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Magali
domenica 25 settembre 2016
Vita e cosa c'è nel mio piatto?
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pâtes et pattes |
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La domenica abitualmente abbiamo appuntamento con tutti quelli che fanno una "capatina" da noi, a volte siamo tanto stanche, ma teniamo fede al nostro "impegno", perchè ci fa piacere condividere con voi il nostro vivere. Per i motivi suddetti questa volta nessuna ricetta, ma solo qualche foto della nostra settimana, sono fatte con il cellulare e alcune pure sfocate, ma va bene così, perchè come ben sapete l'imperfezione è il nostro punto di forza!
Il camion, come vedete era abbastanza carico, ed il resto del carico lo ha portato un trasportatore esterno.
Uno dei gli stand realizzati in corso d'opera.
Noi mangiavamo panini, ma come ben vedete altri si portavano il cuoco e pure le erbe aromatiche!
E visto che oltre a "Cosa c'è nella mia borsa", presentato nel post precedente, va molto di moda nel web "Cosa c'è nel mio piatto" vi accontentiamo subito e qui sotto potete ammirare un piatto unico di un pranzo fugace, dovete sapere che io adoro scovare posti a Parigi dove si mangia bene e con poco e questo fa parte di una delle mie scoperte, il locale è un po' fatiscente, ma c'è sempre scelta anche per chi è vegetariano. Ritorniamo al piatto: vellutata di carota al latte di cocco, riso saltato con erbette varie, brick ripiene di formaggio di capra, cipolla rossa agrodolce.
Qui sotto invece siamo andati in un locale, che va al di là di ogni forma di sicurezza!, eppure si trova in un quartiere chic in Boulevard Montparnasse, tenuto da indiani fanno crepes e panini, ci andiamo da sempre, credo oltre dieci anni. Forse non tutti sanno che in Francia le crepes dolci sono "chiare" e fatte con farina 00 e sono chiamate, appunto, crepes, mentre quelle salate sono fatte con farina di grano saraceno e sono dette galettes. Ecco qui una galette (la mia) con spinaci, formaggio e creme fraiche.
Le galette con l'uovo sono dette complete, ecco qui una galette complete con prosciutto e formaggio.
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domenica 18 settembre 2016
Pomodori ripieni che sanno d'estate
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pâtes et pattes |
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In attesa di un lungo post sull'amicizia, a cui penso da un po' di tempo, oggi, in virtù, del proposito del post precedente, cercheremo, a volte, sforzandoci di vedere le cose “sciocche” della vita, per “fuggire” insieme a voi da “nuvole” pensierose che ci sovrastano più o meno intensamente.
Da un po’ di tempo, sul web, si trovano Video intitolati “What is in my bag?”, beh io invece vi dirò cosa c’è nel mio zainetto. Quando viaggio utilizzo un vecchissimo zainetto che non riesco a cambiare, perché ha una forma larga e cicciotta e bassotta, non come quelli magri e lunghi dell’Eastpak ad esempio per farvi capire.
Mi è venuto in mente di scrivere questo post, perché ogni volta cerco di ridurne il contenuto per farlo risultare meno pesante, ma invano …
Il mio zainETTO contiene:
1. documenti, essendo spesso sola, contiene anche un bel biglietto per avvertire, in caso mi capitasse qualcosa, che a “casa” c’è una gatta anch’essa sola.
2. tessera dei trasporti di parigi
3. stradario e piantina di parigi che non si sa mai dovessi avere un’amnesia
4. lente di ingrandimento
5. taccuino con penna per scrivere quello che mi devo ricordare o le impressioni del momento.
6. liquido lavamani
7. spazzolino denti pieghevole e dentifricio mignon
8. fazzoletti di carta, mutanda di scorta
9. rimedi e medicine per le mie magagne
10. braccialetti antinausea
11. caramelle e gomma da masticare spesso alla menta per combattere la nausea
12. scatoletta pronto intervento per carenza energia: dadini di cioccolata, barrette tipo cioccovo, biscotti in confezione monoporzione, bustine di zucchero come ultima spiaggia quando ho terminato il resto.
