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Magali
E la magia continua ...
Infatti la magia continua, perché noi crediamo che sia una componente essenziale del vivere, piccoli sogni che si realizzano, sorprese impensabili, è come una brillantina colorata che ricopre ciò che ci circonda per stupirci ed entusiasmarci e …
Non siamo matte ...
Un po' di magia ...
L'ultima sfida ...
Come sempre mi sono consultata con la mia fedele aiutante Magali ed in verità immediatamente sono balzati alla mente i desideri estrosi, diversi che, ovviamente, rispecchiano la nostra personalità fuori dall’ordinario e cosa preparare per le due prove, ma dalla grammatica alla pratica c’è differenza …
Calendario dell’Addento
Ingredienti:
400 g di farina
150 g di zucchero di canna fino
250 g di burro morbido
3 uova
6 cucchiaini di spezie per pain d’epices (
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
Per decorare:
250 g di pasta di mandorle
1 albume
colorante verde
Preparazione:
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Ed eccoci alla prova desiderio, ovviamente non potevamo non scegliere il primo della lista, la città in cui vorremmo vivere, in cui siamo a nostro agio, ne conosciamo ogni angolo, anche i meno battuti ed ogni volta che ci ritorniamo, troviamo sempre luoghi nuovi, magici da esplorare.
H&M à Paris
Ingredienti:
Per la base:
650 g di farina
5 uova
1 ½ bustina di lievito
180 g di burro
180 g di zucchero
2 bicchiere di latte
Un po’ di impasto per biscotti pan di zenzero (vedi ricetta sopra)
Per la copertura:
300 g di pasta di mandorle
Coloranti artificiali: nero, rosa, verde, blu, giallo
Perline argentate
Preparazione:
Non ci crederete ...
Chocò Marron
Interrompiamo la nostra assenza dal blog per partecipare al contest "love me cake spupazzatemi di coccole" del blog La vita segreta delle torte indetto dalla nostra "nasina" Benedetta.
Chocò Marron
Ingredienti :
150 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di cioccolato al latte
250 g di crema di marroni
75 g di zucchero
4 uova
1 cucchiaio di farina + 1 cucchiaio per lo stampo
150 g di burro
Per decorare:
cacao amaro
marron glacé
Preparazione:
All' Erba Voglio
, sono veramente in ritardo e spero di farcela, Magali mi sta spronando dormendo sulla poltrona …
Dovevamo immaginare di gestire un ristorante e di inventare un menù da proporre ad un prezzo fisso di 25 euro. I costi devono essere dettagliati per una e per 50 persone.
Appena letto di questa sfida ho subito desiderato cercare un nome per il mio ipotetico ristorante e gira che ti rigira ho deciso di chiamarlo
Chi non conosce la favola del re che non chiedeva mai per favore … e la frase significativa di questa fiaba, che mia nonna era solita ripetermi quando facevo i capricci, era “L’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re”.
Non ho badato molto “al risparmio”, ma ad utilizzare ingredienti di prima qualità. Ho ipotizzato che il mio ristorante sia luogo di delizie in cui assaporare pietanze sfiziose, accattivanti e sfatare, così, il mito dell’inesistenza dell’erba voglio!
Prima Portata
Spaghetti del re
Ingredienti per 50 persone:
4 kg spaghetti al peperoncino 20 euro (5 euro/kg)
200 gamberi biologici 100 euro (16 gamberi 8 euro)
10 kg Pomodori perini 10 euro (1 euro/kg)
50 cucchiai di sale 0,75 cent
100 cucchiai di Olio di Oliva 10 euro
50 cucchiai di vino bianco 2,5 euro
50 fogli di brick 7 euro (0.14 cent a foglio, confezione da 8 fogli 1,12 euro)
Totale a persona: 3 circa euro Totale per 50 persone: 150,25 euro
Preparazione:
immergete i pomodori in acqua bollente per un minuto, pelateli privateli dei semi e tagliateli a dadini.
