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giovedì 4 luglio 2019
Pubblicato da
pâtes et pattes
Siamo arrivati a metà del cammino, certo se si riuscisse a mettere in pratica tutte queste "perle" per fine anno saremo perfette, ma io mi accontento di leggerle e spero di riuscire a cambiare almeno in parte.
Perla 26 - Sii intuitivo
Quando parlo di intuizione mi riferisco al concetto di “comprendere te stesso”, in particolare al modo in cui la mente costruisce le proprie relazioni rispetto a ciò che accade.
Porta alla mente una situazione che è stata per te irritante o fonte di preoccupazione: quali sono le tue reazioni ad essa, e perché hai reagito in quel determinato modo? Considera lo stress, la stanchezza, il tuo temperamento, il modo in cui interpreti certi eventi, la tua storia con le altre persone coinvolte e l’influenza della tua infanzia.
Come per chiunque altro, le tue reazioni vengono da cause che si trovano all’interno della tua mente. Conseguentemente, se puoi cambiare queste cause, puoi cambiare, in meglio le tue reazioni. Ecco alcuni esempi:
- vedere il modo in cui, in quel momento, la tua mente ha colorato le tue percezioni e ha sovraccaricato le tue emozioni, può trasformare le tue reazioni, qualche volta anche rapidamente e in maniera considerevole, come se ti stessi risvegliando da un sogno.
- Con il tempo, poi gradualmente trasformare o prendere il controllo su quei fattori mentali che influenzano il tuo benessere, le relazioni e il tuo modo di comportarti.
Come
Inizia con il dirigere la tua attenzione, spostandola dalle cause esterne che determinano le tue reazioni, ad esempio qualcosa che qualcuno ti ha detto, cercando di rivolgerla verso le cause dentro la tua mente, di esempio il modo in cui interpreti ciò che è stato detto, ovvero le intenzioni attribuiti alla persona che ha parlato o la possibilità che tu ti senta particolarmente irritabile a causa della storia che percorre tra te e quella persona.
Usando l’intuizione inizia ad esplorare dentro te stesso; i seguenti suggerimenti potrebbero aiutarti ad andare avanti:
- ricorda i benefici dell’intuizione.
- Porta alla mente la sensazione di essere con qualcuno a cui stai a cuore, come un buon amico che cammina con te lungo una strada buia.
- Non etichettare quello che trovi, definendolo come buono o cattivo. Cerca di accettarlo così com’è invece di essere autocritico, cerca di essere compassionevole invece che è pieno di vergogna.
Puntando sulle risorse contenute nei Suggerimenti sopra descritti dai un’occhiata, ora, dentro della tua mente. Adesso percepisci quello che c’è sotto la superficie e pone dunque a te stesso uno o più delle seguenti domande:
- Quale è il sentimento vero, quello che soggiace a tutti gli altri, ad esempio dolore, tristezza paura, che si nasconde sotto un atteggiamento di durezza e di difesa? Forse rabbia e bisogno di giustificazioni?
- Cosa voglio veramente nel profondo? Quali sono i buoni desideri che si celano dietro i cattivi comportamenti?
- Quanto di quello che sto provando ora deriva da un determinato periodo della mia vita in cui ero giovane?
- Su cosa mi sto bloccando? Mi riferisco a cose del tipo fissarsi su una posizione ho un obiettivo o perfino su una determinata parola. La domanda vera A questo punto è: cosa sto cercando di controllare, che non è controllabile?
Puoi usare questi metodi per una comprensione più rapida, proprio nel momento in cui le cose giungono a te. E puoi usarli per approfondire una questione specifica, come l’essere iper-sensibile alle critiche provare eccessivo desiderio di approvazione o infine per fare tutti quegli sforzi necessari a creare una buona relazione.
Qualsiasi cosa proverai, cerca di rilassarti e di aprirti ad essa.
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