UN PO' DI NOI

sabato 28 settembre 2013

Le raviole del plinOne

Non riesco a scrivere sul blog più frequentemente, quindi, perdonatemi, se i miei post sono un po’ lunghi! Siete autorizzati a saltare le parti che non vi interessano! Proseguiamo con il tour delle nostre vacanze oggi vi porto a … Saint Remy de Provence, a nord di Arles e a sud di Avignone. Questa foto l'ho scattata lungo la strada ...

A Saint Remy si respira un'aria di pacata vacanza, le persone vivono in modo soft, non essendoci il mare si limitano ad un giro al caratteristico mercato o per le vie del paese.
 
Continerò con i miei ricordi estivi nei prossimi post con la speranza di non annoiarvi.
Non ho la febbre dal dicembre del ’99, lo ricordo con esattezza, perché eravamo alle soglie dell’emblematico 2000, ma ultimamente sono sicura di avere un virus, mi pervade a scadenze regolari, è quasi un tarlo, una vocina, forse la follia? No, la saggia Magali dice che ha contagiato molte persone, in maggioranza appartenenti al sesso femminile, si dilaga a macchia d’olio e miete vittime anche oltre il confine del nostro paese e che sarà mai? E’ il nuovo virus MTC (Malattia Tenzone Culinaria), se l’hai contratto difficilmente ti abbandonerà!.
Scrivo, ciò, a ragion veduta, perché per me questo mese, è stato proprio “di fuoco”! Praticamente sono stata più fuori che dentro casa (per fortuna!), infatti Magali è stata ospitata in pianta stabile dalla mia amica Dada. Come definireste voi una persona che utilizza l’unica domenica che ha avuto a disposizione a casa per plinplinare? Detto così sembra quasi un sinonimo di oziare, ma chi fa parte della combriccola sa perfettamente a cosa mi riferisco! Magali si guarda intorno con i suoi occhi a palla e sentenzia: “Folle!” Ebbene sì, ha perfettamente ragione, questo in cuor mio l’ho sempre saputo … stavolta ho veramente pensato di non farcela, ma non potevo mancare. Perdonate, vi prego, il risultato finale!
Ammiro molto il fatto che la maggior parte degli italiani, non si sentano tali, ma siano molto regionalisti, attaccati profondamente alla propria terra, per me, purtroppo, non è così, forse, perché non ho un’origine ben definita, i miei nonni erano pugliesi, mia madre di Napoli, gli altri miei nonni una veneta e l’altro austriaco, mio padre del Trentino Alto Adige, io sono nata e vivo a Torino ed attribuisco a questa miscellanea il mio “non” attaccamento ad alcuna regione. Non amo il Piemonte, né la città in cui vivo, non mi piace assolutamente, e, lo confesso, non mi ero mai cimentata nelle raviole del plin, che da tempo, non ne mangio, in quanto in commercio si trovano principalmente preparate con il ripieno stupendo di Elisa. Io, ormai lo sanno anche i sassi, sono vegetariana e, quindi, questa volta ho preparato queste raviole appositamente per me! Magali non ha voluto mettere le zampotte in pasta, si è limitata a dirigere ed io, tra una lavatrice e l’altra, una valigia, uno zaino, una lista di cose da portar via, un progetto e l’altro, mi sono dedicata con amore e rispetto a questa ricetta.
Ho seguito fedelmente le dettagliate ed esaustive indicazioni di Elisa, davanti alla cui perfezione, mi inchino rispettosamente e mi vergogno molto della mia imperfezione, ma non ho il tempo per riprovare quindi vi presento, con il capo coperto di cenere, la mia preparazione. Questa volta Magali si dissocia completamente.
 




