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Magali

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giovedì 13 settembre 2018
Ho visto questo film
E’ diretto da Gus Van Sant e narra della storia vera di John Callahan diventato paraplegico a 21 anni a causa di un incidente stradale dovuto all’ebbrezza.
Un film in cui i piani temporali cambiano rapidamente, il presente fa sempre riferimento al passato, attraverso la terapia dei 12 passi degli alcolisti anonimi. Per John la vita è stata dura: prima dell’incidente la dipendenza dell’alcol, la solitudine e dopo anche l’impossibilità di camminare ed anche muovere normalmente le mani. Una situazione terribile. E’assalito da comprensibile sconforto e decide di unirsi ad un gruppo di alcolisti anonimi. Inizia a “tirar fuori” il suo senso dell’umorismo, a prendere il pennarello con le due mani e ad iniziare ad ironizzare la vita.
Le sue vignette sono irriverenti, esilaranti, razziste, omofobe, prende in giro tutto e tutti, senza ritegno ed è proprio questo che lo porterà ad avere degli amici, una compagna, ad amare la vita. Si la sua esistenza, quella che nessuno invidierebbe, in cui dipende dagli altri anche solo per lavarsi o mangiare, ebbene John paradossalmente, dichiara di amarla e di essere felice.
E’ proprio al dodicesimo passo quando chiede perdono a colui che era al volante al momento dell’incidente, dopo una notte passata insieme ad ubriacarsi, che si rende conto delle cose splendide che la vita è stata in grado di offrirgli.
John rappresenta una forma di incoraggiamento per tutti noi, ci sprona a vivere una vita più felice, a non adagiarci, a non sentirci vittime e a non lamentarci. Ci dimostra che risalire la china è durissima, ci fa conoscere la depressione, lo scoraggiamento, ma anche la capacità di trovare gli stimoli per andare avanti e la grande dota di chiedere scusa e la forza di perdonare chi gli ha fatto del male e, soprattutto, se stesso.
Non vi nascondo che è un film lungo, pesante, da vedere assolutamente riposati (io mi sono pure addormentata per qualche istante)😕, ma il finale riscatta tutto. La lezione di vita che si trae è assolutamente unica e tutti noi dobbiamo assolutamente prendere esempio da John, semplicemente perché siamo assolutamente fortunati perché respiriamo, camminiamo e dobbiamo cogliere tutto il bello che la vita ci può offrire.

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