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mercoledì 28 novembre 2018
Racconto ep. 4 - 28 novembre
Pubblicato da
pâtes et pattes |
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Per chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui ecco un altro episodio. La foto ispiratrice era questa e di seguito il mio racconto.
(immagine tratta da internet)
Grand Hotel
Si questa volta sono proprio contenta, perché stranamente sono in perfetto orario sulla tabella di marcia, ho stilato una lista così precisa che neanche a Buckingham Palace … In effetti mi sento proprio come dovessi andare proprio lì.
Si questa volta sono proprio contenta, perché stranamente sono in perfetto orario sulla tabella di marcia, ho stilato una lista così precisa che neanche a Buckingham Palace … In effetti mi sento proprio come dovessi andare proprio lì.
Ho scelto un abito degno di una serata speciale, perché questa sarà una serata unica, irripetibile, un sogno che si realizza! Tutto è iniziato dieci giorni fa … aprendo la buca delle lettere ho trovato un invito assolutamente anonimo. E’ stato bellissimo aprire una vero cartoncino, ben stampato e curato nei dettagli e, soprattutto, degno veramente di una favola!
Ed è proprio stasera che si svolgerà il ballo in maschera ed io ne farò parte!
Da quando ero adolescente, da autodidatta, mi arrangio con ago e filo, ora non cucio più partendo da zero, ma mi piace rimodernare, modificare gli abiti dar loro nuova vita e personalità, sembra mi parlino e mi dicano che vogliono ancora avere una ragione d’esistere. Ormai lo sapete sono “fuori” come un balcone parlo con la mia gatta, la lavatrice, il lievito madre ed ora anche con gli abiti! Per stasera l’abito più appropriato sarebbe stato quello di Cenerentola o anche brutto anatroccolo, invece ho optato per un abito anni ’30, stile sottoveste, con qualche lustrino qua e là, il cui orlo è stato rifinito con una fila di frange, ovviamente avrò un nastro di velluto intorno alla fronte con una piuma raccolta per me da un’amica, che nel donarmela mi ha sussurrato che mi avrebbe portato fortuna, non mancherà un lungo filo di perle, un gran ventaglio, trucco e parrucco curato e voilà, eccomi pronta per l’evento. E che evento!
E ora di scendere, il taxi sta per arrivare e tra poco sarò al Grand Hotel.
Non so neanche chi mi abbia invitato, ma, in verità, una speranza ha accompagnato tutti i preparativi, legata, ovviamente, a chi da tempo alberga spesso nei miei pensieri. L’ormai famoso passeggero numero 13. Alla mia età non inseguo più il grande amore, l’incontro di una vita; è già tanto che un uomo mi degni di uno sguardo e per quanto riguarda l’intraprendere una relazione è più facile essere colpita da un meteorite! Ricordate il film “Gli uomini preferiscono le bionde”, beh ora la musica è cambiata “gli uomini preferiscono le giovani, slanciate, toniche, possibilmente mute”. Questa è la realtà, io punto sulla mia intelligenza, il mio fascino, ma … lo faccio unicamente per me stessa. Lo so sono un controsenso e non l’ho mai negato, nemmeno in questa circostanza, però spero di cuore che l’invito arrivi dall’uomo del treno, ma se così non fosse, sicuramente, per me, sarebbe meglio, perché io, onestamente, sto assolutamente bene come sto, con il mio equilibrio faticosamente guadagnato, passioni travolgenti le ho vissute, riso tanto, pianto anche parecchio, follie per amore tantissime, tutte stipate nel bagaglio dei ricordi e pronte ad essere tirate fuori nei giorni grigi, perché ora non mi fanno più star male, ma solo tanto ridere.
Eccomi, tra un pensiero e l’altro, il taxi è giunto a destinazione, il Grand Hotel è illuminato, si sente l’orchestra che suona l’aria da me preferita, scendo e sto attenta a non inciampare, perché sarei capace anche di questo! Presento l’invito, così gelosamente custodito, entro nell’immenso salone. Mi si presenta una visione da sogno: gli invitati tutti rigorosamente mascherati … e io, in un attimo, sono trascinata nel turbinio delle danze proprio da lui, sì si proprio dal passeggero numero 13 e penso tra me e me “Questa volta riuscirò ad approfondire la conoscenza alla faccia del meteorite!”.
Bip, bip, biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip … che succede? Sta per giungere la mezzanotte e la carrozza si trasformerà in zucca?
Il suono della lavatrice che ha terminato il lavaggio mi risveglia, mi sento inebetita non so neanche che ore siano, mi scuoto dal mio torpore e mi accorgo di stringere tra le mani un’immagine del Grand Hotel …
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