CONTATORE
Contatti
I NOSTRI VIDEO ....
Lettori fissi
Magali
Si può cavar sapore da una rapa
e questa volta sono proprio contenta, ho cucinato con piacere e sapete perché? Perché Helga in tutta la sua vita non ha mai mangiato le rape! Appena letto che, appunto, bisognava cucinare qualcosa con quest’ortaggio, non ci ho pensato due volte, non ho voluto cercare escamotage: la rapa è la rapa, non è il cavoletto, il cavolo, il broccolo … e quindi che rapa sia! Avevo idea che, praticamente, fosse un po’ insulsa, senza un sapore definito, insomma un po’ anonima e, in effetti, è proprio così. Ho cercato di darle sapore, un “tono” affinchè, per una volta, la rapa si sentisse veramente lusingata ed attraente, quindi, ho creato questa ricetta stuzzicante da punto esclamativo per quanto riguarda il gusto! Ogni volta che penso alle rape mi viene in mente l’epitaffio di Bertoldo le cui ultime righe recitano:
“Che stupir fece il Mondo e la Natura.
Mentr' egli visse, fu Bertoldo detto,
Fu grato al Re, morì con aspri duoli
Per non poter mangiar rape e fagiuoli”
Ed anche il noto proverbio “non si può cavare sangue da una rapa” e sarà vero? Io credo di sì, sono convinta che la cultura, l’intelligenza sono importanti e non fondamentali, ma la perspicacia è veramente una dote che distingue alcuni esseri umani, l’arguzia intellettuale, il comprendere al volo, l’intuizione eclettica rendono eletti . Il talento è un dono che, purtroppo, non è di tutti. Scusate la divagazione ed ora ecco la ricettina.
Si può cavar sapore da una rapa
Ingredienti per 4 persone:
700 g di rape
50 g di acciughe sott’olio
Sale
Per la salsa besciamella:
30 g di burro
30 di farina
30 cl di latte
Preparazione:
pelate e tagliate a fette le rape.
Fatele cuocere in acqua bollente salata per 5 minuti.
Sgocciolate le acciughe dall’olio, asciugatele con carta da cucina e tritale grossolanamente.
Preparate la besciamella:
in una casseruola fate fondere il burro a fuoco dolce. Una volta che il burro è fuso aggiungere la farina e mescolate per amalgamare bene. Aggiungete dolcemente il latte freddo e mescolate bene. Lasciate ispessire e dopo aver dato qualche bollore, aggiungete le acciughe, mescolate finchè non si sciolgono e togliete la casseruola dal fuoco. Aggiungete il sale, se necessario.
In stampini monoporzione precedentemente imburrati alternate strati di rape con la besciamella, infornate per 30 minuti a 200°.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Diversamente broccoli
Crema di broccoli
Ingredienti per 4 persone:
500 g di broccoli
2 cucchiai di mandorle tritate
3 cucchiai di panna (io ho usato quella di soia)
300 ml di brodo vegetale
50 grammi di fiocchi di soia tostati
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale
Preparazione:
dividere i broccoli in cimette e farli cuocere al vapore.
Passarli al mixer aggiungendo le mandorle, la panna, il brodo vegetale, l’olio e il sale.
Far cuocere lentamente per 15 minuti, aggiungere i fiocchi di soia, cuocete ancora 5 minuti e servite.