13. cappello antipioggia veramente utilissimo, io odio bagnarmi i capelli quando sono in viaggio, perché la piega del parrucchiere mi dura una settimana e non ci faccio proprio nulla, mentre se prendo la pioggia “il crespume” arriva e allora già non sono bella di mio e con i capelli color pipì di cane che fugge fate un po’ voi.
14. bandana da utilizzare al momento in situazioni di forte vento per coprire il collo e non ammalarmi subito (visto che i miei viaggi sono sempre di lavoro)
15. kindle
16. cellulare ciofeca ma che amo tanto (al momento la pila è tenuta pure dallo scotch) un vecchissimo sony, ne ho già comprati per lo meno sei o sette, perché “prende” sempre, ha una suoneria fortissima, segnale sms pure, insomma una vera bestia da combattimento e poi un’iphone “smesso” da mio marito, che è un po’ croce e delizia e che soprattutto all’estero lui fa la vera vacanza, perché per le ragioni di cui sopra lo uso poco, ma sta pure lui nello zaino, perché posso utilizzare le connessioni free quando le trovo.
17. chiavi
18. portafoglio gigante (19 cm x 11 cm) che contiene di tutto e di più dalle varie carte, alla bustina del mio tea preferito, biglietti da visita ecc.
19. shopper di stoffa
A volte:
20. ombrello, macchina fotografica, limetta unghie e forbici.
21. guanti lavoro e cutter gigante (arma improria direi)
22. cunei di legno per fermare porte
Ora potete ben capire perché, come vi avevo già raccontato, all’ingresso di una mostra, l’anno scorso, il guardiano mi chiese se facevo un trasloco!
Ringrazio di cuore l’Amica che mi ha spronato a pubblicare oggi, una persona speciale dal grande cuore, anche se ben so che merita molto di più di queste poche righe, seguirà sicuramente un degno post! “Ho seguito il tuo consiglio, grazie perché mi ha aiutato a allontanare la mente e a sorridere”.
Ed ora ecco la ricetta colorata, per metterci addosso solo allegria!
Pomodori ripieni che sanno d'estate
Ingredienti:
5 pomodori di media grandezza maturi e sodi
200 g di quinoa e grano
10 fiori di zucca
1 carota
2 cipollotti
2 rametti di rosmarino
3 cucchiai di parmigiano grattugiato fresco
1 pizzico di cardamomo in polvere
sale
pepe
olio
Preparazione:
tagliate la calotta dei pomodori, svuotateli e salateli internamente. Metteteli capovolti su un piatto in modo che perdano l’acqua.
Pulite e lavate la carota e il cipollotto.
In una padella con dell’olio, soffriggete il cipollotto, aggiungete la carota grattugiata e i rametti di rosmarino. Dopo qualche minuto aggiungete quinoa e grano, salate e fate cuocere due minuti.
Mettete tutto in una terrina, aggiungete il parmigiano, regolate eventualmente ancora di sale, pepe. Mescolate bene il tutto.
Riempite i pomodori, ponete sopra la calotta e metteteli in una teglia precedentemente oliata. Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30-40 minuti.
Sono ottimi sia caldi che freddi.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”.
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sabato 10 settembre 2016
Supergnocco e i suoi fratelli
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pâtes et pattes |
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Si ritorna ai fornelli e non c'è rientro migliore della partecipazione
all'MTC
Non posso che aggiungere la stupenda infografica a tutta patata di Dani e lo psicotest di Fede!!!
Appena saputo chi avesse conquistato la vittoria, Magali ha voluto subito prendere la parola e, voi ben sapete che, fermarla è impossibile!
Appena saputo chi avesse conquistato la vittoria, Magali ha voluto subito prendere la parola e, voi ben sapete che, fermarla è impossibile!
Ricapitolando la vincitrice della sfida precedente è Annarita del blog il bosco di alici, ha proposto gli gnocchi e noi abbiamo seguito le sue esaustive istruzioni, sfidando anche le condizioni climatiche della nostra cucina (minimo 28° - max 34°).
