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Magali

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mercoledì 16 ottobre 2019
Ho letto questa trilogia
Gli occhi gialli dei coccodrilli - consiglio sì
Il valzer lento delle tartarughe - consiglio no 
Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì - consiglio sì (per concludere)
Questa trilogia scritta da Katherine Pancol, si svolge principalmente a Parigi con qualche spostamento a Londra e New York e vede come protagonisti Joséphine donna colta, intelligente, ma insicura e scialba, le figlie Hortense, all'opposto della madre determinata e sicura di sè, e la piccola dolce Zoe. Quasi all'inizio del libro Josephine verrà abbandonata dal marito Antoine che, presto, uscirà defintivamente di scena. Alla loro vita si intreccia quella della madre Henriette, arrampicatrice sociale e priva di scrupoli, quella della sorella Iris, bella, sofisticata, ma assolutamente priva di talento, sposata a Philippe, un uomo colto, ricco, distinto. Iris ha un figlio Alexandre a cui non è in grado di rivolgere le sue attenzione ed è come se fosse invisibile.
Non bisogna dimenticare altri personaggi importanti come Shirley, la vicina di Joséphine, un'inglese che vive facendo catering nella triste periferia di Parigi, più precisamente a Courbevoie, e condivide la sua vita con suo figlio Gary. Nasconde un segreto (molto improbabile agli occhi del lettore) che verrà svelato nel corso della lettura. Ed è giusto anche citare Marcel (il patrigno di Joséphine) che riesce a risposarsi con Josiane e il loro figlioletto prodigio Junior.
Non bisogna dimenticare la presenza fondamentale di Du Gueslin, un enorme cane, senza un occhio trovato da Josephine durante una sua corsa al parco e diventato poi suo compagno di vita e, non ci crederete, anche lui ci riserva delle sorprese sulla sua vita!
Nella lettura della trilogia  si affrontano tutti innumerevoli argomenti come il tradimento, la violenza, il malocchio, la doppia personalità, i rapporti conflittuali, i senzatetto, l'autrice ci fa catapultare (soprattutto nel primo libro) nel Medieoevo, in quanto, Joséphine scriverà un libro che si svolge in quell'epoca.
Non posso citare tutte le figure di "contorno", ma che rivestono importanza, che si incontrano nei tre libri, ma vi assicuro che tutte sono descritte in modo molto preciso e articolato,
Alla fine di tutto ciò posso dire che il grande pregio di questa scrittrice è che i suoi libri scorrono e invitano il lettore a proseguire la lettura, perchè si entra a far parte delle vite dei personaggi e quindi si vuole conoscere l'epilogo. Non riesco a dare un giudizio totalmente positivo, perchè, a tratti, li ho trovati un po' troppo densi di problematiche, quasi sempre (tranne che nel secondo libro) risolte con il lieto fine e forse in maniera un po' improbabile e spicciola (la vita è un'altra storia!), ma come ho detto si leggono volentieri ed, essendo una trilogia, finisci con l'affezionarti ai personaggi e, soprattutto, desiderando conoscere come si evolveranno le loro vite, il ritmo di lettura è veloce e ti aiuta ad estraniarti un po' dal tuo quotidiano e a non pensare.

Dei tre libri ho segnato tantissimi passaggi da riportare, ma mi rendo conto che sono troppi e vi riporto solo questi tre, per me, molto significativi:
Le venne in mente una frase di Stendhal "Bisogna scuotere la vita altrimenti ci rosicchia" 

"Dammi una mano . Sbuccia le mele, taglialre in pezzi grossi ... Bisogna tenere occupate le mani quando il cuore ci lascia. E' il modo più sicuro per allontanare il dolore"
"Se Antoine non l'avesse lasciata per Mylène e i coccodrilli, se Iris non avesse avuto l'idea di scrivere un libro, se lei non fosse stata obbligata a esserne l'autrice, non avrre mai troavato il suo posto oltre la nebbia ..."

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