Se volete spolverizzate con parmigiano grattugiato.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Merenda magica
Noi tutti ci uniamo per dire che in Italia sono poche le strutture che funzionano egregiamente e ci domandiamo perché si voglia chiuderle? Noi ci auguriamo che i Ministri trovino ogni opportuna iniziativa utile a risolvere la grave situazione economica in cui versa la Fondazione Santa Lucia, affinchè la sua attività possa continuare. Abbiamo letto gli atti presentati all’inizio di marzo e ci auguriamo di cuore che giungano risposte concrete e si riescano a trovare i fondi necessari. Innanzitutto mi ha colpito la storia di questo piccolo “eroe” a cui ho deciso di scrivere direttamente:
Caro Albertino, questa lettera, non ci crederai è proprio per te, sicuramente non mi conosci allora mi presento sono una gatta magica, per questo mi chiamo Magalì. Entro nella vita delle persone e porto gioia e spero di riuscirci anche con te. Appena ho letto della tua storia, ho subito pensato “Come lo capisco! Deve essere una barba far tutti quegli esercizi!” Volevo dirti che anche io li faccio: mi stiracchio, inarco la schiena, mi metto nelle posizioni più strane … e tu, so, che sei bravissimo ad impegnarti, anche se non sempre hai tanta voglia, ed allora ho cercato di pensare a qualcosa che potesse darti un po’ di allegria, una merenda speciale da portare con te al centro. Sono andata in cucina e mi sono impegnata, ce l’ho messa tutta, sai con le mie zampotte non è facile destreggiarsi , quindi la ricetta è molto semplice, creata appositamente per te! Il giorno della fisioterapia diventerà allegro e sarà quello della “merenda speciale” e sappi che d’ora in poi io sarò al tuo fianco a sostenerti ed incitarti, non riuscirai a vedermi, ma io sarò lì perché tra le mie tanti doti so anche essere invisibile! Allora Albertino ti mando un ron ron speciale e un forte abbraccio con le mie zampotte. Dimenticavo prossimamente cercherò di pubblicare delle favole che ho scritto per parlare un po’dei miei incantesimi!
A presto Magali Ora eccomi a presentare la ricetta che ho pensato per Albertino, che è anche un’idea divertente per mangiare la frutta!
Merenda magica
Ingredienti per 6 panini:
12 fette di pancarré
1 mela
Il succo di un limone
7 albicocche secche 4 cucchiai di acqua
4 cucchiai di zucchero
Preparazione: pelate e tagliate la mela a pezzi ed irroratela con il succo di limone affinchè non annerisca. Nel robot frullate la mela e le albicocche secche, aggiungete l’acqua e lo zucchero in modo da formare una crema. Su sei fette di pane con il tagliapasta intagliate la forma di animale, spalmate la crema di frutta sulle sei fette “intere” e sovrapponete su ognuna quella con il profilo dell’animale. E come dice Magali “Albertino, leccati i baffi!”
Belle notizie!
Ebbene sì, ho proprio ragione!
Tutti voi che ci seguite siete gli amici a cui raccontare subito le cose belle, quelli che gioiscono se noi siamo felici, è una sorta di tam tam della felicità, io credo che raccontando qualcosa di bello, in questo quotidiano per molteplici ragioni così difficile, pesante e problematico per ognuno di noi, sentire una novità piacevole metta di buon umore tutti noi!
Ed è per questo che ho proprio voglia di rendervi partecipi …
Indovinate un po’ chi verrà a trovarci domani e sarà ospite a casa nostra per qualche giorno, un’amica speciale che, anche voi, “conoscete”.
E’ Tomoko, la nostra amica giapponese! Per noi è veramente un grande piacere fare la sua conoscenza in “carne ed ossa”, Helga non sta più nella pelle ed io nella pelliccia: ci racconterà tante cose nuove tristi o allegre, noi le apriamo la nostra casa con tutto il cuore e speriamo che lei si trovi a suo agio.
Siamo qui che l’aspettiamo a braccia e zampotte aperte e se, per un attimo, ci fermiamo a riflettere, questo evento ha il sapore di una dolce magia!
Unicamente nostro
Durante il nostro percorso ci manca sempre qualche elemento, il sale, il pepe oppure in un determinato istante abbiamo desideri che non riusciamo ad esaudire e poi con il passare degli anni, una volta raggiunti, perdono di interesse.
