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Magali
domenica 30 dicembre 2012
Potage H&M
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pâtes et pattes |
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Ringraziamo Cinzia e Valentina per aver incluso il nostro "Pesce in giallo" nel menù del loro coloratissimo contest
Ho pensato e ripensato alle parole più significative per gli auguri di fine anno … e poi mi sono arrivate da Claudio, un compagno di scuola ritrovato su FB, mi sono apparse, subito, di buon auspicio e, soprattutto, riflettono lo spirito con cui cerco di vivere quotidianamente la mia vita e quindi non posso che riproporvele augurandovi di aggiungere un pizzico di coraggio per far prendere forma ai vostri desideri!
Ho pensato e ripensato alle parole più significative per gli auguri di fine anno … e poi mi sono arrivate da Claudio, un compagno di scuola ritrovato su FB, mi sono apparse, subito, di buon auspicio e, soprattutto, riflettono lo spirito con cui cerco di vivere quotidianamente la mia vita e quindi non posso che riproporvele augurandovi di aggiungere un pizzico di coraggio per far prendere forma ai vostri desideri!
Il cammino dell'uomo
diventa una passeggiata
quando la sua mente percepisce
le emozioni che lo guidano....
un 2013 di grandi emozioni !!!!!
Claudio
“Le strade per l’inferno sono lastricate di porri e patate”, il potage parmentier è una ricetta tanto semplice quanto accattivante, spesso, trascurata nelle nostre cucine.
Ebbene Magali ed io vogliamo concludere con questa nostra versione quest’anno, che per noi è stato intenso, ricco e soprattutto più significativo grazie alla vostra presenza.
Potage H&M
Ingredienti per 4 persone:
3 patate
8 porri piccoli e bianchi
1 vasetto scarso di yogurt bianco
noce moscata grattugiata fresca
sale
olio extravergine di oliva
parmigiano grattugiato fresco
Preparazione:
fate cuocere in acqua salata le patate. Pelatele e passatele al mixer con un pochino di acqua di cottura.
Pulite i porri e tagliateli a rondelle, fateli cuocere nel passato di patate (che deve essere un pochino liquido) per 15 minuti a fuoco basso, aggiungendo una grattugiatina di noce moscata.
Aggiungete lo yogurt, mescolate e fate cuocere ancora qualche minuto e regolate di sale se necessario.
Al momento di servire aggiungete “a crudo” l’olio e se gradite spolverizzate con parmigiano grattugiato fresco.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
domenica 23 dicembre 2012
Dolce al miele speziato
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pâtes et pattes |
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E la tradizione continua Magali ed io eccoci qui, insieme come d'abitudine, in queste festività per augurare a tutti voi tanta serenità. E' banale ribadirlo, ma il bicchiere di ognuno di noi sarà sempre più pieno di quello di qualcun altro. Noi ne siamo consce e quindi non ci resta che innalzare i calici e dirvi "Auguroni con tutto il cuore affinchè nella vita di ognuno di voi entri un po' di magia!"
Questo è un dolce che prepariamo ogni anno e regaliamo a coloro a cui vogliamo bene, è a base di miele e spezie e per noi "sa di Natale"!
Dolce al miele speziato
Ingredienti per due stampi da 27 cm
400 g di farina 00
40 g di farina integrale (io ho usato solo farina 00)
75 g di zucchero bianco
75 g di zucchero di canna
2,5 cucchiaini di melange di spezie per pain d’épices (cannella, badiana, garofano, cardamomo)
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
3 uova
10 cl di olio di semi
300 g di miele liquido
25 cl di the forte
6 cl di whisky
1 un succo di arancia e la sua buccia grattugiata
Preparazione:
preriscaldate il forno a 150°.
Foderate gli stampi da plumcake con carta oleata.
In una terrina mescolate le farine, gli zuccheri, il sale, le spezie, il lievito e il bicarbonato.
In un’altra il miele, il whisky, il succo di arancia e la buccia grattugiata.
Preparate un the molto forte (io ho usato English Breakfast della Twinings) e versatelo nel composto del miele e mescolate.
Versate pian piano questo composto “liquido” in quello a base di farina, mescolate. Aggiungete un uovo alla volta mescolando.
La pasta risulterà molto liquida, ma è normale.
Dividete la pasta nei due stampi e poi infornate per circa 50 minuti.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
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mercoledì 19 dicembre 2012
Pesce in giallo
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Parlavo, oggi, con Magali e le ribadivo, quanto, per moltissimi motivi, siamo fortunate. Guardando intorno a noi solo tanti problemi ... quest'anno, più del solito, abbiamo cercato di fare qualcosa di più significativo, più tangibile per le persone a cui vogliamo bene. Non abbiamo la bacchetta magica, ma speriamo di aver contribuito a far sì che il giorno di natale a qualcuno arrivi un pacchettino con dentro un raggio di sole, che possa renderlo un po' più sereno.
