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Magali

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martedì 11 dicembre 2018
Vi parlo di questo libro letto un po' di tempo fa
Scritto da Daniel Glattauer, giornalista e scrittore austriaco: una mail di reclamo inviata, in seguito ad una svista, all'indirizzo sbagliato dà inizio alla bizzarra “conoscenza” tra Leo Leike, psicolinguista, single in seguito ad una serie di relazioni fallimentari ed Emmi Rothner, trentaquattrenne, sposata, impegnata nel lavoro e con due bambini da accudire figli del marito.
Una corrispondenza virtuale ha inizio tra loro perfettamente sconosciuti, ma con lo scambio continuo di mail, la conoscenza si approfondisce sempre di più, e per Emmi e Leo lo scrivere, l’attesa della risposta diventa sempre fonte di dipendenza.
Non può esistere una giornata senza una mail reciproca!
I due protagonisti, in realtà, non si descrivono mai dettagliatamente dal punto di vista fisico.
La curiosità è tale che decidono di incontrarsi in un affollato caffè, senza però darsi alcun indizio circa “come sono fatti”.
Dopo questo incontro non incontro, ognuno scrive all’altro dicendo quante persone può aver individuato che lui pensa siano Emmi e lei quanti uomini le hanno dato la sensazione potessero essere Leo.
La corrispondenza continua, le mail diventano incalzanti e loro decideranno di incontrarsi.
Lo faranno per davvero? Come andrà?
Questo non ve lo svelo, nel caso decidiate di leggere il libro, vi posso solo dire che se lo farete, sarete assolutamente coinvolti e aspetterete anche voi con trepidazione la prossima mail.😮
E’ rimasto coinvolto pure l’autore 😂 al punto di scriverne il seguito, ma di questo vi parlerò la prossima volta!

E come d'abitudine ecco alcuni stralci:
I vecchi tempi non tornano più. Lo dice già il nome, sono vecchi. I nuovi tempi non possono mai essere come i vecchi. Quando tentano di farlo, risultano vecchi e logori, come le persone che li desiderano. Mai rimpiangere i vecchi tempi. Chi li rimpiange è vecchio e triste.

Devo immaginare sempre il peggio, per poter sviluppare gli anticorpi con cui affrontarlo qualora si dimostrasse vero.

Scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere è baciare con la mente.

Spesso, strada facendo, spuntano possibilità escluse in partenza. E non sono affatto le peggiori.

La vicinanza non è la sospensione della distanza, bensì il suo superamento.

Non si dovrebbe pensare di “perdere” qualcosa. Se lo si pensa, lo si è perso già.

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