Fate scongelare i gamberi.
In una padella antiaderente con dell’olio di oliva fate saltare il pomodoro e aggiungete i gamberi, il sale e sfumate con il vino bianco.
Fate cuocere gli spaghetti al peperoncino al dente. Fateli saltare in padella con il sugo.
Potete servire in un foglio di brick passato in forno per due minuti.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Seconda portata
Seppia provenzale
Ingredienti per una persona:
10 kg di Lamelle di seppia 50 euro (5euro/kg)
10 g di Peperoni 25 euro (2,5 euro/kg)
10 kg di Pomodori perini 10 euro (1euro/kg)
1,250 g di Quinoa biologica 6 euro (2,5 euro/kg)
150 cucchiai Olio di oliva 15 euro
25 cucchiai di sale 0,38 cent
Peperoncino 2,5 euro
Totale per una persona: 2,17 euro Totale per 50 persone: 108,88 euro
Preparazione:
immergete i pomodori in acqua bollente per un minuto, pelateli privateli dei semi e tagliateli a dadini.
Far cuocere in forno i peperoni per circa 45 minuti, farli raffreddare, pelarli, privarli dei semi e tagliarli a striscioline.
Tagliare la seppia a dadi
In una casseruola mettete l’olio aggiungete i pomodori , la seppia, il peperoncino e il sale, fate cuocere per circa 30 minuti, aggiungete i peperoni e fate cuocere ancora 15 minuti.
Risciacquate la quinoa sotto l’acqua corrente. Fatela cuocere in due volte il suo volume di acqua fredda. Portate ad ebolizione, coprite e lasciate cuocere per circa 12 minuti, finchè i semi della quinoa non siano “esplosi” (praticamente si devono aprire), se vedete che manca acqua aggiungetela finchè la cottura non è ultimata. Salate a fine cottura. Condite con olio di oliva.
Servite la seppia accompagnata dalla quinoa.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Terza portata
Bavarese ciocco cocco
Ingredienti per una persona:
1,250 g di biscotti sablé al cocco 9 euro (0,90 euro/125 gr)
2 l di latte parzialmente scremato 2,64 (1,32 euro/litro)
670 g di burro 4,39 euro (1,64 euro/250 gr)
1.500 g di cioccolato 70% di cacao Perugina 23.85 cent (1,59 euro/100gr)
25 tuorli d'uovo 4,2 euro (1 euro/6 uova)
250 g zucchero a velo 10 euro
1.250 ml di panna da montare per dolci 3.45 euro (1,38 euro/500ml)
62,5 g di gelatina in fogli 2 euro
1650 ml litri di latte di cocco 6,6 euro (1,60 euro/400 ml)
330 g di zucchero 0,28 cent (0,85 cent/kg)
Noce di cocco grattugiata per decorare 2,5 euro cent
Totale per una persona: 1,37 euro Totale per 50 persone: 68,91 euro
Preparazione:
fate fondere il burro.
Riducete in briciole i biscotti e amalgamateli al burro fuso.
Mettete questa preparazione in cerchi coppapasta monoporzione di circa 8 cm di diametro o in altri più grandi, in mancanza, in uno stampo a cerniera senza il fondo, (usate l’accortezza di rivestire il bordo con carta forno) e pressate bene con l’aiuto di un bicchiere o di un batticarne. Mettete per un’ora in frigorifero.
Fate fondere il cioccolato a bagnomaria. Fate bollire il latte e versate a filo sui tuorli mescolando con una frusta senza interruzione.
Rimettete la casseruola sul fuoco con lo zucchero a velo e cuocete a fuoco basso mescolando con la frusta senza interruzione per alcuni minuti.
Aggiungere metà la gelatina strizzata, precedentemente fatta ammorbidire in acqua fredda, poi il cioccolato fuso. Mescolate bene e lasciate raffreddare.
Montate la panna. Incorporate delicatamente in tre volte la crema al cioccolato alla panna.
