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Lettori fissi

Magali

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mercoledì 4 luglio 2018
D’estate amo leggere “leggerezza”, confesso il mio limite. Credo che la vita sia fin troppo impegnativa, mi districo, come molti, nello slalom labirintico di problemi miei o di persone a me care e ça suffit, quindi la lettura mi deve distrarre, divertire o avvinghiarmi alla pagina come nel migliore dei gialli. Oggi inizio con
Sophie Kinsella credo la conosciate un po’ tutti, molti suoi libri sono divertenti, scorrevoli, questo, onestamente, molto meno, “Sorprendimi” per la prima metà del libro ho seriamente faticato ad andare avanti.😈Una coppia, che ha una vita matrimoniale soddisfacente, in base alle dichiarazioni di un medico sull’allungamento dell’età media di vita, si rende conto che il proprio matrimonio potrebbe durare molto a lungo, per non ricadere nella monotonia inizia a movimentarlo con una serie di reciproche sorprese, che non fanno che innescare dubbi e gelosie. Nel corso del libro la Kinsella vuole affrontare tematiche “serie” che mal si sposano al suo stile, ma la nota ancor più stonata è che la lettura risulta veramente noiosa, perché non è né divertente, né serio, vuole a tutti restare nel suo cliché, toccando temi difficili e per fare ciò bisogna essere molto abili e lei, per me, non si è dimostrata all’altezza. La Kinsella, ha raggiunto il suo scopo, mi ha sorpreso, ma, purtroppo, negativamente! 😂
Ed ora passiamo a
La mia vita non proprio perfetta” il titolo mi ha ispirato, più scorrevole del precedente, narra la vita di una ragazza giovane appena entrata nel mondo del lavoro, che da sempre sogna di vivere a Londra e, per motivi economici, condivide un appartamento in un sobborgo operaio della capitale, dove si reca ogni giorno per andare nell’agenzia di branding a svolgere le mansioni dell’ultima arrivata. E’ talentuosa e alla fine, dopo molteplici vicissitudini, riuscirà ad avere il successo che merita, anche dopo aver subito un ingiusto licenziamento saprà risollevarsi con un’idea innovativa: il glamping (campeggio d’elite) e riuscirà alla fine a ritornare a Londra ottenendo un impiego migliore di quello che aveva all’inizio, perché stiamo leggendo un libro della Kinsella in cui il lieto fine è assicurato e "la mia vita non proprio perfetta" lo è molto di più di quella reale di molti di noi😂, comunque questo si legge volentieri.

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