Ho esternato le mie perplessità a Magali, anche per distrarre la sua attenzione dai gamberoni, e lei a malincuore, mi ha considerato, guardandomi con laconica aria di commiserazione e dicendomi che se gli esseri umani fossero più attenti alle loro aspettative, più saggi nelle loro scelte, più acuti ed intuitivi, ma soprattutto se fossero in grado di guardare dentro loro stessi riuscirebbero a gustare ogni istante della vita senza porsi queste stupide domande, perché sarebbero consci che quello che stanno “mangiando” è realmente ciò che desiderano!
E come sempre la pelosotta è riuscita a spiazzarmi!
Unicamente mio
Ingredienti per 4 persone:
12 gamberoni
600 g di broccoli
1 bicchiere di quinoa
150 g di piselli
2 carote
Sale
Olio extravergine di oliva
Zenzero grattugiato fresco
Per la salsina:
50 g di foglie di costine
40 g di gherigli di noce
Olio extravergine di oliva
sale
Preparazione:
pulite e lavate i broccoli e cuoceteli al vapore.
Risciacquate la quinoa sotto l’acqua corrente.
Fate cuocere la quinoa in due volte il suo volume di acqua fredda, salate a fine cottura. Portate ad ebollizione, coprite e lasciate cuocere per circa 12 minuti, finchè i semi della quinoa non siano “esplosi” (praticamente si devono aprire), se vedete che manca acqua aggiungetene finchè non arrivate alla cottura.
Sgranate i piselli e pelate le carote.
In una padella antiaderente fate cuocere con un po’ di olio di oliva extravergine i piselli, le carote grattugiate e mezzo cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, fate cuocere per 15 minuti.
Aggiungete la quinoa, mescolate e togliete dal fuoco.
Pulite e lavate le foglie di costine e fatele cuocere in acqua bollente salata. Scolate.
Nel mixer tritate le costine, le noci, aggiungete una grattatina di zenzero, sale e olio di oliva extravergine q.b.
Lavate e asciugate i gamberoni e cuoceteli alla griglia.
Componete il piatto come nella foto ed irrorate con la salsina i gamberoni e i broccoli.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Quinoa benefica
oggi pane e salame, domani … presentando questa ricetta per le donne affette da endometriosi, una malattia, dolorosa, quasi invalidante, in cui è necessaria una dieta rigida, pensare un piatto adeguato ci ha fatto riflettere su quanto le persone malate stremate dal dolore, a volte, siano incomprese ed emarginate, cerchiamo tutti noi di essere consapevoli che anche solo parlare, diffondere significa tendere una mano ed alimentare la speranza di chi soffre.
Un contest per Bene, parola di cui spesso si abusa, esce dalla bocca senza pensarci, rapidamente senza rendersi conto, che queste quattro lettere sono molto impegnative. Bene significa impegnarsi con sentimenti, gesti, responsabilità nel corso del tempo e non per una breve frazione di secondo.
Ed ecco la nostra partecipazione con questo piatto a base di quinoa che è un alimento ideale, un cereale senza glutine e dal gusto inusuale, ma invitante.
Quinoa benefica
Ingredienti per 4 persone:
1 bicchiere di quinoa
150 g di piselli
2 carote
Sale
Olio extravergine di oliva
Zenzero grattugiato fresco
Per la salsina:
50 g di foglie di costine
40 g di gherigli di noce
Olio extravergine di oliva
sale
Preparazione:
risciacquate la quinoa sotto l’acqua corrente.
Fate cuocere la quinoa in due volte il suo volume di acqua fredda, salate a fine cottura. Portate ad ebollizione, coprite e lasciate cuocere per circa 12 minuti, finchè i semi della quinoa non siano “esplosi” (praticamente si devono aprire), se vedete che manca acqua aggiungetene finchè non arrivate alla cottura.
Sgranate i piselli e pelate le carote.