Per alcuni è stato un piccolo sacrificio duranto tutto l'anno, per altri gesti impulsivi dettati dal cuore, ma tutti sempre generati da un sentimento di affetto.
Vi parliamo di questo, perchè questa è la nostra vita e sul blog noi vi raccontiamo sempre cosa combiniamo, quello che ci passa per la testa e poi, perchè Magali almeno quando io ho le dite impegnate sulla tastiera può stare tranquilla!
Non vogliamo ostentare il nostro comportamento, anche perchè non è limitato a questo periodo, ma la nostra disponibilità umana dura tutto l'anno, ma, soltanto, siamo convinte da sempre che gesti positivi non possano far altro che diffondere bene e siamo certe, di questi tempi, sia veramente prezioso, noi crediamo ancora alla favola che se ognuno facesse anche solo qualcosa di piccolo, il mondo sarebbe migliore.
Eccoci qua Magali ed io siamo molto contente per il premio della critica che ci è stato assegnato per i raviolstrudel, ci piace, sempre essere ospiti a casa di Franci , ringraziamo lei e i giudici!
Ecco la nostra preparazione
Ingredienti per 4 persone:
500 g di tonno fresco
8 patate piccole
4 scalogni
10 cl di vino bianco
20 cl di panna (io ho usato quella di soia)
1 noce di burra
½ cucchiaino di curcuma
2 peperoni rossi
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
Preparazione:
pelate le patate e fatele cuocere in acqua bollente salata. Fate raffreddare e poi tagliatele a fette.
Tagliate il tonno a pezzi.
Pulite e affettate finemente lo scalogno.
In una padella fate riscaldare la noce di burro,la panna e la curcuma, aggiungete il tonno e lo scalogno, fate cuocere 2 minuti, poi aggiungete il vino e fate cuocere ancora 5 minuti.
Aggiungete le patate e mescolate.
Preparate la salsa di accompagnamento: fate cuocere in forno a 180° i peperoni per 1 ora. Toglieteli dal forno metteteli in un sacchetto di carta e poi di nylon finchè non saranno freddi. Pelateli e passateli al mixer unendo sale, pepe e due cucchiai di olio.
Servite in cocotte monoporzione.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
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lunedì 10 dicembre 2012
Raviolstrudel
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Ecco qui due foto che mi ha mandato mio marito, proprio in questo momento, da Berlino. Certo che il Natale è sempre accompagnato da una magica atmosfera! Vi chiedo scusa, ho un sacco di ricette, di fotografie, di cose da raccontare, ma ho anche un sacco di cose da fare e quindi non riesco, nonostante i buoni propositi ad essere più presenti sul blog! Poi detto fra noi, Magali, con questo freddo, trascorre quasi tutto il giorno acciambellata sul lettone e smuoverla è un'impresa titanica!
Rieccoci, sul filo di lana, per partecipare, con un finger food dolce, al contest di Francy "Un natale da leccarsi le dita" in collaborazione con Gualtiero Villa , Evo Milano e Olio Sidoti
Magali ed io abbiamo rispolverato e rivisitato il dolce a noi più caro lo strudel, lo abbiamo creato mignon e con un ripieno un più natalizio.
Ne abbiamo fatto anche qualcuno vuoto, ispirandoci ai biscottini della fortuna cinesi, in cui abbiamo inserito un messaggio augurale.
Raviolstrudel
Ingredienti per tanti raviolstrudel:
Per la pasta:
150 g di farina
1 uovo
1 cucchiaio di zucchero
30 g di olio evo
½ bicchiere di acqua tiepida
un pizzico di sale
per il ripieno:
500 g di mele golden
35 g di zucchero
70 g di uva sultanina
35 di gherigli di noce tritati
30 g di pinoli
35 g di burro
6 cucchiai di pane grattugiato
i chicchi di un melograno
un po’ di cannella in polvere (secondo il vostro gusto)
Un po’ di burro per imburrare la placca del forno
Un po’ zucchero vanigliato per guarnire
Preparazione della pasta:
su un piano infarinato mettete la farina a fontana, nel centro aggiungete l’uovo, il cucchiaio di zucchero, l'olio evo e il pizzico di sale, cominciate a mescolare, aggiungete dolcemente il mezzo bicchiere di acqua tiepida. Quando tutta la farina è incorporata, impastate molto e poi formate una palla. Per rendere la pasta elastica dovete sbatterla con forza contro il bordo del tavolo più volte. Formate nuovamente una palla. Contemporaneamente mettete una casseruola con dell’acqua a bollire. Dopo che l’acqua è arrivata ad ebollizione, buttatela e mettete la casseruola calda rovesciata sulla palla di pasta. Fate riposare la pasta.
Preparazione del ripieno:
intanto che la pasta riposa, preparate il ripieno: pelate le mele, togliete i semi, tagliatele in quarti, poi ancora, in fette spesse circa 3 mm e poi a dadini.
Fate fonder il burro e aggiungete il pane grattugiato. Togliete dal fuoco.