Mettete questa mousse nel cerchio, sopra ai biscotti tritati, Riponete in frigorifero per 3 ore.
Riscaldate il latte di cocco con lo zucchero, aggiungete l’altra metà della gelatina strizzata, precedentemente fatta ammorbidire in acqua fredda, mescolate bene e lasciate raffreddare. Versate il composto sulla bavarese e riponete in frigo per altre 2 ore.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Alla fine dei conti la nostra spesa è stata:
Totale menù a persona: 6,56 euro Totale menù per 50 persone: 328,04 euro
Con la speranza di aver solleticato il vostro palato, appagato gli occhi, vi auguriamo di trovare nella realtà un ristorante "Erba Voglio" dove siate coccolati come lo sareste "da noi".
Eccomi
Ringrazio tutti quelli che mi seguono anche se da un po' di tempo qui di magnà non si parla, ma solo di vita, sì la mia che, molto spesso, si accomuna alla vostra. Sono una donna dai modi bruschi, dal pessimo carattere, che nasconde una profonda sensibilità, che stride con questo involucro. Pochi riescono a comprendermi, ad andare al di là delle apparenze, ad avere la pazienza di strofinare per far emergere la brillantezza. Scrivo per dirvi che il cammino continua faticosamente, molto faticosamente, ma vado avanti, anzi andiamo avanti Magali ed io, zampotta nella mano e crediamo che domani sarà sicuramente migliore, anche perchè un altro tratto è stato percorso e non ci siamo arrese, nonostante le difficoltà. Potrei vivere comodamente, invece mi pongo domande, esploro i meandri più nascosti e profondi di me stessa: "Perchè?" ho domandato alla mia pelosa compagna e lei, come sempre, mi ha guardato con i suoi occhi smeraldini e mi ha risposto: "Perchè sei una persona coraggiosa", non credo alle mie orecchie e ricambiando il suo sguardo ribadisco stupita: "Coraggiosa?" e lei continua: "Sì coraggiosa, perchè non nascondi la tua fragilità, vai avanti anche a costo di soffrire, convinta che tutto ciò ti porterà ad un'evoluzione interiore, alla serenità a cui hai diritto e che nessuno potrà più ferirti con le sue parole, perchè qualsiasi essere umano anche se strano o diverso ha diritto a conservare le sue caratteristiche se non lede la libertà altrui".
In effetti, in questi momenti, mi sento molto più fragile che coraggiosa e, vi confesso, che spesso, per trovare la forza, rileggo queste righe che voglio condividere con voi, che scrisse mia madre tanti anni fa poco dopo la mia nascita:
Con il braccino
roseo, grasso
che sbuca dalla manica
ormai corta,
la bocca dischiusa
in un lieve sorriso
tu dormi, piccina
fra le mie braccia.
Come vorrei chiuderti
in questo cerchio magico
e proteggerti dai dolori!
Ma crescerai e soffrirai,
perché vivere è anche soffrire
e io prego che quel giorno
ci siano ancora
le mie braccia
per darti, come ora,
il sonno serenatore.
Mia madre non c'è più da tantissimi anni e per motivi non dipendenti dalla sua volontà non ha potuto mantenere fisicamente la sua promessa e proteggermi con il suo abbraccio, ma io sono convinta che ogni volta che rileggo queste sue parole so che posso farcela e credo che questo sia significativo del fatto che l'amore vada al di là dello spazio e del tempo.
E' trascorso un mese ...
Lo so vi ho trascurato, Magali ogni giorno mi ripeteva “Ma ti sei dimenticata del blog?”.
In realtà non è così: il periodo che sto attraversando è particolarmente pesante, sicuramente a causa del mio carattere troppo preciso, mi pongo troppi interrogativi e trovare delle risposte esaustive non è semplice e costa un impiego di energia notevole, anche se si è compreso il cammino da intraprendere quello è solo il primo passo, proseguire è la parte più ardua.