Le raviole del plinOne
Ingredienti per 4 persone
per la pasta:
200 g di farina di grano tenero 0
1 uovo intero (grande)
2 tuorli (grandi)
per il ripieno:
4 zucchine piccole
1 patata
olio di oliva
50 g di robiola fresca
100 g di ricotta
1 noce di burro
1 uovo
parmigiano reggiano grattugiato fresco
sale
noce moscata
per il condimento:
burro
parmigiano reggiano grattugiato fresco
salvia

Preparazione:
pulite e grattugiate le zucchine, fatele saltare per due minuti in padella con uno spicchio d’aglio pelato intero, che poi toglierete, e olio d’oliva.
Fate cuocere la patata in acqua bollente salata, pelatela e lasciatela raffreddare. Schiacciatela.
Unite le zucchine e la patata, la ricotta, la robiola. Aggiungete l’uovo, il sale, la noce moscata e il formaggio grattugiato. Mescolare bene.
Mettere la farina a fontana e rompetevi all’interno le uova. Mescolate le uova e la farina partendo dall’interno e incorporando poco per volta la farina. Impastate per una decina di minuti con i palmi delle mani, finché si ottiene un composto liscio e compatto. Coprire con pellicola alimentare e far riposare per una trentina di minuti.
Tagliare pezzi di pasta e tiratela molto sottile, io ho usato la nonna papera.
Con l’aiuto di uno o due cucchiaini formare delle piccole palline di ripieno e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra.
Piegare la sfoglia e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra. Dopodiché tagliare i ravioli con la rotella, partendo dalla parte chiusa e muovendosi verso i due lembi sovrapposti.
E’ importante lavorare con poca pasta per volta in modo da non farla asciugare troppo. Ogni volta che i ravioli sono pronti, disporli su dei tovaglioli puliti e spolverizzarli con farina.
Fate fondere il burro e aggiungete la salvia. Tenete in caldo.
Cuocere le raviole in abbondante acqua bollente e salata. Scolatele e conditele con il burro fuso e una spolverata di formaggio grattugiato.
E come dice Magali "leccatevi i baffi!"

7 commenti:

  1. Che belli quei girasoli, fanno veramente estate. Delizioso anche il mercatino, certo che la francia è proprio piena di posticini deliziosi e tanto romantici :-)
    Non ho mai assaggiato i plin, a vedersi assomigliano molto ai nostri ravioli. Però sono più carini con quella pieghina che si deve fare tra i mucchietti di ripieno

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  2. certo che magali ha un caratterino...!! secondo me è offesa perché non l'hai portata con te... ;)
    belli i tuoi ravioli, ma che cenere e cenere!

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  3. e in effetti mi chiedevo com'è che Helga non ha ancora plianto?solitamente sei la prima! vedo con piacere che il virus MTC :-) non ti ha mollato nemmeno in questo periodo frenetico, e la tua grande tenacia e voglia di esserci hanno fatto il resto. Hai realizzato un ripieno gustoso ed in linea con le tue abitudini alimentari, per dei plin fantastici! grande! un bacione a te e Magali

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  4. ciao carissima, mamma mia questa sera mi sono persa nel tuo blog, è stato piacevolissimo il racconto del tuo viaggio (sono stata anche io in quei posti con Elsa e ne ho un ricordo meraviglioso, ho amato subito la Camargue, Avignone ecc.). Anche io non amo troppo la mia città e appena posso "taglio la corda", come fai con Magali? Lo porti con te o hai qualcuno a cui lasciarlo??? Quante belle foto, le tue, finalmente riesco anche a darti un volto, e poi che sorpresa aver trovato anche il mio crumble, devo provare anche io con le albicocche.
    Continuo ancora un po' a curiosare e ti mando un abbraccio a te e a Magali.
    baci
    sabina

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  5. Intanto fammi dire che i ravioli sono belli e anche gustosi, quindi non devi proprio vergognarti o cospargerti il capo di cenere: che scherziamo? :)
    Il ripieno di magro con verdure, robiola e ricotta mi piace molto: è leggero e fresco, e rivolge un pensiero all'estate che ormai abbiamo salutato :)
    Grazie e una carezza a Magali!

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  6. Ach... e io che ho sempre pensato che il genio di casa fosse Magalì... ;-)
    Le lancio una sfida nella sfida e le dico che le prossime volte le toccherà impegnarsi parecchio.. che poi si fnisce per pensare che Helga sia più brava di lei!!!
    Complimenti per tutto e grazie per le foto della Provenza...ci scapperei domani..

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  7. Che belle foto, che invidia. E che delizia Magali!

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