Aggiungete alle mele: lo zucchero, i chicchi di melograno, i pinoli, le noci, il burro fuso con il panpesto e un po’ di cannella (secondo il vostro gusto) e mescolate.
Stendete la pasta e con l’aiuto della macchina tirate delle sfoglie fino non finissime (penultima tacca). Fate i raviolstrudel usando l’apposito stampo da ravioli, mettete dentro ognuno un cucchiaino abbondante di ripieno.
Posate delicatamente i raviolstrudel sulla placca del forno imburrata.
Preriscaldate il forno a 180* ed infornate per 15 minuti.
Spolverizzate con lo zucchero vanigliato e servite tiepidi.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
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domenica 2 dicembre 2012
Gamberi vestiti a festa
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Come avete ben capito in questo blog la cucina non regna sovrana, sono una donna che ha bisogno di fare, muoversi, osservare … La maggior parte delle persone sono contrarie alla monotonia, ma io cerco, nel mo piccolo di metterlo veramente in pratica, industriandomi in tutti i modi, perchè l'aggettivo "piatto" non rientra nel mio vocabolario. Guardandomi dall'esterno mi rendo conto non sia facile essere come me, sempre pronta a partire per qualche sfida reale o virtuale, comporta un dispendio di energie notevole, ma non potrei esserer diversa, non potrei avere una vita sempre scandita dai medesimi ritmi, questo lo reggo al massimo per due mesi di fila. Oggi guardavo tutto l’archivio di cose che vorrei pubblicare, praticamente sono infinite: mostre, fotografie, ricette, riflessioni, quindi se qualcuno vien solo per vedere "cosa bolle in pentola" rimane costantemente deluso, perché a me piace sempre raccontarvi qualcosa di ciò che faccio al di fuori delle pareti domestiche o qualche dissertazione con la pelosotta che è tornata a casa dopo essere stata ospitata, durante la mia recente assenza (anche qui quante cose da dirvi! Ma questa è un’altra storia!) ed è pronta a presentarvi la ricetta di oggi che è a base del suo piatto preferito, ma prima vi narro di una mostra che ho visto un po’ di tempo fa qui a Torino, a Palazzo Madama. All’inizio sono rimasta un po’ titubante, perché mi sono ritrovata nelle sale tra dipinti antichi, stucchi e decori di epoca barocca e poi lì tra queste opere di altri tempi sono state ambientate quelle di Robert Wilson estremamente moderne, inusuali, vive: Le ho trovate innovative, non avevo mai visto rappresentazioni così attraenti, sono praticamente delle gigantografie tridimensionali soggetti a movimenti impercettibili donando loro una connotazione presente e vitale.
«Credo che queste opere possano essere viste in numerose situazioni: in un museo, alla fermata della metropolitana, mentre si è in coda all’aeroporto. Potrebbero essere sul quadrante di un orologio da polso, in televisione, oppure un’immagine nella vostra casa, appese a una parete. Possono essere nella cornice di un camino, al posto del fuoco. Su una parete di casa, come una finestra, una finestra che ci mostra un altro mondo. È qualcosa di molto personale. Si tratta di un documento del nostro tempo. Sono ciò che io chiamo ritratti». Robert Wilson
Pur essendo diventate pigrissime, non potevamo non cogliere l'invito della carissima Francy (lei non lo sa ma attraverso FB leggiamo sempre delle sue vicissitudini familiari, culinarie e lavorative e ci sembra un po' di essere le sue vicine di casa) e partecipare al suo contest "Un natale da leccarsi le dita" in collaborazione con Gualtiero Villa , Evo Milano e Olio Sidoti
Gamberi vestiti a festa
Ingredienti per 4 persone:
12 code di gamberi grandi
mezza confezione di pasta sfoglia
olio extra vergine d’oliva q.b.
il succo di un limone
sale
1 tuorlo d’uovo
semi di papavero
Per accompagnare maionese fatta in casa con olio extravergine d’oliva
Preparazione:
Ed ecco la nostra, anche se l'idea l'ha avuta Magali, creazione.
Gamberi vestiti a festa
Ingredienti per 4 persone:
12 code di gamberi grandi
mezza confezione di pasta sfoglia
olio extra vergine d’oliva q.b.
il succo di un limone
sale
1 tuorlo d’uovo
semi di papavero
Per accompagnare maionese fatta in casa con olio extravergine d’oliva
Preparazione:
togliete il guscio ai gamberi e privateli del “filino” nero con uno stuzzicadenti.
In una scodella amalgamate bene l’olio con il succo di limone, regolate di sale e mettete i gamberi a marinare per circa un’ora. Toglieteli dalla marinata e asciugateli bene.
Srotolate la pasta sfoglia e tagliate delle strisce larghe 2 cm. Arrotolate ogni gambero delicatamente.
Metteteli in una teglia foderata con carta forno e poi spennellateli con il tuorlo d’uovo amalgamato con due cucchiai d’acqua. Cospargete di semi di sesamo.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti circa.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
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