In questi giorni è riemerso in me un impulso che non provavo da molto tempo: quello di fuggire. Consapevole della stupida vacuità di questo desiderio, non lo seguo, ma è la risposta al mio stato d’animo, mi dà la dimensione di quanta inquietudine provi, ma so che tutto ciò non è altro che un ennesimo scalino da superare, un altro tratto di salita che mi porta avanti … verso il nuovo.
In questo periodo ho anche maturato la certezza di aver investito di troppa importanza alcune persone, tutto ciò mi ha distolto dal mio percorso e mi ha fatto ricadere in errori già commessi come il mettere altri al primo posto.
Colgo l’occasione per ringraziare e lo dico di cuore, i molti che ogni tanto vengono a vedere se Helga e Magali hanno pubblicato qualcosa, gli amici che si preoccupano per il mio silenzio e quelli che mi sono vicini, ve lo dico in confidenza, quando si è soli, quando ci si sente soli nel più profondo della propria anima, un gesto affettuoso scalda il cuore.
Come ho già scritto in precedenza, certi pezzi del cammino vanno necessariamente percorsi in solitudine e non in cordata, perché solo così rappresentano un rinnovamento catartico, ma per me l’avere certezza che esistano delle presenze, pelosotte o meno, vicine o lontane, che hanno fiducia in me e sanno che ce la posso fare, mi dà forza. Lo so potrei accontentarmi e non cercare risposte, ma la mia indole vulcanica è sempre alla ricerca del “meglio”.
Torta C&C (chèvre et courgettes)
Beh siamo state un bel po’ con il naso rivolto all’insù, ma nessuno di quei puntini luminosi si è mosso di un millimetro …
Onestamente in questo momento della nostra vita, anche se difficile e, forse lo sarà ancora di più nel prossimo futuro, non possiamo desiderare nulla di più.
Siamo completamente appagate, se proprio andiamo alla ricerca spasmodica di un desiderio da realizzare è quello di avere il coraggio, la forza per portare a compimento tutti gli impegni che abbiamo messo “in cantiere”.
Sono molti, ambiziosi che esigono determinazione, impegno intellettivo, sicurezza interiore, equilibrio emotivo, Magali dice che con lei al mio fianco ce la posso fare, io sono un po’ più timorosa, ma quando guardo la mia fedele aiutante nei suoi occhioni smeraldini, trasparenti e magici non posso che fidarmi ed iniziare questo viaggio … perché nella vita possiamo svicolare, nasconderci, fermarci, ma troveremo sempre davanti lo scheletro che non abbiamo affrontato, la nostra paura più recondita quando meno ce l’aspettiamo farà capolino. Tutto questo ci può spaventare, perché proviamo il timore di fallire, ma non è detto che sia così, semplicemente perché ora siamo sicuramente più forti.
Torta C&C (chèvre e courgettes)
Ingredienti:
1 confezione di pasta brisé
3 zucchine grandi
1 cipolla bianca grande
2 uova
200 ml di panna da cucina (1 confezione)
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 confezione di formaggio di capra (1 rotolo)
Un pizzico di noce moscata grattugiata
1 cucchiaio di erbe di Provenza
Olio di oliva
Sale
Preparazione:
la pasta brisé la potete fare (cercate la ricetta nel blog) ed è semplicissima oppure la comprate pronta.
Srotolate la pasta e foderate uno stampo da forno.
Tagliate la cipolla e le zucchine precedentemente pulite e lavate con la mandolina.
Fate soffriggere la cipolla in poco olio di oliva, aggiungete le zucchine, salate e fate cuocere 5 minuti.
In un’insalatiera sbattete le uova, salate, aggiungete la panna, il parmigiano, la noce moscata e amalgamate bene. Aggiungete le zucchine e mescolate.
Versate il composto nello stampo.
Mettete in forno a 180° per 30 minuti.
Affettate il formaggio di capra e a metà cottura disponetelo ordinatamente sulla torta.
