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Magali
sabato 6 gennaio 2018
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pâtes et pattes
Prima di tutto un abbraccio forte alla mia amica Bruna.
Il termine Epifania deriva dal greco e significa “apparizione”. Questa festa corrisponde al giorno in cui i re Magi, guidati dalla luce di una stella, arrivarono fino alla stalla dove era nato Gesù. Per celebrare il suo arrivo e in sorta di rispetto, i re Magi gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. Il 6 gennaio in Francia si mangia la gallette des rois ed è proprio la Chiesa che ha istituito questa tradizione tipicamente francese, che risale al tredicesimo secolo. In questa occasione la galette era divisa in tante porzione quanto il numero degli invitati, più una parte. Questa porzione supplementare, chiamata “parte del Buon Dio” o “parte della Vergine” era data al primo povero che passava.
Il termine Epifania deriva dal greco e significa “apparizione”. Questa festa corrisponde al giorno in cui i re Magi, guidati dalla luce di una stella, arrivarono fino alla stalla dove era nato Gesù. Per celebrare il suo arrivo e in sorta di rispetto, i re Magi gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. Il 6 gennaio in Francia si mangia la gallette des rois ed è proprio la Chiesa che ha istituito questa tradizione tipicamente francese, che risale al tredicesimo secolo. In questa occasione la galette era divisa in tante porzione quanto il numero degli invitati, più una parte. Questa porzione supplementare, chiamata “parte del Buon Dio” o “parte della Vergine” era data al primo povero che passava.
L’ospite più piccolo è nascosto sotto il tavolo e al momento opportuno esce e distribuisce le fette di torta.
Nella torta è nascosto una fava, chi lo trova diventa il re del giorno ed ha diritto ad indossare una corona e designi un re o una regina e la baci!
Eccovi la ricetta, vi chiedo scusa, ma io non ho avuto il tempo di prepararla!
Galette des rois
Ingredienti per una torta per 8 persone:
2 rotoli di pasta sfoglia (puro burro)
100 g di burro
125 di farina di mandorle
100 g di zucchero
2 uova + 1 uovo per la doratura
Un pugno di mandorle intere (facoltativo, ma talmente buono)
1 fava secca
Preparazione:
in un’insalatiera, mescolate il burro morbido con lo zucchero e la farina di mandorle. Aggiungete le due uova una dopo l’altra, dopo averle ben incorporate ogni volta. Per dare croccantezza alla galette, aggiungete un pugno di mandorle intere, precedentemente spezzettate.
Srotolate una pasta sfoglia su una placca ricoperta di carta forno. Con l’aiuto di un pennello, umidificate i bordi della pasta senza debordare verso l’esterno.
Distribuite la crema di mandorle al centro della pasta. Per gli amanti della tradizone, è il momento di mettere la fava.
Disponete delicatamente una seconda pasta sfoglia sulla prima. Appoggiare sul bordo della galette con le dita affinchè aderisca bene, poi ripiegatele verso l’interno fino alla facitura per fermarla bene. Appoggiate di nuovo con le dita sul bordo, poi appoggiate di nuovo le dita sui borid, poi intagliate il bordo abbassato con la punta di un coltello.
Mescolate un uovo con un cucchiaino di latte, poi spennellate la galette una prima volta. Mettetela in frigorifero per 30 minuti, poi spennellatela di nuovo. Attenzione a non far deordare sui lati della galette quando spennellate, perché questo impedirebbe alla pasta sfoglia di crescere.
Infine con la punta di un coltello disegnate delle diagonali sulla galette, o altra forma se preferite (spiga, corona etc.). Infornate, in forno preriscaldato, a 240° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 180° per 20 ultimi minuti di cottura.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
CLICCATE QUI se volete vedere tutte le fasi di preparazione della torta ed anche il video.
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