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mercoledì 23 gennaio 2013
Terrina in bianco e rosso
Pubblicato da
pâtes et pattes |
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Premettiamo che questo sarà un post lungo!
Siamo tornate finalmente alla normalità praticamente cinque giorni senza internet e telefono fisso, un'eternità quando ci si abitua ad accendere il piccì (non è carino chiamarlo così?) per ogni qualsivoglia quesito, contatto, ricerca ... praticamente ci sembrava di essere un isola deserta, come unica ancora di salvataggio una "chiavetta" di fortuna da usare con parsimonia come la tanica dell'acqua, sempre riferita alla suddetta isola. Quindi ora ritorniamo cariche di entusiasmo e con un sacco di ricette arretrate, di cose da raccontare.
Non ci resta che iniziare da qualche parte ... ieri in un attimo di pausa, sono andata al cinema a vedere
In genere non vado a vedere film di registi italiani, lo so sono riduttiva lo ammetto, ma avevo visto in televisione un'intervista di Tornatore, regista del film, in cui a grandi linee ne delineava la trama, che mi ha affascinato. Il protagonista magistralmente interpretato da Geoffrey Rush, sicuramente l'avrete già visto ne "Il sarto di Panama" e nel più recente "Il discorso del re", è un antiquario, collezionista ed esperto d'arte, ma soprattutto il migliore battitore d'aste. Vive un'esistenza solitaria spezzata solo dall'amicizia atavica con Billy, che lo aiuta ad alimentare la sua collezione comprando opere per suo conto. Virgil Oldman, questo è il suo nome, indossa costantemente dei guanti, perchè ossessionato dall'igiene, e a mani nude sfiora solo le sue amate tele. La monotonia della sua vita viene interrotta dall'incontro, all'inzio solo telefonico con Claire, affetta da agorafobia. Sulla scena si intrecciano pochi personaggi, ma chi sono in realtà? Il film, ad un certo punto, si tinge di giallo e la fine, a me, ha lasciato l'amaro in bocca ed io l'avrei terminato in un altro modo. Credo, però, che l'epilogo scelto dal regista è molto più in sintonia con il mondo in cui viviamo. Non posso scendere nel dettaglio, perchè se qualcuno di voi lo volesse vedere ...., ma posso dire che merita di essere visto, anche se la sua visione mi ha angosciato, ora, riflettendo, posso dire che vi è una nota positiva, che di primo acchito mi era sfuggita, che coincide con l'affrontare i cambiamenti di vita del protagonista senza alcuna incertezza, Virgil, ad un certo punto, si butta a capofitto nel gioco della vita, ma in questo frangente, come nell'arte da lui tanto amata, vi è una continua presenza di autenticità e finzione.
Ecco notizie fresche, fresche un piccolo aggiornamento sul tenero Giacomo, i nostri amici Pia e Roby, che in questo periodo sono al mare, gentilmente e pazientemente vanno a nutrirlo ed eccolo qui in una foto di qualche giorno fa che mi hanno mandato! Non è bellissimo? Grazie mille cari amici per quello che fate.
Siamo tornate finalmente alla normalità praticamente cinque giorni senza internet e telefono fisso, un'eternità quando ci si abitua ad accendere il piccì (non è carino chiamarlo così?) per ogni qualsivoglia quesito, contatto, ricerca ... praticamente ci sembrava di essere un isola deserta, come unica ancora di salvataggio una "chiavetta" di fortuna da usare con parsimonia come la tanica dell'acqua, sempre riferita alla suddetta isola. Quindi ora ritorniamo cariche di entusiasmo e con un sacco di ricette arretrate, di cose da raccontare.
Non ci resta che iniziare da qualche parte ... ieri in un attimo di pausa, sono andata al cinema a vedere
In genere non vado a vedere film di registi italiani, lo so sono riduttiva lo ammetto, ma avevo visto in televisione un'intervista di Tornatore, regista del film, in cui a grandi linee ne delineava la trama, che mi ha affascinato. Il protagonista magistralmente interpretato da Geoffrey Rush, sicuramente l'avrete già visto ne "Il sarto di Panama" e nel più recente "Il discorso del re", è un antiquario, collezionista ed esperto d'arte, ma soprattutto il migliore battitore d'aste. Vive un'esistenza solitaria spezzata solo dall'amicizia atavica con Billy, che lo aiuta ad alimentare la sua collezione comprando opere per suo conto. Virgil Oldman, questo è il suo nome, indossa costantemente dei guanti, perchè ossessionato dall'igiene, e a mani nude sfiora solo le sue amate tele. La monotonia della sua vita viene interrotta dall'incontro, all'inzio solo telefonico con Claire, affetta da agorafobia. Sulla scena si intrecciano pochi personaggi, ma chi sono in realtà? Il film, ad un certo punto, si tinge di giallo e la fine, a me, ha lasciato l'amaro in bocca ed io l'avrei terminato in un altro modo. Credo, però, che l'epilogo scelto dal regista è molto più in sintonia con il mondo in cui viviamo. Non posso scendere nel dettaglio, perchè se qualcuno di voi lo volesse vedere ...., ma posso dire che merita di essere visto, anche se la sua visione mi ha angosciato, ora, riflettendo, posso dire che vi è una nota positiva, che di primo acchito mi era sfuggita, che coincide con l'affrontare i cambiamenti di vita del protagonista senza alcuna incertezza, Virgil, ad un certo punto, si butta a capofitto nel gioco della vita, ma in questo frangente, come nell'arte da lui tanto amata, vi è una continua presenza di autenticità e finzione.
Ecco notizie fresche, fresche un piccolo aggiornamento sul tenero Giacomo, i nostri amici Pia e Roby, che in questo periodo sono al mare, gentilmente e pazientemente vanno a nutrirlo ed eccolo qui in una foto di qualche giorno fa che mi hanno mandato! Non è bellissimo? Grazie mille cari amici per quello che fate.
