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venerdì 29 marzo 2019
Leggendo - 29 marzo
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pâtes et pattes |
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Oggi vi parlo di questo libro
L'autrice Desy Icardi si definisce formatrice aziendale, scrittrice, cabarettista e copywriter. E' nata a Torino, dove, appunto, è ambientato il libro.
La protagonista Adelina, viene dalla campagna piemontese, e si trova in città ospite della zia per frequentare un'ambita scuola, tale solo nell'apparenza e parecchio scalcinata nella sostanza. Diventa amica di Luisella, figlia di un notaio abbiente, ma anche lui solo in apparenza!
Pur essendo di estrazioni sociali diverse le due ragazze stringono un legame speciale. Adelina ha una particolarità riesce a "leggere" i libri semplicemente annusandoli o meglio sono i loro personaggi che entrano a far parte della sua esistenza. Questa sua peculiarità la porterà, per una serie di fortuite circostanze, a mettere a repentaglio la propria vita.
Il libro si legge rapidamente, il modo di scrivere è scorrevole, mi ha riportato indietro nel tempo ai libri che leggevo durante l'adolescenza. Posso dire che non è un'opera profonda, anche se l'idea di fondo è originale, ma, probabilmente, presumo che anche l'autrice non avesse ambizioni particolari nello scriverlo. Vivendo a Torino ho camminato insieme ad Adelina per le vie della centro e sorseggiato con lei la cioccolata calda da Fiorio o mangiando uno spuntino da Platti, due storici caffè torinesi.
Come d'abitudine ecco alcuni stralci, anche se non sono particolarmene pregnanti:
"«Si tratta dell’incipit di Anna Karenina», continuò Luisella mentre percepiva gli sguardi ammirati delle sue compagne accarezzarle le spalle. «La frase suona all’incirca così: le famiglie felici sono tutte uguali, mentre le famiglie infelici lo sono ognuna a modo suo»."
«Vuoi che chieda all’avvocato di darti una lettura più semplice?», domandò alla zia.
«Non ti azzardare! Essere ignoranti non è una colpa, ma farlo sapere in giro è da idioti».
"Ci sono circostanze nelle quali non sentirsi soli è praticamente impossibile: quando si è adolescenti, quando si è lontani da casa o quando si è diversi da tutti gli altri. Adelina, in quel momento, poteva vantare tre requisiti su tre."
"Adelina promise e si diresse verso casa, domandandosi se una vita senza libri avesse davvero motivo di essere vissuta."
"Adelina non comprese appieno le sue osservazioni, ma percepì con chiarezza una cosa: l’insigne notaio si sentiva a disagio all’idea di incontrare la signora Voynich, esattamente quanto lei e sua zia erano state in soggezione nella sua elegante casa di piazza Solferino. Che si sia notai o ragazzotte di paese, arriva per ognuno il momento di sentirsi piccoli e indegni."
Etichette:
l'annusatrice di libri,
libro
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