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Magali
lunedì 10 febbraio 2014
Strudel mele e ciliegie
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pâtes et pattes |
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Che bello la sfida dell’MTC di questo mese è lo strudel!
E’ un dolce che adoro, perché è il protagonista per eccellenza della mia infanzia.
Ho subito chiamato mia zia Marina che ha vissuto la sua fanciullezza in Austria e poi a Bolzano, dove attualmente risiede, praticamente al telefono, povera donna, le ho fatto il terzo grado, e lei da buona teutonica con idee rigide, mi ha detto che lo strudel (pronunciato con la bella erre forte) deve essere di mele e che in primavera lei ci aggiunge delle ciliegie.
Non volevo proprio fare lo strudel tradizionale (che adoro!), ma la risposta della zia mi ha gettato nel panico … perché dove le trovo le ciliegie?
E invece, questo mi insegna che non bisogna perdersi d’animo, sono andata dal verduriere e ho visto delle palline rosse ed erano proprio ciliegie disidratate …
Quindi la leggenda dell’MTC colpisce ancora!
Eccoci qui quindi con la versione tradizionale come dice zia Marina e poi con quella alternativa in versione invernale!
Ingredienti per la sfoglia
150 g di farina Manitoba (di solito uso 00, ma avevo della Manitoba da finire)
100 ml di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale
per il ripieno
600 g di mele
35 g di zucchero
30 g di noci tritate
150 g di ciliegie (nel mio caso disidratate)
50 g di pangrattato
30 g di burro
la scorza di ½ limone grattugiata
1 cucchiaino di cannella in polvere
20 g di burro fuso per spennellare la sfoglia
zucchero a velo a piacere per la superficie
panna acida
250 ml di panna fresca
250 g di yogurt greco
1 cucchiaio di limone
20 g di noci tritate
Preparazione:
per la sfoglia:
scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Per una migliore riuscita della pasta vi consiglio di sbatterla contro il bordo della spianatoia, impastare e ribatterla nuovamente. Questo la rende molto elastica.
Fate scaldare dell’acqua in una grande casseruola. Versate l’acqua asciugate la casseruola.
Mettete l’impasto a riposare sulla spianatoia coperto dalla casseruola capovolta per circa mezz’ora.
Nel frattempo accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C, modalità statica.
Per il ripieno:
fate sciogliere in un tegame il burro e poi fatevi rosolare il pangrattato fino a farlo dorare (attenzione, basta un attimo per passare dallo stadio della doratura a quello della bruciatura). Spegnete il fuoco, versate il pane in un recipiente, fatelo leggermente raffreddare, quindi aggiungete la scorza del limone grattugiata, la cannella e mettete il composto da parte.
Lavate sotto l’acqua corrente le mele, sbucciatele, toglietene il torsolo, tagliatele in quattro e poi ciascun quarto in fettine sottili.
In una scodella fate rinvenire le ciliegie con dell’acqua tiepida e il rum per una decina di minuti, poi scolatele e asciugatele.
Mettete le fettine di mela in un recipiente, aggiungete lo zucchero, le noci tritate, le ciliegie e il pangrattato, la cannella e mescolate bene il tutto.
Stendete la sfoglia: mettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinate leggermente la tovaglia, prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi spianatelo aiutandovi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettete da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandovi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciate a tirarla verso l’esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia, dovreste aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa cinquanta centimetri per lato. Siccome i bordi saranno rimasti un po’ più spessi, passate con le dita lungo tutta l’estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla.
Disponete sulla sfoglia il ripieno di mele, lasciando liberi circa due centimetri di bordo.
Riponete la sfoglia in una teglia precedentemente imburrata, spennellate la superficie della sfoglia con il burro fuso e mettete a cuocere.
Fate cuocere in forno per circa 30 – 40 minuti. Togliete la teglia dal forno.
Per la panna acida:
montate la panna fresca con lo yogurt, aggiungete il limone e le noci tritate e fate riposare in frigorifero per un’ora prima di servire.
Servite lo strudel tiepido accompagnato dalla panna acido.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Etichette:
dolce
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16 commenti:
è meraviglioso questo Strudel , con una bella erre pronunciata e forte.... e quella bella panna acida...con le noci, da provare, assolutamente, un bacione, Flavia
Mi fai venir voglia di Alto Adige e di sentire qualcuno che parli con quell'accento così speciale e fiero che io adoro!!
