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Magali

Magali
domenica 27 aprile 2014
Da quando ho visto la locandina ho desiderato vedere questo film che si svolge a Parigi.
Non ho letto precedentemente la trama, forse l’avessi fatto, non l’avrei visto. Scrivo questo, perché è poeticamente e tangibilmente triste. A me è piaciuto veramente molto, solo che lascia veramente, nell'animo dello spettatore, una notra di profonda malinconica. E’ la storia di un professore americano di filosofia in pensione, interpretato da Michael Caine splendidamente agé, che ancora soffre terribilmente, dopo tre anni della scomparsa della moglie, al punto di parlarne subito con Pauline, una ragazza conosciuta per caso sul bus. Lui è radicato nel non imparare assolutamente il francese, pur vivendo a Parigi, nel frequentare una conoscente parigina che parla al suo posto, nel farsi togliere puntualmente i cetriolini dalla baguette al prosciutto, che acquista abitualmente, nel non voler vendere la casa di famiglia, ormai inutilizzata, della moglie a Saint-Malo come se tutto questo lo aiutasse a vivere, perchè il solo modo, per lui, per farlo è ancorarsi alle abitudini, al passato, al tempo in cui il suo grande amore era in vita. Ha due figli che vivono in America e accorrono solo quando lui tenta il suicidio e non fanno altro che “consigliarlo” circa le sue scelte economiche.
La conoscenza casuale con Pauline, da cui nasce un'amcizia, fa sì che l'anziano professore cerchi di rimettersi in gioco frequentando le lezioni di ballo tenute dalla ragazza. Il loro rapporto diventa sempre più profondo per lei rappresenta il padre precocemente perduto e per lui una figlia attenta, premurosa, lui la definisce “l’unica crepa nel dolore della sua vita, da cui passa la luce”. Lei, pur avendo le proprie problematiche, è solare a tal punto che il figlio del professore accorso al suo capezzale si innamora di lei.
Solitamente non racconto la fine, ma questa volta non posso esimermi, Mister Morgan decide di uscire definitivamente e volontariamente di scena, proprio alla fine del film, lo fa con eleganza, senza disturbare, un lampo bianco e poi solo qualche ultima rapida scena. Il perché non è esplicito; allo spettatore la libera facoltà di dare una spiegazione: Mister Morgan ha assunto la consapevolezza che senza il grande amore della sua vita, questa non è più tale, dopo aver esperito il tentativo di dare un senso al suo vivere, si rende conto che, in realtà, è solo l’estenuante ricerca di motivazioni per sopravvivere, perché la vera linfa vitale era solo condividere il tempo con la persona tanto amata.
Ed ora, per risollevare gli animi, veniamo alla ricetta odierna. Prendendo spunto dalla nostra cara amica Elena, abbiamo deciso di partecipare, ovviamente per gioco, al contest di ValentinaClaudia : "La primavera nell'insalatiera".
Visto che siamo sempre aperte alle novità non potevamo resistere e abbiamo provato pure noi queste bacche, da molti definite, benefiche! Le bacche di goji.
In oriente sono definite l’elisir di lunga vita, hanno un elevato contenuto di antiossidanti naturali, quindi prezioso aiuto nel contrastare i radicali liberi, vengono loro attribuite proprietà anti-infiammatorie ed un elevato contenuto di vitamina C, superiore di 500 volte a quello delle arance, e di calcio. Si dice migliorino anche la memoria e la qualità del sonno.
Possiamo aggiungere che il loro gusto è gradevole ed io ho assunto l’abitudine di mangiarne qualcuna quotidianamente.
Per dare un tocco diverso le abbiamo aggiunte a questa semplice insalata.
Insalata curiosa
Ingredienti per due persone:
50 g di soia secca
1 cipolla rossa
2 gambe di sedano
Bacche di goji a piacere
bicarbonato
Olio extravergine di oliva
Aceto balsamico
Sale

Preparazione:
la sera precedente mettete a bagno la soia in acqua tiepida con mezzo cucchiaino di bicarbonato.
Il giorno successivo fate cuocere in acqua leggermente salata la soia, ci vorrà per lo meno un’oretta, è un po’ traditrice, sembra cotta alla vista, ma all’assaggio è tenace.
Scolate e fate raffreddare.
Pulite il sedano e la cipolla, tagliate a pezzetti il primo e affettate sottilmente la seconda.
Mette a bagno le bacche di goji per mezzora in acqua tiepida, scolate e asciugate.
Mettete tutti gli ingredienti in un’insalatiera e condite con olio, sale e aceto balsamico.
Se desiderate potete aggiungere del tonno sott’olio (per me andava bene così, perché la soia è molto sostanziosa).
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

6 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao sono Valentina,
piacere di conoscerti e grazie per aver partipato al nostro contest con questa bellissima ricetta :D
Mi metto subito tra i tuoi followers :)
Vale

cristina b. ha detto...

che bella colorata questa insalata, te la copio!
anch'io ho da poco scoperto le bacche di goji e ne mangio una manciatina ogni tanto... buone!

Claudia ha detto...

Grazie mille per il tuo contributo!!!

elenuccia ha detto...

Ciao Helgaaaaa, son viva :-)
Sono onorata di essere uno spunto per le tue creazioni culinarie. Mi sopravvaluti. Mi piace molto questa tua idea, è colorata e mette allegria solo a guardarla.

Sai che quel film aveva ispirato anche me? a parte che adoro Michael Caine mi ispirava anche la storia. Mi sembra di capire che tu non ne sia rimasta particolarmente affascinata

cristi ha detto...

Ma sai che questo semplice piatto é...da leccarsi i baffi?

cristi ha detto...

Ma sai che questo semplice piatto é...da leccarsi i baffi?

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