Servite tiepida.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Vinceremo
Lo so che in questo periodo cucino poco e rifletto molto e di questo vi chiedo scusa, ma ho piacere di esternarvi le mie sensazioni,ho qualche ricetta “di scorta”, ma sono troppo pigra per scriverla e troppo assorta in mille pensieri e progetti , quindi spero vi accontenterete di mero cibo per l’anima.
Volevo dire a Voi tutti, ad ognuno di Voi che mi segue, indipendentemente dal fatto che lasci un commento o meno, che mi fa un enorme piacere e mi trasmette un’enorme carica.
Ne ho parlato con la mia confidente pelosa e lei mi ha detto: “Rifletti, non è solo questo” e dato che ho la grande fortuna di avere lei al mio fianco che mi “illumina” il cammino e me ne fa scoprire meravigliosi anfratti e meandri, ho seguito, come sempre, il suo consiglio e sono arrivata alla conclusione che per l’ennesima volta ha ragione. In effetti la cosa più importante, per me, è riuscire a trasmettere delle sensazioni, mi rende felice la consapevolezza di avere delle persone a me simili, che comprendono nel profondo ciò che scrivo.
E’ come se foste tutti ipoteticamente al mio fianco e, credetemi, non sto scherzando.
Anche io ho le mie incertezze e i miei momenti di sconforto e da quando ho scritto il post “andare avanti” non sapete quante volte l’ho riletto per non indietreggiare e l’avere certezza che qui e là ci siano altre persone che stanno camminando insieme a me, rende meno gravosa la salita.
Di primo acchito queste parole possono apparire prive di senso, ma io so perfettamente che chi, in questo momento, ha intrapreso una nuova strada o fatica su un percorso iniziato da tempo ha ben compreso quanto ho scritto, so che le mie parole non sono vane, forse, non siamo in molti, ma sicuramente uniti dallo stesso obiettivo.
……..
e allora,
avendo ciò provato,
visto che siamo uguali
scrivo,
scrivo della tua vita e della mia, del tuo amore e dei miei,
di tutti i tuoi dolori,
e allora
siamo già diversi
perché, la mia mano sulla tua spalla, come vecchi amici
ti dico in un orecchio:
non soffrire,
il giorno sta arrivando,
vieni,
vieni con me,
vieni
con tutti
quelli che ti assomigliano,
i più semplici,
vieni,
non soffrire,
vieni con me,
perché anche se tu non lo sai, questo io lo so bene:
io so in che direzione andiamo, ed è questa la parola:
non soffrire
perché vinceremo, vinceremo noi,
i più semplici,
vinceremo,
anche se tu non lo credi, vinceremo.
Pablo Neruda – Ode all’uomo semplice - Da Ode alla vita ed altre odi elementari.
Non potevamo ...
Ringraziamo sentitamente Beny e Marty per averci reso partecipe di questa meravigliosa e strabiliante avventura di Naso da tartufo’s kitchen
e la "giudichessa" ... ed ecco cos'hanno scritto di noi!
Helga squadra STEWART voto 10 ----> giudizio: "Questa torta mi ha fatto davvero morire, mi sono sentita davvero fiera di poterla ammirare, un'idea bellissima e molto arguta applicata in modo magistrale! l'idea delle diverse visioni dell'immagine mi ha assolutamente conquistato, appetibile e vagamente goduriosa ma con un'idea di base ragguardevole!" VINCITRICE
Andare avanti ...
