Una coppia è in attesa di una telefonata, che arriva nel cuore della notte, che consacrerà il marito come vincitore del premio Nobel per la letteratura.
Il film alterna il presente con flashback del passato, dell'incontro tra Joe Castleman, insegnante già sposato, interpretato da Jonathan Pryce, e Joan, interpretata magistralmente da Glenn Close.
Lei possiede il dono della scrittura, il talento di saper porre su carta sentimenti, le emozioni.
Un patto, un segreto è stretto tra i due, e lei è la ghost writer del marito, in anni in cui un libro scritto da una donna non avrebbe avuto successo. Lei vive nell'ombra, agli occhi del mondo "non ha un'occupazione", accetta e gioisce dei successi del marito trattandolo sempre con estrema gentilezza.
Sopporta, sopporta e ancora sopporta fino a quando la rabbia sopita da una vita dentro di lei non la costringe ad abbandonare la cena, dopo l'assegnazione del Nobel, in cui il premiato marito la ringrazia davanti a tutti.
Il film culmina in un epilogo tragico, ma lei continuerà ad amare quest'uomo egoista, imperfetto e a custodire per sempre questo segreto tutelando l'immagine del premiato scrittore Joe Castleman.
Un film molto bello, ma estremamente triste, il ritratto di questa donna, dotata di pazienza infinita, un'abnegazione lunga tutta una vita nei confronti di un uomo, sicuramente, in nome di un grande amore.
Lo consiglio, anche se, per me, in alcuni punti la regia si dilunga un po' in particolari non rilevanti.
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