In una padella antiaderente fate cuocere con un po’ di olio di oliva extravergine i piselli, le carote grattugiate e mezzo cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, fate cuocere per 15 minuti.
Aggiungete la quinoa, mescolate e togliete dal fuoco.
Pulite e lavate le foglie di costine e fatele cuocere in acqua bollente salata. Scolate.
Nel mixer tritate le costine, le noci, aggiungete una grattatina di zenzero, sale e olio di oliva extravergine q.b.
Servite la quinoa accompagnata dalla salsina.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
17 marzo 1861 - 17 marzo 2011
……. Il partito di Umberto Bossi, che non si è tirato indietro quando si è trattato di piazzare un suo uomo al ministero dell’interno, rifiuta i simboli della repubblica come l’inno nazionale e il tricolore. Bossi è stato condannato per oltraggio alla bandiera italiana, dopo essersi vantato di usare il tricolore “per pulirsi il culo”.
……. Le polemiche dimostrano che i partiti al potere usano a piacimento la storia del paese, incuranti della verità storica, per fare bassa propaganda politica.
……. E’ giusto , dunque, festeggiare? Certo, scrive il giornalista Aldo Cazzullo: “Ogni famgilia italiana custodisce un frammento della storia nazionale”. E per poter cercare quei frammenti di storia e ritrovare se stessa, ora l’Italia ha un giorno libero a disposizione.”
Credo che i commenti siano superflui, ognuno tragga le proprie conclusioni.
In questo momento ci sono 50 tecnici volonatari, eroi senza nome, nella centrale nucleare di Fukushima, che stanno lavorando ininterrottamente, per evitare una strage, consapevoli del fatto che l’esposizione a radiazioni oltre il “normale” li porterà sicuramente, nella migliore delle ipotesi, a morire, in tempi brevi, di tumore.
A questo proposito mi sovviene la famosa frase di Garibaldi che intimò a Bixio: “Nino o si fa l’Italia o si muore!” e mi domando quanti Italiani, a distanza di 150 anni, sacrificherebbero la vita per la propria patria?
Auguri
Il nostro pensiero corre quotidianamente ai nostri amici giapponesi, le parole sono superflue, noi vogliamo sperare con forza ad un’evoluzione positiva degli eventi.
Un'amica speciale
Un disastroso terremoto ha colpito il Giappone, le immagini sono devastanti e mi sono preoccupata tanto per la mia amica Tomoko. Le ho subito scritto e lei, anche se in piena notte, mi ha subito risposto per tranquillizarmi e dirmi che lei e i suoi cari stanno bene. Credo che tutti coloro che si sono salvati avranno sempre impresso nella loro memoria queste immagini unite all'ansia sul fatto, spesso dimenticato, di come l'esistenza sia indipendente dalla volontà umana.
La preoccupazione per la mia amica giapponese mi ha fatto riflettere su come l'etere possa far intessere rapporti speciali, unici e rari. Il sapere che lei sta bene mi ha riempito il cuore di gioia e avevo piacere di condividerlo con voi tutti.
Pommart
Non credevamo ai nostri occhi, perché mentre scaricavamo i bagagli, indovinate un po’ chi abbiamo visto vicino alla nostra porta, ebbene sì era proprio lui Giacomo! Sembra impossibile che dopo quasi tre mesi lui era lì ad aspettarci! Un po’ sporco, ma come tutti gli altri sta bene.
In questo periodo, come vedete, partecipiamo a queste iniziative, non per vincere, ma perché tutto questo stimola la fantasia, Magali pensa alla ricetta, la esegue e tutto questo fa sì che il cucinare non rientri nella solita routine. Ebbene sì noi due vorremmo avere sempre la valigia in mano, spostarci sempre ricercare posti nuovi o ritrovarne di vecchi ai quali siamo affezionati, ma, siccome, non sempre possiamo farlo … usciamo dalle abitudini quotidiane cucinando, leggendo, cucendo, inventando … beh non vogliamo rubarvi altro tempo ed ecco la nostra stravagante partecipazione.