Siamo in attesa dei risultati della quarta sfida, oggi siamo pigre, ma io desidero scrivere sul blog senza “obbligo di ricetta”. Mi trovo in un piccolo paradiso, sono assolutamente certa che esista la comunanza dei luoghi, ma so anche che se si ha l’animo tormentato qualsiasi posto, per quanto stupendo, diventa insopportabile e si desidera solo fuggire. In questo momento della mia esistenza sono molto serena, è stato un cammino lungo, durato anni, trascorsi quasi da eremita tra me e me, ma ora posso dire che sono molto migliorata, il passato doloroso esiste non lo nego, ma ora è in un angolo, dove non mi fa più soffrire. Ora sono di nuovo pronta a vivere, ad emozionarmi e ad accettare quello che il presente e il futuro mi possono offrire. Sono maturata, so cosa desidero e sono conscia di quello che non ho più né la voglia, né la forza di sopportare, sono perfettamente consapevole di quello che merito. Ho atteso per anni i cambiamenti altrui che ero convinta rovinassero il mio vivere, non sono avvenuti, perché solo chi ha una forte motivazione può mutare ed allora mi sono detta che solo io potevo volere il mio bene al punto tale da tirar fuori tutta la mia forza e cambiare me stessa. Non è semplice, è più facile incolpare gli altri, ma testarda come sono ce l’ho messa tutta ed ora dopo tanta salita sono arrivata quasi in cima. Non è stato indolore, lo confesso, molte volte avrei voluto mollare, avrei desiderato un incitamento, un abbraccio, ma pur in mezzo al mio prossimo, ero sola, perché è inutile raccontarsi ipocrisie, solo soffrendo in solitudine, si elabora, si metabolizza, si lotta e lentamente si arriva … qualche amicizia mi è stata vicina, ma non ho voluto pesare su nessuno, perché solo io conoscevo l’entità della mia sofferenza che mi aveva indebolito nel corso del tempo, ma mi spronava ad andare avanti a testa alta verso il nuovo. Il passato era dolore, il futuro poteva essere migliore e così sono giunta ad essere la persona che sono ora soddisfatta, pronta a scommettere sulla sua vita.
Forse qualcuno si chiederà perché vi racconto questo, lo faccio, ovviamente su consiglio di Magali gatta zen, perché può capitare a chiunque di trovarsi spauriti senza punti di riferimento, degni di tale nome, ed allora non vi disperate, guardate dentro di voi e tirate fuori anche solo un granello della forza che vi è rimasta e iniziate il cammino di risalita. Procedendo vi renderete conto che l'energia aumenta di pari passo, non vi nascondo che avrete giorni in cui penserete di non farcela, viveteli, prendete lo scoramento per mano e vedrete che il giorno dopo sarete pronti a ricominciare a camminare.
Quiche di verdure e tofu
1 - Una fase di ATTACCO breve e folgorante, dai risultati immediati. Durante questa fase la dieta è composta da 72 alimenti a base di proteine pure.
2 - Una fase di CROCIERA che porta direttamente al Giusto Peso. Durante questa fase, la dieta prevede l'alternanza di giornate di Pure Proteine alimentari (Fasi PP) e giornate di Proteine accompagnate dalle 28 Verdure raccomandate (Fasi PV).
3 - Una fase di CONSOLIDAMENTO da 10 giorni per chilo perso che segna un primo ritorno verso un'alimentazione equilibrata. Una libertà controllata il cui obiettivo è far consolidare questo peso recentemente conquistato e ancora vulnerabile. Questa fase vede il ritorno progressivo di alimenti di piacere con i due pasti di gala.
4 - Una fase di STABILIZZAZIONE definitiva basata su 3 regole semplici, concrete, poco fastidiose ma non negoziabili. Questa fase è la parte più facile, ma allo stesso tempo la più indispensabile del nostro metodo per dimagrire perché il 95% delle persone che seguono una dieta recupera poi il peso perduto.
Siccome Magali ed io siamo quasi due scimmie siamo andate a curiosare e abbiamo scoperto questa ricetta, ovviamente dietetica, che abbiamo modificato solo variando il tipo di spezie. Ognuno di voi le potrà calibrare e integrare secondo il proprio gusto.