Chi ci conosce, ben sa, che la nostra partecipazione è strettamente legata ad un fine ludico, non competitivo, quindi ci piace “prenderla” con ironia. Cosa sarebbe mai la vita senza la capacità di prendersi in giro, di vedere il lato spassoso delle situazioni, di saper ribaltare i propri limiti e difetti in aspetti divertenti. Arrivare al podio, noi neanche ci pensiamo e, soprattutto, non lo desideriamo, perché stiamo assolutamente bene così, senza stress (ne accumuliamo già abbastanza a partecipare!), senza vincoli … Come in tanti frangenti della nostra vita, facciamo un po’ come i salmoni, e siamo veramente contente di far parte di questo gruppo che ci accetta con tutti i nostri limiti, debolezze e mancanze!
Avete capito che non ambiamo alla perfezione, siamo nate come una strana coppia ed anche in cucina la prendiamo un po’ come viene, come ci gira, secondo l’estro e l’umore della cuoca. Magali comunica che la prossima volta le zampotte non se le impiastriccia più, perché poi a pulirle …
Le riflessioni estive ci hanno reso ancora più scanzonate e convinte ad andare avanti sempre più “leggere”, perché ormai siamo due signore di oltre mezza età, una più pelosa, l’altra per fortuna meno, ma entrambe convinte e determinate nell' acchiappare e rendere ilari tutti gli attimi possibili del nostro vivere!
Scritto questo, consce della nostra spensierata imperfezione, vi presentiamo su questo schermo, tadan, “Supergnocco e i suoi fratelli”
Supergnocco
Ingredienti per 4 persone:
Patate rosse 600 g
Farina 00 130 g
Uovo 1
8 fette di formaggio di capra
gherigli
prezzemolo
sale
Per il sugo:
gherigli
prezzemolo
zenzero fresco grattugiato
olio extravergine d’oliva
sale
Preparazione:
tritate i gherigli. Tritate il prezzemolo.
Lavate le patate e mettetele intere con la buccia in una pirofila in forno a 200°C per circa 40 minuti. Appena sfornato armatevi di pazienza e sbucciate le patate, schiacciatele allargatele sulla spianatoia per far uscire il vapore poi inserite poco alla volta la farina, l’uovo e compattate a formare una pagnotta. Fate dei salsicciotti piuttosto grandi e prelevate una porzione di circa 70 g, appiattitela e inserite due fette di formaggio, le noci, il prezzemolo, ripiegate, richiudete intorno al ripieno fino a sigillare completamente sigillate bene, “rollate”. Fate roteare tra le mani per dare una forma tondeggiante. Continuate fino a esaurimento dell’impasto.
Scaldate l’olio in una padella piuttosto larga, unite le noci, il prezzemolo e lo zenzero ed aggiungete un pizzico di sale.
Cuocete i supergnocchi in acqua bollente salata fino a che saliranno a galla, scolateli con la schiumarola, impiattate e versatevi sopra il condimento.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Ed ora i suoi fratelli
I suoi fratelliIngredienti:
patate rosse 600g
farina 00 180 g
sale
Per il sugo d’arrosto:
700 g di scamone
2 carote
1 cipolla bianca
rosmarino
prezzemolo
½ bicchiere di vino rosé
olio
sale
Preparazione:
lavate le patate e mettetele intere e con la buccia a cuocere in acqua fredda. Scegliere patate delle stesse dimensioni in modo da avere una cottura uniforme. Dopo circa 30/40 min (dipende dalla pezzatura) saranno pronte. Potete anche usare la pentola a pressione dimezzando i tempi.
Appena pronte scolatele e privatele della buccia. Passatele al passaverdure o allo schiacciapatate direttamente sul piano da lavoro. Allargate le patate schiacciate con un tarocco in modo da far uscire tutto il vapore residuo. A questo punto aggiungere il sale e la farina poco per volta e iniziare a impastare. E’ bene impastare il meno possibile altrimenti gli gnocchi diventeranno duri. La farina dovrebbe essere il 25% - 30% rispetto alle patate ma come dicevo sopra può dipendere da molti fattori.
Cuocerli subito in acqua bollente salata pochi alla volta, appena risalgono in superficie sono pronti per essere conditi con il sugo.
Per il sugo fare il soffritto con le verdure sminuzzate, poi aggiungere la carne e rosolatela per alcuni minuti. Sfumate con il vino. Aggiungete il sale e fate cuocere per lo meno un’ora a fuoco basso.
Condite gli gnocchi con il sugo dell’arrosto, spolverizzate con parmigiano grattugiato.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
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