Pommart
Ingredienti per 6 persone:
3 carciofi
1 mela renetta
1 dado vegetale
½ bicchiere di vino bianco
1 limone
4 cucchiai di besciamella
Semi di papavero e una patata per guarnire
Preparazione:
pulite i carciofi, tagliateli a spicchi e metteteli a bagno in acqua acidulata con il limone.
Sbucciate la mela, privatela dei semi e passatela con il limone affinchè non annerisca.
Tritate la mela e i carciofi finemente, fate soffriggere uno spicchio d’aglio intero e pulito in una casseruola aggiungete i carciofi e la mela, il dado e il bicchiere di vino, fate cuocere per circa 15 minuti. Aggiungete la besciamella.
Sbucciate la patata, affettatela con la mandolina e fatela friggere in olio bollente, mettete poi su carta da cucina. Servite la minestra spolverizzando con semi di papavero e decorate con le fettine di patata.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
8 marzo
Cuore tenero
Per questa ricetta ho collaborato con Magali, questo mi ha fatto riflettere sul fatto di quanto sia bello collaborare, creare una squadra con cui essere in sintonia, perché il gruppo crea scambio e da questo nasce lo spunto per riflessioni, ragionamenti, scoperte. Interloquendo con la pelosotta mi ha detto che io sono una persona molto fortunata, perché ho la possibilità di dialogare con una mente superiore … in effetti è così: mi ascolta, mi dona la sua oculatezza, io, d’altro canto, ho la qualità di ascoltarla pazientemente. Le ho detto che se mi fido di una persona, se questa mi dà dei consigli o delle indicazioni, seguo quello che mi viene consigliato di fare, non disquisisco e procedo e le ho chiesto un suo parere su questo mio comportamento da “capra”, senza offesa per queste altre pelosotte, e lei mi ha detto che da ciò si comprende che sono una persona molto umile, che si affida al parere altrui più “alto” e competente.
In effetti ho un carattere molto forte, non ho certo lo spirito del gregario, ma, forse, Magali ha ragione sono in grado di riconoscere i miei limiti ed “eseguire” i suggerimenti altrui, credo che l’orgoglio non sia una mia peculiarità caratteriale, ne sono praticamente sprovvista, non in questo caso, ma, a volte, non è propriamente positivo, ma questa è un’altra storia!
Con questa ricetta partecipiamo a questi due splendidi contest!
aria in cucina e farina lievito e fantasia
Magali ha dedicato a me questa ricetta e l'ha chiamata così, perchè, come me, questo piccolo sformato ha il cuore tenero!
Ingredienti per 6 persone:
700 g di indivia belga
2 uova
100 g di yogurt naturale
100 g di mascarpone
30 g di farina
60 g di noce tritata
60 g di gorgonzola
1 arancia non trattata
Un pizzico di prezzemolo tritato
Sale e pepe
Burro per gli stampini
Preparazione:
sfogliare l’invidia e lavarla. Farla scottare in acqua bollente salata per 5 minuti. Scolarle ed asciugarle.
Lavate l’arancia, fatene tante striscioline sottili, mettetele a bagno in acqua calda, scolate e mettete da parte.
Preriscaldate il forno a 180°.
Imburrate gli stampini , rivestiteli con le fogli di indivia, sovrapponendole e facendole sporgere un po’.
Tritate il resto delle indivie.
Mescolate le uova, yogurt, farina, mascarpone, il gorgonzola spezzettato, le noci, un po’ di scorza di arancia tritata, aggiungere l’indivia tritata, sale e pepe.
Ripartite il composto negli stampini e ripiegate le foglie di indivia.
Fate cuocere in forno per 20 minuti, togliete dal forno ed attendete 10 minuti prima di sformare.
Cospargete con l’arancia e il prezzemolo.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”