Quiche di verdure e tofu
Ingredienti per 4 persone:
2 zucchine
2 carote
1 cipolla
220 g di tofu
3 uova
rosmarino tritato
zenzero in polvere
cumino in polvere
sale e pepe
olio di oliva
Preparazione:
sbucciate e grattugiate finemente le carote, le zucchine e la cipolla. Far rosolare le verdure in una padella con poco olio d’oliva. Mettere il tofu morbido in una ciotola e battere fino ad ottenere una pasta liscia. Aggiungere le uova, un pizzico di zenzero e di cumino, il rosmarino tritato, il sale e il pepe e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporare le verdure, poi versare il composto in uno stampo . Cuocere in forno a 180°, servire tiepido.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Freud e il sesso
SFIDA BARBONCINO
Svergogniamoci : una sfida sul pornocibo...quanto potete osare? Realizzate una ricetta che in qualche modo sia "sessualmente evocativa" ed ovviamente del tutto commestibile. Può essere un dolce, un piatto di carne etc. Si può usare qualunque tipo di cibo e decorazione commestibile, pornocibo o "food porn" significa (cito da wikipedia) "fotografie o scritture riguardo al cibo in cui si definisce o descrive il cibo eroticamente.nella sua sensualità ed appetibilità"
Ho iniziato a navigare in internet, spulciando qua e là, ma la musica in merito era sempre quella, una serie indescrivibile principalmente di tette e poi di tutto il resto …
Voi non mi conoscete, ma fin quando non trovo una soluzione a qualsiasi questione, trascorro notti insonni, perché diventa un chiodo fisso … ma nulla non riuscivo a venirne a capo.
Allora ho chiesto aiuto a Magali, proponendole il quesito della sfida e lei mi ha risposto: “I pensieri, talvolta, diventano fissi, fino a coinvolgere tutta la tua mente … rifletti”.
Nel sentire questa risposta, per me per nulla esaustiva, mi sono detta, ma non è ciò che sto facendo?
Lo so che la nostra preparazione doveva essere non banale, originale e chic, molto facile a dirsi, in questo campo basta un attimo per scivolare nel volgare …
Questa sfida mi ha dato conferma, ancora una volta, di quello in cui credo da sempre e cioè che alimentare il cervello, imparare cose nuove, leggere, studiare, a qualsiasi età, non può che essere positivo … voi direte e cosa ci azzecca? Beh per farla breve, l’anno scorso ho aiutato mio nipote nella preparazione della tesina (qualcuno ricorderà i miei posts demenziali di quel periodo) e tra i vari argomenti lui presentava Freud, che tra l’altro ha scritto “Tre saggi sulla teoria sessuale”, di colpo mi è sovvenuto alla memoria un suo ritratto … che vi propongo in versione dolce. Trovata la soluzione mi sono rivolta a Magali: “Chi meglio di lui può rappresentare questa sfida e poi mi sembrava in pieno stile con gli studi delle nostre nasine!”, la pelosotta mi ha ricambiato con uno sguardo sornione, contenta in cuor suo, che ancora una volta avessi ben compreso il suo consiglio.
Sempre su suo suggerimento, ho osato nella presentazione dando sfogo un po’ alla mia follia, perché “Semel in anno licet insanire” (una volta all’anno è lecito impazzire), ho cercato di calarmi nella parte e avere il coraggio di cucinare la ricetta proprio come mi vedete qui sotto …
Ed ecco la nostra creazione !
Freud e il sesso
Ingredienti:
Per la base:
650 g di farina
5 uova
1 ½ bustina di lievito
180 g di burro
180 g di zucchero
1 bicchiere di latte
Per la copertura:
500 g di pasta di mandorle
Coloranti artificiali: nero, rosa, verde
Preparazione:
lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema, aggiungere un uovo alla volta e la farina setacciata ed il lievito, pian piano aggiungete il bicchiere di latte.
Stendete la pasta di mandorle e coprite tutta la torta, ritagliate la sagoma ed appoggiatela, dipingete i capelli, decorate con i cuori.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Uovo galleggiante
Ecco in che cosa mi dovevo cimentare:
SFIDA COCKER SPANIEL
Cosa sapete cucinare senza usare le mani? Va bene qualunque tipo di ricetta qualunque tipo di preparazione, qualunque lunghezza e qualunque pasto. Potete usare qualunque parte del vostro corpo che non siano le mani...come quando avete le mani sporche o bagnate! In questa sfida è obbligatoria la presenza di un passo passo fotografico di qualcuno che vi segue o ancora meglio di un video.
