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Magali

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giovedì 24 gennaio 2019
Eccoci al nostro appuntamento settimale. Ricordate le prime due "perle"?
Stai dalla tua parte e Lascia entrare il bene, avete provato a mettere in pratica questi consigli? Io mi sto impegnando, nonostante le pessime sorprese che mi giungono, vado avanti serenamente, perchè, a volte, si arriva al punto in cui conta veramente solo il presente.
Oggi vi "regalo" la terza perla:
3 ABBI COMPASSIONE PER TE STESSO
La vita è colma di esperienze meravigliose, ma allo stesso tempo ha anche dei risvolti difficili, ad esempio il disagio fisico e mentale, che può essere tenue, ma a volte, doloroso. In senso ampio questa è la sofferenza.
Se qualcuno a cui vuoi bene soffre, desideri solo che questo suo stato cessi al più presto, nei suoi confronti provi attenzione empatica e compassione. Quest’ultima fa parte della tua natura, di un importante sistema neurale e psicologico, che abbiamo sviluppato per sostenere, costruire legami e proteggere il prossimo che amiamo.
Puoi anche avere compassione per te stesso, questo non significa provare pietà per se stessi, ma riconoscere la difficoltà di una situazione, che ti ferisce e nei tuoi confronti è doveroso che tu provi quello che proveresti nei confronti di un caro amico afflitto dagli stessi dolori, i medesimi problemi, sconvolgimenti di vita che tu stai attraversando.
Alcuni studi dimostrano che l’autocompassione produce molti benefici tra cui:
  • riduce l’autocritica
  • abbassa i livelli degli ormoni dello stress, come il cortisolo
  • aumenta la capacità di autoconfortarsi, autoincoraggiarsi
  • aiuta a guarire ogni mancanza di amore, attenzione da parte degli altri di cui si è sofferto da bambini
Sono sufficienti solo pochi secondi per provare compassione per se stessi, poi quando sarai più sollevato e centrato, saprai come andare avanti e fare tutto quello che puoi per rendere migliore la tua vita
come
forse hai male alla schiena oppure al lavoro hai avuto una giornata pesante o qualcuno ti ha aggredito verbalmente, a torto o a ragione, di conseguenza sei triste, persino depresso, sicuramente in questo frangente una buona dose di compassione per te stesso potrebbe aiutarti.
Soprattutto per le persone che hanno vissuto un’infanzia emotivamente ricca di stimoli, ma per la maggior parte di noi non è cosa semplice, soprattutto per coloro che si spingono oltre i propri limiti, che sono molto auto-critici, stoici, così come coloro che se sono amorevoli nei confronti di loro stessi, pensano di essere troppo indulgenti.
Qui di seguito alcuni suggerimenti per risvegliare la compassione verso te stesso, si possono mettere in pratica nell’ordine che si preferisce, man mano che il processo di auto-compassione diventa più facile per te:
  • prendi un attimo per riconoscere le tue difficoltà, la tua sofferenza, i tuoi problemi.
  • Ricorda la sensazione di essere con qualcuno che ti vuole bene: un amico, un familiare, uno spirito, Dio, un animale. Permetti a te stesso di sentire che sei importante per questo essere, che desidera solo che tu stia bene e agisca in modo positivo nella vita.
  • Ricorda le tue difficoltà e immagina che questo essere che ti vuole bene, le stia percependo e stia provando compassione verso di te. Visualizza l’espressione del suo viso, i suoi gesti e il suo atteggiamento nei tuoi confronti. Permetti a te stesso di ricevere questa compassione, accettane la premura, il calore. Apriti alla percezione di venire compreso, di sentirti più in pace e centrato. L’esperienza di ricevere “amorevolezza” mette in modo i circuiti del tuo cervello che ti permettono a tua volta di restituire questo sentimento.
  • Immagina qualcuno per cui tu provi una compassione naturale come un figlio o un familiare. Immagina come ti sentiresti se questa persona dovesse affrontare una situazione che tu percepisci come difficile. Fa sì che i sentimenti di compassione invadano la tua mente e il tuo corpo. Espandili al di fuori di te, visualizzali come una fonte di luce che parte da te, dal tuo cuore fino a raggiungere quella persona. Nota, così, cosa significa provare compassione.
  • Ora estendi questo medesimo senso di compassione nei confronti di te stesso, pronuncia mentalmente e con dolcezza: possa questo dolore passare … possano le cose migliorare per me … possa io sentirmi in breve tempo meno angosciato. Trasmetti calore a te stesso, non sminuire le tue difficoltà e la tua sofferenza, rafforza il desiderio che le cose vadano meglio. Percepisci come questo sentimento di compassione sta penetrando dentro di te, diventando una parte di te e, soprattutto portando sollievo e forza.


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