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venerdì 12 gennaio 2018
Obsession Marlene – Pierre Passebon collectionneur
Ho avuto il piacere di vedere questa mostra alla MEP (Maison Européenne de la Photographie) a Parigi
in cui Pierre Passebon, ammiratore illuminato e collezionista insaziabile, attualmente, ha raccolto oltre duemila fotografie di Marlene Dietrich, un'icona del Novecendo, incredibilmente moderna e senza tempo. In questa mostra sono esposte quasi duecento fotografie della sua impressionante collezione.
Questi scatti, molti dei quali sono stati poco visti, sono opere dei più famosi fotografi del pianeta. Con diversi talenti e da diverse angolazioni, ognuno ha immortalato, a modo suo, una persona, un personaggio, una personalità leggendaria. L'eterna, l'immortale Dietrich.
La star incarna, fin dall'inizio del secolo scorso, il glamour assoluto e ha trascorso quarant'anni di lavoro, propagando influenze, attraverso cinema e serate di gala. Interprete conosciuta e riconosciuta in tutto il mondo, Marlene non era solo una grande attrice e cantante, ma anche una cittadina del mondo libero, radicalmente impegnata in un percorso, che le rende merito, contro il totalitarismo, il nazismo e tutte le forme di dittatura.
La straordinaria bellezza, lo stile insensato e la splendida eleganza di questa piccola attrice tedesca trasformata in una star planetaria la rendono l'archetipo della vamp fatale. Illuminata sullo schermo come pochi prima e dopo di lei. Attrice radiosa, donna libera, musa moderna, ha sconvolto il panorama estetico e sociale ribaltando le convenzioni stabilite, non esitando a vestirsi da uomo e a baciare, nei film, le donne sulla bocca.
Non esita a non nascondere le sue passioni amorose, sia che riguardino suo marito, i suoi amanti o le sue amanti, Marlene amava amare. Eroina sentimentale  e seduttrice romantica, non ha mai nascosto di essere madre di famiglia, è stata la prima ad imporre la sua figlia a Hollywood, un mondo che, fino a quel momento, nascondeva la maternità delle sue attrici per preservare la loro aura di seduttrici libere da tutti i legami .
Film dopo film, scena dopo scena, ognuna delle apparizioni di Marlene Dietrich hanno  contribuito alla costruzione del suo mito. Lei fu, più e meglio di altre, il frutto della sua propria creazione, fu quello che voleva essere, sempre allo stesso tempo e per sempre rinnovata.
Tutti questi momenti, ordinari e straordinari, della vita di Marlene “fissati e congelati” per sempre immortalati, nei servizi fotografici, dagli obiettivi di Edward Steichen, Irving Penn, Richard Avedon, Milton Greene, Francois Gragnon, George Hurrell, Antony Armstrong-Jones, Cecil Beaton, Willy Rizzo e molti altri, ci raccontano una storia incredibile. Quella di un mito che lentamente, ma sicuramente viene costruito davanti ai nostri occhi. Quella di un'immagine, che si evince come in altre mille, che lei stessa ha messo a punto e sviluppato con rigore, determinazione e tenacia.
 


2 commenti:

maria pia mascaretti ha detto...

Grande Marlene, stupende le fotografie !

Anonimo ha detto...

Una donna che ha vissuto come voleva senza preoccuparsi di compiacere ma solo di piacere, come non amarla?

Laura Pennydue

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