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Magali

Magali
martedì 31 marzo 2020
Questo post risale a gennaio, quando ho visto questo film in Francia
Ero molto dubbiosa se pubblicare la recensione oggi, vista la situazione, ma il titolo è veramente ciò che penso, ci sarà un cambiamento e, spero, molti di noi saranno cambiati e quindi sono sicura che sarà dura, ma andrà meglio.
"Il meglio deve ancora venire", (sarebbe uscito in Italia a marzo), è la storia di due amici dal tempo del collegio Arthur (Fabrice Luchini) e César (Patrick Bruel), il primo bloccato, incapace di uscire dagli schemi opposto al secondo che vive alla giornata e cerca di afferare il meglio dalla vita. 
Due persone così diverse al punto di completarsi. Per un equivoco uno dei due crede che l'altro sia gravemente malato, decide così di restare al suo fianco e di rendere gli ultimi mesi di vita dell'amico memorabili all'inseguimento e realizzazione di "tutto quello che avresti voluto fare".
Il "sano" è entrato in un vortice da cui potrebbe uscire solo dicendo la verità all'amico, ma non riesce a trovare mai il modo per rivelargli la sua terribile e inesorabile malattia. I due iniziano a fare cose strampalate, a ridere, a vivere intensamente. Arriva un momento in cui, per un concatenarsi di situazioni, l'ammissione della verità, diventa inevitabile, come tale diventa la rottura tra i due amici di sempre.
Non svelo il finale, ma posso dirvi che è un film struggente, ti porta ad avere le lacrime agli occhi dal ridere, ma, credetemi, ci sono frangenti in cui le lacrime diventano amare e sgorgano inarrestabili.
Questo male terribile che divora, distrugge, diventa protagonista tangibile, intangibile delle vite di tutti, non riesce, infine, a sopravvivere a quest'amicizia. 
Sicuramente se avessi conosciuto la trama, l'epilogo, non sarei andata a vederlo, ma sono contenta di essere andata, perchè è un film che merita assolutamente di essere visto, emozionante, toccante, in certi punti, esilarante, mi sono resa conto che "il non sapere, il non essere a conoscenza del male" aiuta a vivere più spensieratamente e mi ha insegnato con convinzione che, comunque debba andare, il tempo che si ha disposizione bisogna viverlo all'insegna del "meglio deve ancora venire".

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