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giovedì 12 luglio 2018
Una grande emozione - 12 luglio
Pubblicato da
pâtes et pattes |
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A volte, soprattutto quando si invecchia, si crede di non riuscire più ad emozionarsi, entusiasmarsi, a me è capitato proprio una settimana fa ...
Ogni anno si svolgono ad Arles “Les rencontres de la photographie” (2 luglio – 23 settembre 2018) sono praticamente una serie di esposizioni fotografiche. La settimana d’apertura è ricca di ulteriori avvenimenti, quest'anno è stata la presenza del fotografo Raymond Depardon che ha presenziato l’inaugurazione di una sua retrospettiva negli Stati Uniti dal 1968 al 1999, parlando di sé, delle sue esperienze, intrattenendo amabilmente il “pubblico” per più di un’ora con modestia e umorismo. Chi si interessa di fotografia, sicuramente conosce questo fotografo e cineasta francese, io avevo già visto parecchie sue esposizioni sia ad Arles, ma soprattutto a Parigi, (le foto giacciono nei miei archivi e prometto presto le pubblicherò!, ve l’ho detto l’altra volta che sono disordinatissima in tal senso).
E’ nato nel 1942, ha scattato foto e girato documentari nei luoghi “caldi” del pianeta documentando, tra i suoi innumerevoli lavori, la guerra d’Algerie e quella del Vietnam. Dopo aver perduto sul campo di battaglia i suoi amici e compagni di lavoro Gilles Caron e Michel Laurent, decide di non voler essere il prossimo reporter ad essere colpito da una pallottola vagante, e parte per gli Stati Uniti, all’epoca in cui Nixon era candidato come presidente. Inizia anche a far fotografie alla gente per strada, cosa che, finora, non aveva mai osato fare.
E’ nato nel 1942, ha scattato foto e girato documentari nei luoghi “caldi” del pianeta documentando, tra i suoi innumerevoli lavori, la guerra d’Algerie e quella del Vietnam. Dopo aver perduto sul campo di battaglia i suoi amici e compagni di lavoro Gilles Caron e Michel Laurent, decide di non voler essere il prossimo reporter ad essere colpito da una pallottola vagante, e parte per gli Stati Uniti, all’epoca in cui Nixon era candidato come presidente. Inizia anche a far fotografie alla gente per strada, cosa che, finora, non aveva mai osato fare.
Alla fine della presentazione, Raymond Depardon è stato disponibilissimo, io mi sono avvicinata ringraziandolo per tutte le belle emozioni che mi aveva regalato attraverso le sue fotografie. D’istinto l’ho salutato con un bacio sulla guancia, perché mi è sembrato di conoscerlo da sempre.
Ecco alcuni dei suoi stupendi scatti
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5 commenti:
le foto sono proprio bellissime, trasmettono tanta emozione e tanto amore per la vita. Certo che deve aver vissuto una vita davvero intensa, che ti segna nell'anima
Marina Malgioglio Conoscere chi ci ha fatto emozionare è un'esperienza indimenticabile!
Un abbraccio venuto dal cuore non si rifiuta e neanche un bacio.
Sono felice per te e per le belle emozioni che hai vissuto.
Helga scusami, ma non riesco più a commentare sul tuo blog...comunque volevo dirti che le anime sensibili come la tua non perdono mai la capacità di emozionarsi...e anche che sono sicura che il tuo bacio abbia fatto sentire M. Depardon come il Nixon della sua foto....����
che emozione brava Helga buona giornata ��
Gestire
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