Devo ringraziare Benedetta e Martina, perché queste prove della quarta sfida a cui abbiamo partecipato ci hanno veramente stuzzicato e hanno tirato fuori la nostra, soprattutto mia, follia, Magali, come ben sapete, è molto zen. Questo ci ha fatto comprendere dell’immensa fortuna che abbiamo nel poter usare tutti i nostri arti, nell’essere sane e solo per questo motivo siamo contente di essere al mondo, di respirare, di poter vedere cose belle. Scrolliamoci tutti e bandiamo le elucubrazioni mentali che non portano a nulla e se vi sentite tristi, cucinate senza mani, dopo, tutto vi sembrerà veramente splendido, anche la cosa più banale!
Non è stato semplice, anche perché d’istinto mi veniva sempre di “mettere le mani avanti”, ma alla fine tra una risata e l’altra sono riuscita ad arrivare fino in fondo ed ecco qui sotto il risultato, poi se volete le prove ecco il video
Ed ecco la versione finale
Uovo galleggiante
Ingredienti per 4 persone:
4 uova
3 zucchine
Sale
Basilico
Preparazione:
far cuocere le uova alla coque o sode, come preferite.
Far cuocere in acqua bollente salata le zucchine tagliate a pezzi.
Passarle al mixer con po’ di acqua di cottura e delle foglie di basilico, se volete potete unire anche due cucchiai di panna da cucina.
Tagliare le uova in due parti.
Ripartire la mousse nei piatti, in ciascuno adagiare l’uovo e guarnire con foglie di basilico.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Per Emil
Devo confessarvi che anche io, sulla scia del suo esempio, sto allentando molto i miei freni e mi sto coccolando molto
Questa ricetta la dedichiamo a Emil un ragazzino molto simpatico, che ama la nostra cucina, si sottopone volentieri ai nostri esperimenti e, non ci crederete, finora non ne ha bocciato neanche uno! Cogliamo l’occasione per salutarlo e per mandargli un bacione e un ronron speciale!
Con questa piatto partecipiamo al contest del blog Pan per focaccia .
Volevamo creare qualcosa di diverso dalla solita torta salata o insalata da portare ad un picnic ed allora pensa che ti ripensa abbiamo inventato questa ricettina, che, ovviamente, il nostro sommo esperto Emil ha provato e ha trovato deliziosa.
Per Emil
Ingredienti per 4 persone:
8 funghi champignon grandi
4 cucchiai di quinoa
2 uova piccole
1 mollica di pane ammorbidita in acqua con poco aceto
Timo
1 bicchiere di vino bianco
Sale
Pane grattugiato
Prezzemolo tritato
Preparazione:
risciacquate la quinoa sotto l’acqua corrente.
Buttate la quinoa in due volte il suo volume di acqua fredda salata. Portate ad ebolizione, coprite e lasciate cuocere per circa 12 minuti, finchè i semi della quinoa non siano “esplosi” (praticamente si devono aprire),
se vedete che manca acqua aggiungetela finchè non arrivate alla cottura.
Strizzate e tritate la mollica di pane.
Pulite i funghi privateli del gambo che taglierete a pezzettini e farete saltare in padella per qualche minuto con poco olio di oliva e sale. Togliete dal fuoco e fate raffreddare.
In una scodella mescolate l’interno dei funghi, la quinoa, le uova, la mollica di pane, il timo e il sale.
Mettete il ripieno all’interno delle teste dei funghi precedentemente salate.
Cospargete con pane grattugiato e prezzemolo.
Mettete in una pirofila, irrorate con un filo d’olio ed aggiungete il bicchiere di vino, un pizzico di sale e fate cuocere a 180° per 20 minuti.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”