Ringraziamo Cinzia e Valentina per proseguire con entusiasmo nella loro iniziativa e confermiamo la piacevole abitudine di partecipare al loro contest
Gli appuntamenti mensili sono importanti, perchè danno continuità al blog, a volte, si è presi dal vortice del quotidiano che ti assorbe e poi non riesci ad uscirne, praticamente come la centrifuga della lavatrice, e quindi si trascura un po' ciò che può apparire superfluo, invece la ricetta mensile che ti impegni con te stessa a preparare (io devo sempre render conto a Magali) fa sì che anche qui tutto continui. Io non amo parlare del tempo che scorre, perchè il ricordo spesso è avvolto da un velo di melanconia, ma vi rendete conto che siamo qui nell'etere da oltre tre anni? Ebbene sì tutto questo tempo in cui abbiamo raccontato tanto di noi. Beh non perdiamoci in ulteriori chiacchiere e torniamo al contest i colori di questo mese sono il bianco e il rosso e noi abbiamo pensato a questo antipasto.
Gli appuntamenti mensili sono importanti, perchè danno continuità al blog, a volte, si è presi dal vortice del quotidiano che ti assorbe e poi non riesci ad uscirne, praticamente come la centrifuga della lavatrice, e quindi si trascura un po' ciò che può apparire superfluo, invece la ricetta mensile che ti impegni con te stessa a preparare (io devo sempre render conto a Magali) fa sì che anche qui tutto continui. Io non amo parlare del tempo che scorre, perchè il ricordo spesso è avvolto da un velo di melanconia, ma vi rendete conto che siamo qui nell'etere da oltre tre anni? Ebbene sì tutto questo tempo in cui abbiamo raccontato tanto di noi. Beh non perdiamoci in ulteriori chiacchiere e torniamo al contest i colori di questo mese sono il bianco e il rosso e noi abbiamo pensato a questo antipasto.
Terrina bianca e rossa
Ingredienti:
400 g di formaggio fresco
300 g di pomodori datterino
1 cipolla bianca
1 spicchio d’aglio
estragone
erba cipollina
olio di oliva
2 cucchiai di panna
5 fogli di gelatina
sale
pepe
Preparazione:
pelate e affettate la cipolla. Pelate l’aglio.
Mettete la gelatina in una scodella con dell’acqua fredda.
Lavate, asciugate i pomodori, tagliateli a dadini privandoli dei semi.
In una padella con dell’olio fate soffriggere l’aglio e le cipolle, aggiungete i pomodori, salate e fate cuocere finchè tutto il loro liquido sia assorbito. Aggiungete due fogli di gelatina e fateli sciogliere, mescolate e togliete dal fuoco.
In una scodella lavorate il formaggio con una forchetta. Fate scaldare la panna e fatevi sciogliere gli altri fogli di gelatina. Agiungete l’estragone, l’erba cipollina e la panna al formaggio mescolate, salate e pepate.
Foderate un piccolo stampo da plumcake con la pellicola alimentare e mettete uno strato di formaggio, uno di pomodori ed un altro di formaggio. Coprite con la pellicola, premete un pochino e fate riposare in frigorifero per almeno 12 ore.
Al momento di servire tagliate a fette.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”
Etichette:
antipasto - stuzzichino
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7 commenti:
Che meraviglia!! A parte l'estragone, ho tutto in casa....quindi ci proverò. Complimenti per la fantasia. Bellissimo il caro Giacomo. Lo trovo in formissima. Bacio bacio a te a e Magali
Bruna & Cleo
ma che terrina sublime!complimenti.bravissima!..anche io avevo un gatto che si chiamava Giacomo:(purtroppo non c'è più ora!
una terrina coi fiocchi Cara Helga, sai? I formaggi cremosi mi piacciono molto e con questo tocco aromatizzante dell'estragone e dei pomodorini diventa anche "un piatto della festa"
GRAZIE!!!
Anch'io non amavo molto i film italiani, ma ultimamente ne ho visti (in TV) alcuni assolutamente meritevoli e mi devo ricredere. Grazie per la tua recensione :))
Ti avevo lasciato un commento , ma non me l'ha pubblicato!! :(
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai raccontato questo film, che avevo in mento di andare a vedere, figli, lavoro, lavatrici permettendo.
Mi fa piacere vedere la foto del gattone in perfetta salute e carne, ma mi fa ancora più piacere leggere la ricetta di questa terrina che immagino perfettamente equilibrata nel gusto.
Brava , ma sono sicura che c'è lo zampino di Magalì!!
Un abbraccio a tutte e due
ciao cara Helga
di Tornatore avevo visto Nuovo Cinema Paradiso che è uno tra i miei preferiti di sempre.
Da come hai descritto questo film vale la pena di andarlo a vedere!!
Giacomo è veramente diventato un bijoux, un Signor Gatto come direbbero Maya e Sciarpy (Pino).
Dulcis in fundo, la mia golosità vedendo la tua foto pensava a qualcosa per il dessert invece mi hai stupita con una ricetta salata ;-)
Ben tornato internet, io non riuscirei più a stare senza!!!
carissimi saluti a entrambe
Dany
Scusa ma Giacomo è sempre più belloccio e sornione sono contenta di vederlo bene!
Ciao! Eccomi qui come tua nuova follower tramite colors and food, avevo già provato a seguirti ma mi sfuggivi, non so per quale problema tecnico probabilmente mio...Complimenti per la ricetta, sembra buona se non fosse per l'estragone....cos'è? non lìho mai sentito nominare e non saprei dove trovarlo...Se ti va di venire atrovarmi sono su www.pinkopanino.blogspot.it
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