Ciliegie disidratate....bella intuizione!
Che ne dici di utilizzare del kirsch per spingere il sapore in quella direzione o magari spolverare invece che con zucchero a velo con ciliegie liofilizzate, si ottengono polveri colorate e soprattutto deliziosissime!!!
Troppo buono "lui", troppo brava tu!:)))
Ma fantastico Helga!! Anch'io ho usato le ciliegie, ma sciroppate da me la scorsa estate...pero' son convinta che con quelle disidratate il sapore sarebbe stato piu' intenso e...spinto, come dice Fabiana....me lo segno per la prossima volta....Comlimenti Helga, sfoglia da manuale e ripieno interessante. Fai un grattino dietro le orecchi di Magali da parte mia. A te un abbraccione, a presto
Complimenti a te, Helga e a Magalì, riesco sempre a vederci il suo zampino, ma trova in te una perfetta esecutrice di tutte le sue idee.
Mi piace molto anche la panna acida che accompagna quelle fette.
Perfetto, bella interpretazione.
Baci
Un'idea davvero invitante quella dell'aggiunta delle ciliege; ma ciò che mi intriga di più è quella spolverata di noci tritate sia nel ripieno che nella panna acida, che regalano gusto e rusticità. Complimenti
Ciao Helga, sai che non ho mai fatto lo strudel? sono sempre stata intimorita dalla stesura della pasta che deve essere sottile da essere quasi trasparente. Anche leggendo la tua spiegazione ho avuto l'impressione che non sia proprio così facile. Però il risultato è davvero superlativo. E mi sa che il consiglio sulle ciliegie di zia Marina sia stato proprio quel tocco in più per trasformare una ricetta deliziosa in sublime.
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Cara Helga, sono proprio contenta che la zia Marina ti abbia così ispirato e spero che Magalì si sia davvero leccata i baffi :) Certo è che questa tua versione di strudel, che non si discosta troppo dall'originale, ma che lo arricchisce di sapori buoni, mi piace molto. Sarà per l'acidità delle ciliegie (mi piace quando non ci si arrende davanti all'impossibilità di reperire un ingrediente, come hai fatto tu trovando un'ottima alternativa alle ciliegie fresche) che va a creare un piacevole contrasto con la dolcezza delle mele, o anche per le noci, che io adoro, che hai giustamente deciso di impiegare sia per il ripieno che per la salsa d'accompagnamento. E ottimo il trucco (seguito proprio molto in Austria) del riposo dell'impasto sotto la ciotola calda :)
Insomma, ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio per questa tua proposta.
Mari
Meraviglia. Fa venire l'acquolina la tua foto...Baci e carezze a Magali.
Tua zia ti avrà dato ispirazione ma qui c'è tutta la tua passione per questo dolce, e si vedeeee! adoro questa idea delle ciliegie con le mele, e non è passata inosservata anche l'aggiunta delle noci. Tutto perfetto, bravissima! bacioni a te e Magalì!!
Bella ricetta, Helga, davvero molto bella... e ti dirò, che alla fin fine le ciliegie disidratate hanno un loro perchè. A me ha "abbattuto" la panna acida come contorno, perchè in materia di strudel sono una tradizionalista e in Alto Adige l'ho sempre mangiato con la panna o comunque con creme molto soffici: da bambina, impazzivo per il "dolce sul dolce", con l'età ho imparato ad apprezzare l'equilibrio dei contrasti e la punta di acido dell'accompagnamento è il tocco finale d un piccolo capolavoro. Anch'io ho notato le noci (mica solo la Francy, qui sopra) e di nuovo torno a farti i complimenti per la cura che hai messo nella ricerca di tutti i dettagli. Veramente una gran bella proposta!
Il primo strudel che ho fatto in vita mia era una tua ricettaed era buonissimo, quindi posso immaginare quanto buono possa essere con le ciliegie.
Ringraziamo la tua zia Marina allora, per questa prelibatezza!! Mele e ciliegie devono essere fantastiche insieme....
mi piace mi piace mi piace!!! :)
non sono una grande amante delle mele ma l'aggiunta delle ciliegie (anche se disidratate) mi ha conquistata!
Che bello quando ci sono queste storie dietro la preparazione di un piatto! Complimenti alla famiglia!
Che meraviglia!!!!! bellissima questa idea! complimenti!!Un baciottone anche alla miciona!!!
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