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Magali

Magali
giovedì 25 novembre 2010
Credo che molti, vivendo in coppia, a volte, si chiedano come fanno a convivere con il proprio partner.
Io ribalto la domanda e chiedo a me stessa come fa mio marito a vivere con me …
Sono convinta che, sinceramente, sia molto difficile dividere l'esistenza con una persona come me, soprattutto per il fatto a cui accennavo qualche post fa … sono una serie inesauribile di progetti, sogni … certi veramente strampalati, ve ne cito alcuni …
Dopo un viaggio in Scozia rimasi letteralmente affascinata dalle pecore e mi ero informata, dettagliatamente, su come allevare quelle merinos provenienti dall’Australia …
Un’altra idea era quella di comprare qualche carato, cioè una parte, di un peschereccio …
Un’altra era, quando avevo la passione per le lontre e giravamo i vari luoghi tra cui la Scozia, dove poterle vedere …
E quando attraversammo tutta la Francia per andare a prendere un labrador, che una famiglia non voleva più tenere, ed al nostro arrivo dopo più di mille km incontrammo, credo, l’unico cane ferocissimo di quella razza …
E quando facemmo i nostri abituali 1000 km per andare a vedere un vecchio relais di posta, nel centro della Francia,per trasformarlo in un ipotetico bed&breakfast …
E poi il blog con post quotidiano …
E questi sono solo una parte … sfido voi tutti ad avere avuto tante idee così strambe.
Non penso né all'ipotetico ed inavvicinabile fattore economico, né ad altro, ma solo ad alimentare un sogno, il fatto positivo che bisogna riconoscermi e che, nel caso non riesca a realizzare il progetto, non rimango delusa, anzi mi metto subito in azione alla ricerca di qualcosa di nuovo su cui concentrarmi e documentarmi.
Parlando con Magali, le ho domandato come veramente possa fare una persona a riuscire a sopravvivere alle mie fantasie. La pelosa prontamente mi ha fornito la sua risposta: ” Intelligenza, affetto e curiosità”
Concordo pienamente in quanto bisogna essere così intelligenti da comprendere che l’essenza di una persona, finchè non lede gli altri, deve essere rispettata, affetto per riuscire ad accettare le stramberie e curiosità nello scoprire che cosa sarò in grado di inventarmi domani.
Devo riconoscere pubblicamente a mio marito il merito di avermi sempre e dico sempre sostenuto in qualsiasi impresa, realizzata o meno, realizzabile o meno, e di aver sempre collaborato, credo per la sua sanità mentale, senza porsi troppe domande!
Ricordo che, una volta, ho preparato questa ricetta a mio marito ed ai suoi collaboratori, non ci crederete, ma hanno lucidato pure la pentola con il pane! L’ho chiamato quasi bourguignon, perché la ricetta prevede la cottura in forno, ma essendo il mio un po’ vecchiotto, lunatico ed indipendente ho preferito cuocerlo lentamente sul fornello, in modo da poterlo tenere d’occhio.
Quindi se anche voi desiderate leccarvi i baffi, vi consigliamo vivamente questa ricetta!

Bue quasi bourguignon
Ingredienti per 6 persone:
1,200 g di spezzatino di bue
2 cipolle
150 g di pancetta tagliata a dadini
2 carote
300 g di cipolline
300 g di champignons
olio di oliva
1 bottiglia di buon vino rosso (io ho usato del dolcetto)
1 dado per brodo
40 g di farina
sale e pepe

Preparazione:
infarinare la carne.
Pelate e affettate le carote e le cipolle.
Fate rosolare la carne con l’olio in una casseruola, aggiungete le cipolle, le carote, il dado per il brodo e il vino.
Salate, se necessario, e pepate, fate cuocere dolcemente per 2 ore - 2.30 circa. Pulite e tagliate a pezzi gli champignons.
Un quarto d’ora prima della fine della cottura aggiungete le cipolline, la pancetta e dopo 5 minuti gli champignons.
Terminate la cottura, il vino deve essere completamente evaporato.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

4 commenti:

Rosetta ha detto...

La ricetta è deliziosa,
la pelosetta ha veramente ragione,
ma tu sei un vulcano sempre in eruzione vero ???
Mandi

DolcementeSalato ha detto...

Solo un grande uomo (e direi Uomo con la U maiuscola) può stare accanto ad una grande Donna, sa assecondarla, lasciarle vivere i suoi sogni e non essere troppo razionale. Non è da tutti, proprio per niente, sostenere le piccole e geniali follie. Ho sorriso quando hai elencato i progetti che ti hanno dato tanto entusiasmo quando li desideravi. Pazienza se poi non tutti si realizzano, intanto solo il sale della vita, fanno andare avanti, scatenano energia, idee, voglia di vivere. Che dire, siete una bellissima coppia!

Non stento a crederci che lo spezzatino che ci presenti sia stato spazzolato voracemente, è pieno di sapore, cremoso, gustosissimo.

Un abbraccio a te e alla pelosetta

cristi ha detto...

Ma scusa basta vedere il viso di tuo marito per capire quanto paziente, tollerante, pacioso sia...o forse solo innamorato! La ricetta non posso farla - a me credo piacerebbe molto - mio marito odia le cipolle!

Manu ha detto...

Anche il mio fidanzato è come te...una volta si è fissato di voler produrre formaggi in casa (lui studia ancora all'università...); un'altra volta si era fissato di voler andare a lavorare in un panificio (sempre studiando nel frattempo), poi voleva il cavalletto per dipingere in casa (abitiamo in 30mq, a malapena ci sta il letto dentro casa...), insomma tutte passioni passeggere che finiscono presto ma che sfiniscono me!!!In effetti di pazienza ce ne vuole, io non so se ne avrò quanta tuo marito!!!
Bacioni e coccole sul pancino a Magali

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