. Lavorate con un cucchiaio di legno per ottenere una pasta morbida.
Su un piano spolverizzato con un po’ di zucchero vanigliato, lavorate la pasta per renderla omogenea.
Avviluppatela nella pellicola da cucina e mettetela nel frigorifero fino al momento di utilizzarla.

Rivoltate il dolce per avere una superficie liscia, spennellate con la confettura di albicocche (setacciata e leggermente riscaldata) il fondo e i bordi del dolce. Stendete il marzapane con il matterello, fate ben aderire la pasta al fondo e ai bordi del dolce. Io ho dapprima fatto il fondo e lo rifilato e dopo il bordo con un’unica striscia.

Preparazione della glassa fondente:
in una casseruola mettete la margarina e il succo di limone e un cucchiaio di acqua. Riscaldate finchè la margarina è fusa. Setacciate direttamente nella casseruola 165 g di zucchero e fate bollire mescolando fino a quando non ottenete una preparazione omogenea.
Versate la preparazione, già cotta, in un’insalatiera e lavorate con il mixer, incorporando dolcemente le gocce di colorante rosso e il resto dello zucchero, un cucchiaio per volta, fin quando lo zucchero è tutto incorporato.
Su un piano spolverizzato di un po’ di zucchero vanigliato, impastate la glassa fondente finchè non diventa fredda, così diventerà più consistente.
Stendete la glassa fondente con il matterello in un’unica sfoglia, spennellate con il brandy il fondo e i bordi del dolce.
Fate ben aderire la pasta al fondo e ai bordi del dolce. Tagliate la pasta in eccesso e lisciate la superficie con del dolce con le mani.
Per decorare ho utilizzato il marzapane bianco e rosa (che ho colorato).
Voi potete decorare secondo il vostro gusto.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

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