pâtes et pattes

Io non ho girato il mondo al punto di conoscere le abitudini, ma vivo lunghi periodi in Francia e mi sono resa conto che non vige la consuetudine, prettamente italiana, della famiglia. Cerco di essere più esaustiva: da noi anche chi vive da solo, ma ha parenti anche non sopportandoli, vive principalmente nella loro orbita, creando così un nucleo chiuso incentrato sempre sulla famiglia e, a maggior ragione, lo fa chi vive nell’ambito di un gruppo familiare. In Francia, dal mio punto di vista per fortuna non è così, le persone sole, in realtà, lo sono di meno e si creano, a volte, dei sodalizi che vanno al di là del mero legame di parentela.

Questa mia teoria è stata avvalorata da questo libro "Insieme e basta"

Scritto da Anna Gavalda, non fatevi sviare dal nome, ma è assolutamente francese e non italiana, in cui narra la storia di quattro persone che vivono sotto lo stesso tetto, in un grande appartamento parigino, assolutamente desolato come le loro vite. Persone, i cui destini hanno avuto la fortuna di incrociarsi,  completamente diverse fra loro per età, carattere, accomunate dalle "ammaccature" prodotte dal vivere quotidiano.

I quattro: un’artista mancata, un aristocratico goffo e balbuziente, un cuoco spesso maleducato e impertinente, ma dal cuore tenero e sua nonna testarda, ma che le pesanti esperienze della vita non le hanno tolto la capacità di leggere nel profondo dell’animo umano, litigano, parlano, si confidano, vanno, ritornano e alla fine questo gruppo, apparentemente male assortito, dimostra, nel corso della lettura, di avere un cuore grande, nonostante il vissuto individuale, ma soprattutto fa capire che la cosa più importante è lo stare insieme, il sentirsi uniti al di là di tutte le regole e gli stereotipi.