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Magali

Magali
domenica 19 ottobre 2014
Rieccoci con un'altra lasagna per il famoso e amato MTC
seguendo anche questa volta le indicazioni dell'ormai mitica Sabrina
Ormai sapete che siamo un po’ folli, siamo per così dire “fuori dall’ordinario”, ma è successa una cosa incredibile proprio nella nostra cucina …
Eravamo lì intente o meglio: io impegnata a farmi dei bicipiti da far invidia ad un sollevatore di pesi e Magali che mi guardava con i suoi occhi sgranati e in cuor suo pensava che ero proprio matta, poi ad un tratto …
La sfoglia ha iniziato a parlare:” Buongiorno sono la signora lasagna, diventerò Sua Maestà quando sarò abbondantemente condita, vorrei esprimere il mio pensiero circa la mia fotogenia, argomento alla ribalta in questo periodo. Come si può affermare che una comunione di gusti, di odori, sapori, ricordi non sia di bell’aspetto? Io sono contenta della mia esteriorità e me ne vanto! Poi ho visto tante mie sorelle in questa sfida dell’MTC veramente stupende, rosse bianche, nere, verdi, tradizionali, ringiovanite, diversamente gustose, ma legate tutte dal filo conduttore dell’amore, della magia, dell’alchimia che si crea in cucina quando ci si appresta a questa sfida, non ho ben capito il perché di tanto impegno, ma ho compreso che ogni partecipante desidera essere presente, perché far parte di questo gruppo crea legami, intreccia esistenze, rende partecipi anche le persone riservate come te Helga, riesce ad estrapolare da ognuno solo ed essenzialmente cose belle, opere più o meno (parlo per Helga) perfette, ma che trasudano sentimenti positivi. Desidero ringraziare Sabrina per avermi scelto come tema del mese, perché era da un po’ che desideravo un po’ di notorietà e avevo anche voglia di propormi in nuove versioni. Auguro a tutti i partecipanti di continuare a far emergere le proprie peculiarità come le iridate sfaccettature dei cristalli, perché, forse voi non ne siete consapevoli, ma siete “forti”!
Non faccio commenti su cosa succede da noi, non oso pensare al tema del mese successivo, mi domando che capiterà? Magali, gatta zen, non si stupisce di nulla d’altronde mi ha detto che se parla lei può parlare pure la lasagna! Io sto dando i numeri, ora ne sono consapevole!
Questa lasagna è stata chiamata così, perché è un piatto a strati ed è il piatto, per molti, del ricordo e da qui mi ricollego a mia madre di origine napoletana che soleva dirmi che  facevo il carro di picchipò, cioè mettevo sempre le cose una sull'altra fino a sfidare la sorte, e quando alla fine della preparazione della ricetta ho dovuto lavare tutto, visto che sono sprovvista di lavastoviglie e Magali si rifiuta di bagnare le sue zampotte, anche questa volta avevo fatto il carro di picchipò ed allora questa lasagna non poteva che chiamarsi così. A testimonianza di quanto scritto, vi presento il mio gocciolatoio!
Dimenticavo al posto del parmigiano ho utilizzato il morbier, un formaggio di montagna francese, di latte vaccino, con una striscia centrale erborinata, il cui gusto è molto simile ad una fontina molto saporita.Ed ecco la lasagna di picchipò!
La lasagna di picchipò
Ingredienti per 2 persone:
Per la sfoglia bianca:
gr. 65 di farina 0 di grano tenero + un po'
gr. 35 di semola di grano duro
1 uovo
Per il ragù:
150 g di salsiccia
3 zucchine medie
1 bicchiere vino rosso Dolcetto
olio di oliva
rosmarino, alloro
sale
Per la besciamella:
25 g di farina
20 g di burro
300 ml latte
100 g di morbier
noce moscata grattugiata fresca
sale

Preparazione:
per il ragù: pulite e sciacquate le zucchine, tagliatele a pezzettoni, fatele cuocere in acqua bollente salata (circa 3 dita) con il rosmarino e l’allora.
Scolatele dal liquido di cottura, che terrete da parte, e passatele al mixer, aggiungete un pochino dell’acqua di cottura per ottenere una crema.
Togliete la salsiccia dal budello, sgranatela con una forchetta per ridurla in pezzi.
In una padella mettete la salsiccia e fate soffriggere con alloro e rosmarino. Aggiungete il vino e fate evaporare, aggiungete la crema di zucchine e un pochino d’olio, fate cuocere dolcemente per una mezzora affinchè gli ingredienti si sposino bene.
Per la sfoglia: mettete sul tagliere le farine a fontana con al centro le uova e gli spinaci precedentemente lavati, cotti al vapore e strizzati bene della loro acqua.
Lavorate molto bene ed energicamente l'impasto fino ad amalgamare completamente gli spinaci e fino a quando non diventa liscio, aggiungendo, se necessario, della farina.
Farlo riposare coperto con una ciotola per una mezz'ora.
Riprendere l'impasto e stenderlo sottile con il matterello.
Una volta stesa, lasciare la sfoglia ad asciugare intanto che si prepara la besciamella.
Per la besciamella:
fate intiepidire il latte tenendone da parte un bicchiere.
Nel frattempo in una casseruola, a fuoco basso, fate fondere il burro, togliete dal fuoco, aggiungete la farina e mescolate con un cucchiaio di legno.
Mettete sul fuoco basso ed aggiungete poco per volta il latte tiepido, man mano che la salsa si addensa.
Aggiungete alla fine il morbier tagliato a dadini e mescolate finchè non si sia sciolto. Aggiungete una copiosa grattugiata di noce moscata, solo un pizzico di sale, (perché il formaggio e la salsiccia sono molto saporiti) e mescolate bene il tutto.
Aggiungete il latte che avete tenuto da parte se la besciamella si fosse troppo rappresa, prima di essere utilizzata.

La composizione della lasagna:
mettete a bollire abbondante acqua salata con l’aggiunta di due cucchiai di olio d’oliva.
Preparate una ciotola di acqua ghiacciata e uno scolapasta.
Tagliate la sfoglia in grandi rettangoli.
Buttatene un paio per volta nell'acqua bollente e quando riprende il bollore, scolateli con l'aiuto di una schiumarola, raffreddateli nell'acqua gelida e metteteli a scolare nello scolapasta e poi distendeteli sul tavolo su un canovaccio pulito.
Continuate in questo modo fino a cuocere tutti i rettangoli.
In una teglia da forno versare due mestoli di ragù (crema di zucchine e salsiccia), e stenderli bene fino a coprire il fondo.
Man mano che le lasagne si sono scolate bene dall'acqua stenderle nella teglia a strati, alternandole con uno strato di ragù (crema di zucchine e salsiccia), uno di besciamella, fino a riempire lo stampo.
Cuocetele in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.
Spegnete il forno e lasciate riposare qualche minuto prima di servirle.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Meravigliosa ricetta e come sempre tanta ironia, fantasia e "follia" che non guastano mai! Il morbier, che non conoscevo, mi ha conquistata immediatamente....... Sei la migliore, baci Bruna & Cleo

MarielladM ha detto...

Ma dai! Non sapevo di questi tuoi geni napoletani! A casa mia, si dice carro di picchipocchi,ma siamo lì. Quanto alla lasagna, ci credo che vi siate leccati i baffi!

Andrea ha detto...

Un'altra lasagna, stavolta dalle origini napoletane, buonissima! Per fortuna quando preparo qualcosa di impegnativo a lavare i piatti ci pensa mia moglie. Il bello, poi, è che in questi casi lascio un gran casino in giro, ma vabbè qualcosa pulisco anch'io! A presto carissima

mari ►☼◄ lasagnapazza ha detto...

Misembra che questa sfida ti abbia particolarmente ispirato perchè hai sfornato una lasagna più bella dell'altra! Se poi mi metti un formaggio francese nella besciamella, per di più erborinato, mi conquisti definitivamente :) Molto appetitosa!

Unknown ha detto...

Mi ha intrigata il nome e ora pure la ricetta (e questa vena di follia che ti distingue). La bechamel con la nota del formaggio semi erborinato è bellissima e anche il ragù saporito, che vengono equilibrati da una sfoglia classica. Bravissima (anzi, bravissime!)

elenuccia ha detto...

Mi ha fatto troppo ridere il commento "sa parla Magali può parlare anche la lasagna" :-DDDD
Anche io non ho la lavastoviglie e mi ritrovo totalmente con le montagne di tegami sullo sgocciolatoio che si grano dopo aver fatto una ricetta impegnativa.

fuocobio ha detto...

Bella, saporita, rustica ma di gran classe!
Grazie!
Sabrina

alessandra ha detto...

Noi siamo fuori- e su questo non ci piove. Ma se tu mi parli di Morbler, altro che uscire di testa....altro che classe, qui!

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